Trump è un personaggio altamente folkloristico che si commenta da solo e che non andrebbe nemmeno preso sul serio. Ma quell'immesso bluff falso buonista di Obama non è che sia tanto meglio, è?
Comunque, a parte tutto, noto un preoccupante sfottò globale (messo in risalto dagli stupidi media) ai danni dell'ideologia nazionalista sana e seria. E' vero che mancano leader altrettanto seri e di spessore. Personalmente, però, ritengo che i veri personaggi dai quali bisogna tenersi alla larga siano i democratici radical chic ed ultra progressisti alla Boldrini e compari vari.
Con questa gente, a prescindere dall'Isis e dal terrorismo, rischiamo di farci mettere a novanta da cani e porci e di perdere la nostra identità. Parliamo di una che aveva invitato in Parlamento, per una lectio magistralis, un Imam che loda i kamikaze e giustifica le percosse ai danni delle donne.
Provocazione finale: se questo è essere democratico progressista, io non posso che considerarmi un nazionalista ultra sciovinista. Con orgoglio.
Hai aperto un tema complesso, interessante e probabilmente più profondo di quello che pensi,
Il punto di partenza è l'imperfezione della democrazia, nessuna ideologia è veramente perfetta e completa, in democrazie sane il problema si attenua con la cosiddetta alternanza democratica, ma questa sta diventando sempre più inapplicabile per colpa del cancro neoliberista che stà imperando in tutto il mondo.
Basta vedere l'esempio dell'Italia in cui i due principali poli centrodestra e centrosinistra hanno praticamente gli stessi programmi elettorali, gli stessi fini e grossomodo il sostegno delle stesse lobby.
Nello specifico la Boldrini, di cui
dissento proprio nelle posizioni sull'emigrazione, è una delle nostre rare figure politiche di credibilità e spessore sia morale che politico, anche a livello internazionale.
Quelli che io definirei "democratici liberal progressisti"
hanno una visione del mondo certamente più avanzata e illuminata di qualsiasi ideologia nazional socialista, fascista o comunista, che ormai sono dei neanderthal della politica, solo che
spesso anche loro in nome della loro ideologia perdono un pò il contatto con la realtà, in pratica corrono troppo, tra due interlocutori non si può essere aperti e illuminati solo da una parte, oltretutto nello specifico facendo pagare le conseguenze alle classi più deboli e
qui prende senso l'accusa di essere "radical chic ed ultra progressisti".
In sintesi ci troviamo di fronte a un paradosso, il neoliberismo globalizzato stà rendendo attuali argomentazioni proprie di mummie di pensiero come nazionalisti e comunisti:
La sicurezza dei confini interni, la salvaguardia dell'identità culturale,
io mi spingerei anche più avanti, considerando immigrazione e la maggior tasso riproduttivo degli extracomunitari nel medio lungo periodo (100 anni?) rischiamo addirittura l'estinzione del popolo italiano, e direi che bisogna pensarci ora non certo fra qualche decade.
Anche la lotta di classe sta ricominciando a prendere un senso.
Ovviamente è chiaro che la soluzione non sia ridivenire fascisti o comunisti, ma l'equilibrio politico va sempre preservato, e una validità intelletuale di partenza c'è l'ha ogni ideologia.