Umberto Lago, ex presidente FPF: "Processo alle intenzioni"

Il Re dell'Est

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esposizione con le banche o esposizione con Elliott non cambia, sempre di debito trattasi. Per non parlare quelli per ammortamenti
del mercato, e costi di gestione corrente.

Per non parlare dell'Ebitda a +31M, la PFN a 165M al 31.12.2017, i ricavi da stadio raddoppiati, il rapporto monte stipendi/fatturato assolutamente nella norma e in ribasso dato che il valore della produzione aumenterà. I numeri vanno letti tutti e soprattutto organicamente. Il disappunto, semmai, riguarda i ricavi commerciali che saranno più o meno in linea con quelli passati a causa del ritardo con cui è partita Milan China.

Il problema è sempre il solito, ossia il debito verso terzi e a breve scadenza che la UEFA illegittimamente ritiene di sindacare in questa sede. Lago lo ha ribadito abbastanza chiaramente, è stato fatto un processo alle intenzioni.

C'è chi lo apprezza perché così finalmente si tolgono di mezzo questi "poveracci" e chi invece critica la decisione perché inevitabilmente rallenta il percorso di ripresa a dispetto invece della "corda" che è stata concessa ad altri club per il semplice fatto di avere debiti verso i proprietari (come se di punto in bianco il proprietario non possa richiederti tutto indietro) piuttosto che a lunga scadenza (come se in caso di rottura di un covenant, magari dopo 2 anni sui 4 accordati, il finanziatore non possa richiederti ugualmente di rientrare subito).

Esistono chiaramente due pesi e due misure, senza che però questo sia scritto da nessuna parte.
 

mil77

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Bravo...il BP, che comunque non basta, perché poi avranno revisionato sicuramente i conti finanziari, non è stato il motivo del No.
E' scritto chiaro nel comunicato.

appunto perché è scritto chiaro nel comunicato non c'entra nulla anche la revisione dei conti finanziari
 

corvorossonero

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Per non parlare dell'Ebitda a +31M, la PFN a 165M al 31.12.2017, i ricavi da stadio raddoppiati, il rapporto monte stipendi/fatturato assolutamente nella norma e in ribasso dato che il valore della produzione aumenterà. I numeri vanno letti tutti e soprattutto organicamente. Il disappunto, semmai, riguarda i ricavi commerciali che saranno più o meno in linea con quelli passati a causa del ritardo con cui è partita Milan China.

Il problema è sempre il solito, ossia il debito verso terzi e a breve scadenza che la UEFA illegittimamente ritiene di sindacare in questa sede. Lago lo ha ribadito abbastanza chiaramente, è stato fatto un processo alle intenzioni.

C'è chi lo apprezza perché così finalmente si tolgono di mezzo questi "poveracci" e chi invece critica la decisione perché inevitabilmente rallenta il percorso di ripresa a dispetto invece della "corda" che è stata concessa ad altri club per il semplice fatto di avere debiti verso i proprietari (come se di punto in bianco il proprietario non possa richiederti tutto indietro) piuttosto che a lunga scadenza (come se in caso di rottura di un covenant, magari dopo 2 anni sui 4 accordati, il finanziatore non possa richiederti ugualmente di rientrare subito).

Esistono chiaramente due pesi e due misure, senza che però questo sia scritto da nessuna parte.

i calcoli li facciamo per 6 mesi?. aspettiamo allora il conto finale e poi tiriamo le somme. Logica vorrebbe.
Riguardo ai due pesi e due misure, mi sembra evidente che la Uefa ci abbia dato 3 volte la possibilità di attuare delle contromisure alle loro richieste, la prima volta un anno fa quando Fassone si presentò con un Bussiness Plan che prevedeva ricavi dalla Cina per 90 mln al solo primo anno, roba che nemmeno il Barcellona o Real Madrid con tutti i campioni in rosa fanno attualmente (per capirci ne prende circa 20 il Barca). Addirittura nel giro di qualche anno 225 mln sarebbero arrivati dalla Cina, in pratica quanto tutto il fatturato attuale. Ma dico cos'è una barzelletta? a chiacchiere forse ci sto, ma poi bisogna portare i fatti. Ad oggi parliamo di uno sponsor, Alpen Water che da 250.000 euro o 500k. Cioè, sarà pure partita in ritardo la "macchina Milan China", ma 90 mln vs 500k c'è una "leggera" discrepanza, giusto piccola.

La seconda volta fu a novembre, dando la possibilità di incrementare i documenti per dicembre, ma anche lì zero.
Alla fine si è rimandato tutto ad aprile. Ora, forse ricordo male io, ma mi pare che Fassone quest'estate parlava con tanta sicumera, di:
1)VA quasi formalità.
2)Debito con Elliott rifinanziato addirittura molto prima del previsto, prima Gennaio/febbraio, poi ha spostato il tiro a marzo/aprile, adesso siamo arrivati a Giugno.
Che dici, proviamo a sbilanciarci? facciamo che se ne parla in estate? e poi a ottobre?
La Uefa ha dato ulteriore tempo, certo figurati se in 15 giorni possa cambiare qualcosa, ma in ogni caso più di così non potevano fare.
Può piacere o no, su questo non giudico nessuno, ma la Uefa ha tutto il diritto di vederci chiaro e capire cosa c'è dietro tutta questa operazione. Se poi non siamo in grado di garantire continuità aziendale, il problema è nostro non loro. Quindi o risolviamo il problema o loro ci chiudono la porta in faccia. Poi magari a qualcuno non interessa sapere di chi sono i soldi, chi c'è dietro tutto, ad altri si, ma quello che deve essere al primo posto è il bene del Milan, e di certo con questi "cinesi", al momento stiamo solo facendo del male al nome Milan.
 
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Dite quello che volete, ma per me è palese che la UEFA stia facendo ostruzionismo perchè ormai è un organismo marcio fatto apposta per tutelare quelle 6-7 squadre a scapito di tutte le altre.
Se siamo in questa sitauzione è per il triennio 2014-2017, e indovinate un po... c'era Berlusconi, ma a lui guai a dire qualcosa...

Mafiosi!
 

Il Re dell'Est

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i calcoli li facciamo per 6 mesi?. aspettiamo allora il conto finale e poi tiriamo le somme. Logica vorrebbe.
Riguardo ai due pesi e due misure, mi sembra evidente che la Uefa ci abbia dato 3 volte la possibilità di attuare delle contromisure alle loro richieste, la prima volta un anno fa quando Fassone si presentò con un Bussiness Plan che prevedeva ricavi dalla Cina per 90 mln al solo primo anno, roba che nemmeno il Barcellona o Real Madrid con tutti i campioni in rosa fanno attualmente (per capirci ne prende circa 20 il Barca). Addirittura nel giro di qualche anno 225 mln sarebbero arrivati dalla Cina, in pratica quanto tutto il fatturato attuale. Ma dico cos'è una barzelletta? a chiacchiere forse ci sto, ma poi bisogna portare i fatti. Ad oggi parliamo di uno sponsor, Alpen Water che da 250.000 euro o 500k. Cioè, sarà pure partita in ritardo la "macchina Milan China", ma 90 mln vs 500k c'è una "leggera" discrepanza, giusto piccola.

La seconda volta fu a novembre, dando la possibilità di incrementare i documenti per dicembre, ma anche lì zero.
Alla fine si è rimandato tutto ad aprile. Ora, forse ricordo male io, ma mi pare che Fassone quest'estate parlava con tanta sicumera, di:
1)VA quasi formalità.
2)Debito con Elliott rifinanziato addirittura molto prima del previsto, prima Gennaio/febbraio, poi ha spostato il tiro a marzo/aprile, adesso siamo arrivati a Giugno.
Che dici, proviamo a sbilanciarci? facciamo che se ne parla in estate? e poi a ottobre?
La Uefa ha dato ulteriore tempo, certo figurati se in 15 giorni possa cambiare qualcosa, ma in ogni caso più di così non potevano fare.
Può piacere o no, su questo non giudico nessuno, ma la Uefa ha tutto il diritto di vederci chiaro e capire cosa c'è dietro tutta questa operazione. Se poi non siamo in grado di garantire continuità aziendale, il problema è nostro non loro. Quindi o risolviamo il problema o loro ci chiudono la porta in faccia. Poi magari a qualcuno non interessa sapere di chi sono i soldi, chi c'è dietro tutto, ad altri si, ma quello che deve essere al primo posto è il bene del Milan, e di certo con questi "cinesi", al momento stiamo solo facendo del male al nome Milan.

No, la UEFA non ha nessun diritto di vederci chiaro. Questo diritto non lo ha nessuno, tanto meno i tifosi a cui non va giù l'attuale proprietà. Ci sono delle regole e quelle regole vanno rispettate, altrimenti vale tutto. E questo non è ammissibile. Il comportamento della UEFA esula da quanto previsto dal FPF, è stato già ampiamente spiegato.

Sul bene superiore sfondi una porta aperta, anzi spero che Mr Li lo capisca quanto prima perché è suo primario interesse a non veder svalutato o compromesso il suo investimento. Che si attesta sul miliardo di euro, quindi ben superiore al 350M richiesti ad Elliott.
 

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Umberto Lago, prof. di Economia ed ex presidente della Camera Investigativa della UEFA, intervistato in diretta a Radio Rossonera riporta la sua opinione sulla situazione riguardante il Milan: "Ho visto il business plan, era credibile. Francamente avrei concesso il Settlement Agreement. Purtroppo è stato fatto un processo alle intenzioni, pretendendo un rifinanziamento subito, ben prima della scadenza".

Intervista completa:

È sorpreso della decisione dell’Uefa di negare al Milan anche il Settlement Agreement e dunque rinviare il giudizio a giugno passando per la Camera Giudicante?

“Si, non me l’aspettavo. La cosa mi ha sopreso non poco anche per le motivazioni che sono state date poiché mi pare che quella principale riguardasse quello che, ad oggi, è il mancato rifinanziamento del debito; l’incertezza della Uefa riguarda pertanto la proprietà”.

Se il problema principale fosse stato il rifinanziamento, perché la Uefa non l’ha immediatamente comunicato a Fassone?

“Non è proprio così. Ci sono stati vari colloqui con la Uefa. Il Milan sta lavorando su tutto il fronte del rifinanziamento e man mano che il lavoro avanzava la Uefa veniva messa al corrente”.

Come mai la Uefa non reputa sufficienti le garanzie fornite da Elliot in merito alla continuità aziendale?

“Perché Elliott potrebbe non essere l’acquirente definitivo del Milan; potrebbe acquistarlo per rivenderlo e qui torniamo pertanto al concetto di incertezza espresso poc’anzi. Quello che mi chiedo piuttosto è perché anticipare le conseguenze all’oggi; è come dire: non mi fido a firmare un accordo con te perché domani potresti non esserci più e quindi potresti non rispettare il termine dei contratti. Difficile capire perché sanzionare adesso”.

Il Milan rischia davvero l’esclusione dalle coppe europee?

“Nel novero delle sanzioni rientra anche l’esclusione dalle coppe europee, uno scenario dunque che non si può escludere”.

L’Uefa può davvero bloccare il mercato?

Il Mercato dei giocatori può bloccarlo solo la Fifa, l’Uefa però può imporre determinati paletti come ad esempio quello di non far schierare determinati giocatori nelle competizioni europee. Il Mercato di fatto non si blocca ma i giocatori acquistati potrebbero non giocare nelle competizioni europee ma in Serie A non ci sarebbe alcun problema”.

Quali margini di manovra ad oggi avrebbe il Milan se volesse controbattere tale sentenza?

“Per quanto riguarda il non rispetto della regola del Break Even non ci sono margini di manovra. A mio avviso però il Milan potrebbe insistere sul fatto che quelle perdite non sono state generate da questa società ma sono state perdite ereditate. L’Uefa tra l’altro aveva introdotto un meccanismo per favorire nuovi proprietari ma in questo caso i nuovi proprietari vengono puniti. Inoltre, il Milan potrebbe anche chiedere come mai il Settlement agreement sia stato concesso ad altre squadre messe peggio ed invece a loro no”.

Se per assurdo il Milan riuscisse in tempi brevi a rifinanziare il debito, il Settlement agreement potrebbe essere concesso?

“I tempi sono veramente strettissimi anche perché a giugno si dovranno effettuare le iscrizioni alle competizioni europee; per tale motivo credo che l’audizione alla Camera Giudicante verrà fatta sicuramente entro la fine del mese prossimo; un tempo davvero troppo stretto. Inoltre, il voler imporre il rifinanziamento del debito adesso come conditio sine qua non per concedere il Settlement agreement mi sembra un po’ una forzatura”.

Se l’Uefa vuole tutelare il club perché escluderlo eventualmente dalle Coppe se queste portano introiti al club stesso?

“Già. Lo spirito del Financial Fair Play dovrebbe essere quello di tutelare un club. Al Milan è cambiato il management, è cambiata la proprietà e sta volendo percorrere una strada virtuosa per raggiungere nel giro di 3-4 anni la sostenibilità finanziaria; perché mai punirlo? La Uefa aveva infatti introdotto il Voluntary Agreement proprio per i cambi di proprietà in quei club che hanno ereditato vecchie perdite; a questo punto mi sembra una sorta di marcia indietro, un dietrofront su determinate politiche che all’epoca di Platini erano di aiuto ai club; politiche che oggi forse non sono più tali”.

La decisione della Uefa può essere politica o rappresentare una punizione esemplare?

“Questo onestamente non lo so. Non conosco l’aspetto politico, ho sempre e solo frequentato comitati tecnici”.

Lei avrebbe concesso al Milan il Settlement Agreement?

“Sì, lo avrei concesso. Sono rimasto davvero sorpreso del contrario. Il Business Plan era credibile con tanto di lettere di Elliott che garantivano la continuità aziendale. Non si può fare un processo alle intenzioni”.

Secondo lei come finirà questa vicenda?

Il Milan, secondo me, deve andare a Nyon, battersi per i propri diritti e far valere le proprie ragioni affinché la decisione dell’Uefa non sia troppo sfavorevole; favorevole non può piu esserlo. Aspettiamo e vediamo cosa deciderà la Camera Giudicante

Quindi ad oggi lo scenario migliore per il Milan sarebbe una multa e magari limitazioni alla rosa per la competizione europea?

“Per me gli scenari potrebbero essere due. Nel primo, la camera giudicante potrebbe dare l’ok considerato che il maggiore impedimento è rappresentato dalla questione rifinanziamento; pertanto potrebbe concedere un po’ di tempo per completarlo anche se tempo di fatto non c’è. Una versione del primo scenario però potrebbe essere questa: io Uefa ti consento di giocare quest’anno in Europa ma te lo impedirò l’anno prossimo in caso di mancato rifinanziamento; scenario però un po’ tirato considerando che il club potrebbe passare di mano. Nel secondo, la Camera Giudicante definirà una serie di sanzioni, dal mercato a possibili multe, come fosse di fatto un Settlement Agreement. La Camera Giudicante però potrebbe anche escludere il Milan dall’Europa League ma sarebbe certamente un danno enorme per il Milan anche sotto il profilo dell’immagine”.

up
 

Aron

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si ma anche se tipo Li pagasse tutto, e il 30 Novembre decisse di vendere la società, il Milan sarebbe nel bel mezzo della competizione e starebbe cambiando proprietà, quindi anche accadesse ad ottobre con Elliot a loro cosa frega?

Io questo non riesco a capire.

Alla UEFA interessa che il soggetto proprietario del club garantisca continuità aziendale e solida affidabilità.
Una volta offerte queste garanzie, sulla base di quelle garanzie viene stabilito il programma per il rispetto del FPF.
Qualora successivamente subentri un nuovo proprietario, quest'ultimo deve continuare a seguire il VA/SA stabilito in precedenza.

In questo caso, abbiamo Yonghong Li che non può garantire la continuità aziendale a causa della scadenza del debito a ottobre 2018, e pure il soggetto che potrebbe rilevare a breve il club, Elliott, di fatto non può garantire nulla per due motivi: il primo è che cercherebbe di vendere il club al più presto (non si terrebbe il Milan per i tre anni richiesti dal FPF); il secondo è che Elliott non ha messo soldi suoi, ma è di fatto un altro schermo per un terzo soggetto che ha prestato i soldi.
Sarebbe questo terzo soggetto che avrebbe dovuto offrire garanzie all'UEFA uscendo allo scoperto. ma anche in questo caso le garanzie non sarebbero quasi certamente bastate.
La UEFA fa riferimento solo all'attuale proprietario.
 
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Si sapeva da mesi che la UEFA chiedeva il rifinanziamento e che fosse fatto in tempi brevi, mica in società l'hanno scoperto ieri.
Evidentemente le chiacchiere sono state tante ma i fatti pochi, e poco convincenti.
Anche i parallelismi con Roma ed Inter non reggono, lì c'è gente che ci mette la faccia e di cui si sa vita morte e miracoli.
 
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Una persona obiettiva e imparziale Umberto Lago, colui che è stato consulente del Milan...

qualcuno dovrebbe dirgli che il business plan c'entra poco con la bocciatura del VA e del SA.

infatti per concedere il VA o il SA è proprio quello che bisogna guardare, il business plan, punto.
non fare processi alle intenzioni se Li riuscirà o meno a pagare il debito a Ellitt fra 6 mesi.
 

mil77

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Alla UEFA interessa che il soggetto proprietario del club garantisca continuità aziendale e solida affidabilità.
Una volta offerte queste garanzie, sulla base di quelle garanzie viene stabilito il programma per il rispetto del FPF.
Qualora successivamente subentri un nuovo proprietario, quest'ultimo deve continuare a seguire il VA/SA stabilito in precedenza.

In questo caso, abbiamo Yonghong Li che non può garantire la continuità aziendale a causa della scadenza del debito a ottobre 2018, e pure il soggetto che potrebbe rilevare a breve il club, Elliott, di fatto non può garantire nulla per due motivi: il primo è che cercherebbe di vendere il club al più presto (non si terrebbe il Milan per i tre anni richiesti dal FPF); il secondo è che Elliott non ha messo soldi suoi, ma è di fatto un altro schermo per un terzo soggetto che ha prestato i soldi.
Sarebbe questo terzo soggetto che avrebbe dovuto offrire garanzie all'UEFA uscendo allo scoperto. ma anche in questo caso le garanzie non sarebbero quasi certamente bastate.
La UEFA fa riferimento solo all'attuale proprietario.

l'Uefa sta facendo quello che dici tu ma non dovrebbe/potrebbe farlo. deve vedere i bilanci e il BP e in base a quello decidere se nei 3 anni si può raggiungere il pareggio di bilancio. punto stop e basta. quello che sta facendo oggi oltre che non compito è anche pericoloso. come la mettiamo nel caso opposto? oggi ti do il Sa perché sei un proprietario serio. tu tra 6 mesi vendi ad un Li qualsiasi. l'Uefa cosa fa?
 
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