Marco, chi della mia generazione non si ispirava a lui?
Che fossi portiere oppure ala, lui era il punto di arrivo, la stella più luminosa.
Ricordo che anche io che difficilmente mi affeziono alle persone, siano esse calciatori, musicisti o pornostar, mi ero comprato le diadora con il logo arancione fosforescente come le sue.
Inutile dire che con quelle scarpe ai piedi (che lucidavo ogni volta che le usavo - solo in partita, beninsteso) mi sentivo un semidio.
Io a quella partita non c'ero, ma sono stato spettatore di quel giro di campo con il giubbino di renna e la camicia rosa, ho pianto e non mi vergogno.
Ho avuto però anche la fortuna di essere là anche negli anni precedenti, quando insegnava calcio, quel calcio semplice che lo ha contraddistinto per tutta la carriera.
Marcel detto Marco, mi hai regalato un'adolescenza stellare, grazie
P.S. del cross di Bubu Evani vogliamo parlarne?