Complimenti, argomentazione chiara e precisa.
Premetto che sono un somaro sull'argomento... mi vengono spontanee delle domande.
Partiamo da un esempio:
il Milan compra Cerci a 15 milioni e gli dà un contratto da tre anni a 4 milioni lordi
quota ammortamento: 15mln/3 anni --> 5mln annui
ingaggio lordo medio: 4mln
tot spesa annua media --> 9mln
- Domanda 1:
Galliani e Cairo si sono accordati per un pagamento biennale dei 15 milioni di cartellino, quindi 7.5 milioni annui. Il Milan, quindi, avrà un esborso di quei 7.5mln e dei 4 di ingaggio lordo, 11.5 totali.
Questi soldi fisici da spostare concretamente dove si mettono nel bilancio e in che rapporto stanno con le cifre sopra?
- Domanda 2:
Cerci fa una stagione strepitosa, e a giugno 2015 ottiene un prolungamento di due anni con un ritocchino 6 milioni lordi. La scadenza diventa 2019.
La quota ammortamento dei 15 milioni di cartellino viene spalmata negli anni successivi ai tre inizialmente previsti dal primo contratto, o resta quella fissata?
In parole povere:
1) La mia analisi si riferisce esclusivamente alle voci presenti nel
Conto Economico, che rappresenta la parte del bilancio relativa ai costi e ai guadagni e quindi ai risultati di ciascun esercizio. Da qui fuoriescono o meno i cosiddetti deficit (costi > guadagni).
I famosi pagamenti dilazionati a cui ti riferisci, invece, vengono imputati all'interno dello
Stato Patrimoniale, che "fotografa" la situazione del patrimonio di una società in un determinato momento. E i principi di economia (ma prima ancora della logica) dicono che se ti presto 10€, avrò un credito di 10 e tu un debito di -10. Quindi nello Stato Patrimoniale, per il principio del dare e dell'avere, si raggiunge sempre la parità.
Alla fine della fiera, quindi, ciò che a noi interessa non è tanto la dilazione del pagamento di un giocatore (che si fa sempre, ad esempio gli ultimi soldi dal Real per Kakà li abbiamo avuti nel 2012, e i pagamenti sono iniziati nel 2009... quindi son durati 4 esercizi)
ma il costo complessivo e la sua ammortizzabilità anno per anno.
Nell'esempio che fai, quindi, lascia perdere l'accordo per il pagamento biennale e concentrati solo su:
- 15M, prezzo del cartellino di Cerci
- 3 anni di contratto a 4M lordi
Stando così le cose, in base a ciò che immagini, Cerci verrebbe ammortizzato e "peserebbe" sul bilancio per:
5M di cartellino + 4M lordi = 9M all'anno fino al termine dei 3 anni di contratto. Per questo motivo, quindi, sulla base di quello che dico nel post principale, e anche valutando l'età del giocatore che a luglio fa 27 anni, converrebbe fargli firmare almeno un quadriennale in modo tale da spalmare i 15M di cartellino su 4 anni anziché 3.
2) Nel caso in cui Cerci rinnovi nel 2015 aumentando l'ingaggio a 6M lordi e prolungando la scadenza dal 2017 al 2019, l'ammortamento residuo del cartellino pari a 5M per il 2016 e 5M 2017 verrebbe spalmata fino al 2019, quindi 10M / 4 = 2,5M dal 2016 al 2019 + 6M lordi all'anno di ingaggio farebbero
8,5M di costo fino alla scadenza. Con un risparmio di 500mila euro rispetto alla precedente situazione, piuttosto esiguo a causa del ritocco dell'ingaggio.
[MENTION=1042]O Animal[/MENTION], è vero quello che dici ma i presidenti al giorno d'oggi (soprattutto quelli delle società con meno soldi rispetto alle altre) non possono fare a meno di servirsi di ragionieri o comunque di persone che gli sappiano dire se un'operazione convenga o meno dal punto di vista economico. Quello che ad una società dovrebbe interessare sono i risultati delle operazioni all'interno dei bilanci e non all'interno dei quotidiani sportivi. Sul fatto che poi una operazione vada valutata, oltre che dal punto di vista economico, anche da quello sportivo e tecnico nulla quaestio
Colgo l'occasione per ringraziare tutti per gli apprezzamenti in merito al post!