Un gesto che mette a nudo i ricatti di Berlusconi

Kurt91

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E' il titolo di un articolo de La Repubblica, edizione online di oggi. So che infrangerò il regolamento, ma lo trovo un articolo molto interessante e per ciò pubblico il link QUI


Sapete (o almeno lo sapranno coloro con cui ho avuto da discutere sull'argomento) che non sono un fan di Grillo. Ora non per rincarare la dose e cercare di buttare sempre fango addosso al comico, ma ho trovato questo passaggio molto interessante che secondo me spiega in realtà quello che è il fenomeno del 5 Stelle. Ve lo incollo:

"...Voleva rappresentare i moderati, ma quali moderati? I voti dei quali va in cerca non hanno nulla di moderato. La sua posizione si affianca a quella di Grillo: anti-Monti, anti - Europa, anti-tasse, anti-euro, anti-riforme. Ed anche anti-Napolitano che, pur restando rigorosamente "super partes", aveva garantito all'Europa il mantenimento degli impegni presi, affiancandoli con quell'equità sociale e quel rilancio degli investimenti e dell'occupazione che ora sono le stesse Autorità europee a chiederci, a cominciare dagli stimoli quasi giornalieri di Mario Draghi.

Ho detto che il neo-berlusconismo ha assunto gli stessi contorni del grillismo, ma debbo aggiungere che è peggio di Grillo che non ha clientele da difendere, bonifici da distribuire, ricatti da pagare, aziende proprie da sostenere, processi dai quali sottrarsi. Grillo cerca di intercettare quella rabbia sociale che si sta diffondendo nel Paese a causa dei sacrifici che hanno colpito soprattutto i ceti medio-bassi. Il rapporto del Censis uscito l'altro giorno documenta quel disagio e lo quantifica: il ceto medio-basso rappresenta il 30 per cento della popolazione; un altro 30 per cento teme di precipitare anch'esso in una sorta di proletarizzazione. Ma, scrive il Censis, questo diffuso disagio diminuirà gradualmente nei prossimi mesi, quando l'economia reale comincerà a registrare qualche consistente miglioramento. Chi gioca però al "tanto peggio tanto meglio" rischia di alimentare gli aspetti eversivi e violenti di quel disagio, anzi se lo propone appoggiando al tempo stesso l'aumento delle diseguaglianze sociali. Ecciterà i poveri alla protesta proteggendo contemporaneamente le posizione dei ricchi, purché amici e sodali...
"

Ora come ben sapete (o meglio, come ben sanno sempre coloro con cui ho avuto da discutere) andrò a votare Bersani. Sono perfettamente conscio che il mio non è un voto convinto, anzi anche il mio è una sorta di voto di protesta (ma fino ad un certo punto). E così come lo è il mio, capisco che lo è quello che andrà al M5S (oddio alcuni ne saranno pur convinti).

Non ho vissuto la prima Repubblica, quindi non so bene i fatti e lo stato d'animo della gente all'epoca (lo posso immaginare). Però credo che questo sia uno dei momenti più brutti da quando esiste la Repubblica, uno di quei momenti di impotenza sociale da cui sembra difficile, quasi impossibile, da venirne fuori.

Volevo solo condividere con voi il mio stato d'animo dettato da una situazione socio-politica davvero difficile :)
 
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