Uscireste dall'Euro?

diavoloINme ha scritto:

So che è anacronistico e rischio di esser linciato ma se esiste anche solo una minima possibilità di riavere e rivivere l'italia degli anni 80 e 90 allora voto per il si.
La crisi di oggi non è solo economica ma anche culturale e di valori.
Servirebbe proprio ripartire dalle nostre origini.
Chi è nato negli anni 70-80 mi potrà capire benissimo.
Un voto romantico e disperato il mio più che altro visto che non mi rivedo in questa italia e in questo modo di fare economia.
Noi che negli anni 80 la domenica la passavamo per strada tra amici a giocare a calcio o coi cugini, noi che sabato la spesa, il giorno dopo in chiesa.
Ligabue docet.
E dire che ricordo quando negli anni 80 si pensava all'europa e si guardava al futuro con curiosità.
Non era questa l'europa che sognavo.
Ovviamente è solo un mio malinconico pensiero e spero di non offendere alcuno delle nuove generazioni.

Clicca per allargare...

... e quando il calcio italiano dominava in europa e nel mondo. pura poesia quello che hai scritto. chi se lo sarebbe immaginato allora che le cose sarebbero andate così da schifo. neoliberismo senza regole, crisi di valori, globalizzazione senza governo. mamma mia, se avessi saputo che sarebbe andata così mi sarei fatto monaco (scherzo ma neanche tanto...)

diavoloINme ha scritto:

So che è anacronistico e rischio di esser linciato ma se esiste anche solo una minima possibilità di riavere e rivivere l'italia degli anni 80 e 90 allora voto per il si.
La crisi di oggi non è solo economica ma anche culturale e di valori.
Servirebbe proprio ripartire dalle nostre origini.
Chi è nato negli anni 70-80 mi potrà capire benissimo.
Un voto romantico e disperato il mio più che altro visto che non mi rivedo in questa italia e in questo modo di fare economia.
Noi che negli anni 80 la domenica la passavamo per strada tra amici a giocare a calcio o coi cugini, noi che sabato la spesa, il giorno dopo in chiesa.
Ligabue docet.
E dire che ricordo quando negli anni 80 si pensava all'europa e si guardava al futuro con curiosità.
Non era questa l'europa che sognavo.
Ovviamente è solo un mio malinconico pensiero e spero di non offendere alcuno delle nuove generazioni.

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La nostalgia è un sentimento comune, fa parte della natura umana che oltretutto tende a rimuovere le esperienze negative (che vanno nel subconscio) e mantenere i ricordi spesso fin troppo belli..ma il mutamento è inevitabile, tutto evolve non è possibile cambiare questo..
Pure io vedo un mondo che va alla deriva, senza valori, un mondo soprattutto cattivo..ma poi penso anche a quanto progresso abbiamo oggi, penso alla medicina che cura cose fino a 20 anni fa incurabili; siamo alle porte della più grande rivoluzione tecnologica della storia..benché mi spaventi l'uso che ne verrà fatto, non nego la curiosità..

Poi certo, vorrei pure io tornare ai tempi del Liceo, quando d'estate pensavo solo al calcio gli amici e a limonare qualche ragazza

diavoloINme ha scritto:

So che è anacronistico e rischio di esser linciato ma se esiste anche solo una minima possibilità di riavere e rivivere l'italia degli anni 80 e 90 allora voto per il si.
La crisi di oggi non è solo economica ma anche culturale e di valori.
Servirebbe proprio ripartire dalle nostre origini.
Chi è nato negli anni 70-80 mi potrà capire benissimo.
Un voto romantico e disperato il mio più che altro visto che non mi rivedo in questa italia e in questo modo di fare economia.
Noi che negli anni 80 la domenica la passavamo per strada tra amici a giocare a calcio o coi cugini, noi che sabato la spesa, il giorno dopo in chiesa.
Ligabue docet.
E dire che ricordo quando negli anni 80 si pensava all'europa e si guardava al futuro con curiosità.
Non era questa l'europa che sognavo.
Ovviamente è solo un mio malinconico pensiero e spero di non offendere alcuno delle nuove generazioni.

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Ringrazia Romano Prodi e il centrosinistra italiano.
Berlusconi ha distrutto questo paese culturalmente con le sue televisioni, loro lo hanno distrutto economicamente facendoci entrare nell’euro e svendendo praticamente di tutto con le privatizzazioni.

rossonerosud ha scritto:

... e quando il calcio italiano dominava in europa e nel mondo. pura poesia quello che hai scritto. chi se lo sarebbe immaginato allora che le cose sarebbero andate così da schifo. neoliberismo senza regole, crisi di valori, globalizzazione senza governo. mamma mia, se avessi saputo che sarebbe andata così mi sarei fatto monaco (scherzo ma neanche tanto...)

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E beh il calcio dei grandi non l'ho citato ma avere anche quel milan e quel calcio italiano in quel periodo,come giustamente fai notare, era superlativo.
Italia 90' è stato qualcosa di irripetibile : l'icona del mondiale era ovunque(dalle merendine ai rullini della macchina fotografica,dalla pasta ai palloni) e quell'estate è stata magica, come le notti che abbiamo vissuto.

Milanforever26 ha scritto:

La nostalgia è un sentimento comune, fa parte della natura umana che oltretutto tende a rimuovere le esperienze negative (che vanno nel subconscio) e mantenere i ricordi spesso fin troppo belli..ma il mutamento è inevitabile, tutto evolve non è possibile cambiare questo..
Pure io vedo un mondo che va alla deriva, senza valori, un mondo soprattutto cattivo..ma poi penso anche a quanto progresso abbiamo oggi, penso alla medicina che cura cose fino a 20 anni fa incurabili; siamo alle porte della più grande rivoluzione tecnologica della storia..benché mi spaventi l'uso che ne verrà fatto, non nego la curiosità..

Poi certo, vorrei pure io tornare ai tempi del Liceo, quando d'estate pensavo solo al calcio gli amici e a limonare qualche ragazza

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Non è una questione solo di romanticismo e di nostalgia ma proprio di ritmi e non penso dipenda solo dai miei anni che inevitabilmente scorrono perchè poi vedi i bimbi di oggi e ti accorgi che sono dei veri robots.
Non esistono più i 'ritmi' della nostra infanzia.
Laddove tutto prima era più cadenzato ora siamo come immersi in un vortice a tal punto che spesso sento quasi il bisogno naturale e fisiologico di rallentarli io tali ritmi per non venirne travolto.
Comunque, hai ragione, al futuro dobbiamo sempre guardare con ottimismo ma non è che senza android in mano si vivesse peggio eh.

Non uscirei dall'Euro,
per com'è la nostra situazione, andremmo incontro ad un default certo...

La domanda può essere,
ma serviva quest'Europa unita ?

Boh,
chi lo sa,
non ne avremo mai la controprova...

di sicuro non possiamo più tornare indietro.

diavoloINme ha scritto:

Non è una questione solo di romanticismo e di nostalgia ma proprio di ritmi e non penso dipenda solo dai miei anni che inevitabilmente scorrono perchè poi vedi i bimbi di oggi e ti accorgi che sono dei veri robots.
Non esistono più i 'ritmi' della nostra infanzia.
Laddove tutto prima era più cadenzato ora siamo come immersi in un vortice a tal punto che spesso sento quasi il bisogno naturale e fisiologico di rallentarli io tali ritmi per non venirne travolto.
Comunque, hai ragione, al futuro dobbiamo sempre guardare con ottimismo ma non è che senza android in mano si vivesse peggio eh.

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Senza android no..però se vai da un dentista oggi, o fai un'operazione, rispetto a 20 anni fa è il paradiso....

Sullo smartphone..è vero, ci rende schiavi..ma sopratutto le nuove generazioni..noi sappiamo limitarci e sfruttarne solo il positivo e certe comodità sono innegabili

Milanforever26 ha scritto:

Io però quando sento parlare che serve la comunità europea perché sennò si è troppo piccoli per competere penso sempre a queste parole:
Giappone
Svizzera
Corea del Sud
Norvegia
Inghilterra

Se qualcuno mi spiega perché loro possono vivere con la loro moneta sovrana e stare anche bene, mentre noi senza l'ombrello dell'Euro dovremmo soccombere al mercato e non poter nemmeno comprare la benzina sono qua..perché per me è una grande bufala..un bel modo per ingabbiare diverse nazioni ad un progetto più ampio che ha pochi vincitori e moltissimi vinti..

Guardiamo bene, ma chi ha davvero interesse a "competere" anziché a collaborare con Cina e USA e quindi ha bisogno di allargare la base del suo sistema economico?...non so mai io guarderei un po' a nord, verso quella zona di europa che in passato aveva colonie di schiavi ovunque o che per ambizione ha messo due volte il mondo in guerra...

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Tralasciando le analisi sulle peculiarità a livello economico dei vari Paesi, l'italiano è culturalmente inadatto a vivere senza regole e basarsi solo sul buon senso. Persino quando ci sono regole ferree, si adopera per trovare modi per aggirarle...
Gli italiani hanno votato gente solo perché aveva promesso di eliminare l'ICI, o aveva elargito 80 euro, o aveva promesso di mandarli in pensione prima o di elargire 780 euro... Giusto per restare ai tempi recenti, ma potremmo tornare indietro ai tempi della DC e del PSI e vedere come le varie promesse fatte e poi realizzate al solo fine di accapararsi voti abbiano di fatto ipotecato il futuro delle generazioni successive per effimeri benefici nell'immediato.
Penso che si debbano fare i conti con quello che siamo come popolo: dei bambini dell'asilo che hanno bisogno di qualcuno che dica "questo non si fa, questo sì ma fai attenzione" e che non pensano minimamente alle conseguenze delle proprie azioni nel medio-lungo periodo.
Personalmente avrei il terrore di una classe politica con possibilità illimitate di fare qualunque cosa.

7vinte ha scritto:

Nelle ultime ore sta venendo fuori il rischio Italexit in seguito al possibile rilascio di Minibot. Voi cosa fareste? Uscireste dell'Euro? Votate! (Attenzione, Euro, non UE). Io nell'Euro non sarei mai entrato, ed oggi uscire sarebbe rischioso. Ma se i minibot funzionassero bene, uscirei.

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Entrare nell'Euro con quel tasso d'interesse cambio e con quelle modalità è stato un errore capitale. I libri di storia italiana ricorderanno questa scelta politica come la peggiore nella storia italiana del dopo guerra. Detto questo, ad oggi, uscire è rischioso, serve comunque un piano di uscita in caso per ogni evenienza. Se ce ne fossero le possibilità uscirei al volo, ma ad oggi non la vedo una cosa fattibile

danjr ha scritto:

Entrare nell'Euro con quel tasso d'interesse cambio e con quelle modalità è stato un errore capitale. I libri di storia italiana ricorderanno questa scelta politica come la peggiore nella storia italiana del dopo guerra. Detto questo, ad oggi, uscire è rischioso, serve comunque un piano di uscita in caso per ogni evenienza. Se ce ne fossero le possibilità uscirei al volo, ma ad oggi non la vedo una cosa fattibile

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Esattamente, sembra che il post l'abbia scritto io.

Ps. E come mai voti +Europa?