Emanuele
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Io spero in un bel comizio di Zio Beppe in cui si sputi un po' su questi imprenditori che si arricchiscono alle spalle dei dipendenti.
Ah, dimenticavo, dalle dichiarazioni 2012 è saltato fuori che i dipendenti hanno un reddito superiore agli imprenditori. Ohibò.
Ministero dell'economia:
In merito agli articoli pubblicati oggi 15 novembre su alcuni organi d’informazione, relativi ai dati delle dichiarazioni dei redditi classificati per reddito prevalente, diffusi ieri 14 novembre 2013 sul sito del Dipartimento delle Finanze, si ritiene opportuno aggiungere alcune precisazioni a proposito del confronto evidenziato tra i redditi dichiarati dai lavoratori dipendenti e quelli degli imprenditori. La definizione di “imprenditori” quale sinonimo di “datori di lavoro” ha infatti portato a confondere l’analisi dei dati. La quota maggiore degli imprenditori presa in esame non ha personale alle proprie dipendenze, quindi non è un “datore di lavoro”.
A tal proposito, a pag. 63 dell’analisi dei dati Irpef 1 , pubblicata come di consueto a corredo delle tabelle statistiche, viene infatti presentata la disamina dei soggetti con reddito da “lavoro dipendente prevalente” che, integrata con le informazioni del proprio sostituto d’imposta (estratte dal modello 770), consente un corretto confronto tra redditi medi di dipendenti ed i datori di lavoro.
I lavoratori dipendenti che hanno come datore di lavoro una persona fisica (dichiaranti lavoro autonomo, d’impresa o allevamento) sono pari al 9,6% del totale e dichiarano un reddito medio da lavoro dipendente di 10.647 euro, mentre i corrispondenti datori di lavoro persone fisiche (circa 575.000 soggetti) dichiarano un reddito medio da attività economica pari a 33.653 euro, ossia circa il triplo.
I dipendenti che sono invece impiegati presso società o enti (90,4 % del totale)2 dichiarano un reddito medio da lavoro dipendente pari a 21.674 euro contro un reddito medio del sostituto d’imposta pari a circa 132.000 euro3 .
Inoltre le comparazioni tra redditi medi di diversa specie, quali il reddito da lavoro dipendente e quello d’impresa vanno effettuate con cautela, viste le diverse norme fiscali applicabili per la loro determinazione.
quindi diciamo che non è proprio così, anche perchè se si contasse l'evasione fiscale direi che lo iato tra dipendente e datore di lavoro sarebbe ancora più macroscopico
Inoltre non credo che il buon beppe criticherebbe mai in generale la categoria degli imprenditori, visto che ne fa parte e che presumibilmente ha più di qualche elettore nella suddetta.