Ipotizzando che sia economia e non politica, scenario USCIRE DALL'EURO (ammettendo che sia costituzionalmente possibile):
- Giorno 1: L'italia esce ufficialmente dall'euro, e torna alla lira, applicando il rapporto di entrata nell'euro 1.936,27
- Giorno 1, un minuto dopo: i mercati internazionali deprezzano la lira di, non so, il 40%. E' naturale, l' Italia fuori dall'euro è molto meno solida, e chiunque capisce che da quel momento in poi potrà stampare moneta a piacere. Un euro ora vale, diciamo, 3.000 Lire (senza stare a far calcoli).
- Giorno 2, gli italiani, allarmati, vanno in banca. Dalla banca rispondono che i loro soldi non sono stati toccati. Vero, ci mancherebbe.
- Giorno "10". Arriva la prima bolletta del Gas, o dell' Acqua. Diciamo che la precedente era di 50 euro (100.000 lire circa). Ora è di 150.000 lire. Lo stesso vale per tutto ciò che importiamo. C'è un lato positivo: le esportazioni vanno alla grande, e l' Italia, alla fine, è un Paese Esportatore. Per realizzare i prodotti, però, servono materie prime, e quelle, fondamentalmente, le importiamo tutte. Siamo tipo il terzo importatore di gas al mondo, per dire. E questo, anche nel caso (scontato) in cui l'intera Europa dovesse subire il colpo, perchè oggi non ci sono più solo Europa e Usa. Oggi c'è un Mondo con cui commerciare.
Puoi uscire dall'euro se puoi mettere in atto un'autarchia economica. Inutile fare la voce grossa con gli altri paesi europei quando per mettere l'acqua a bollire hai bisogno di paesi esteri.