Buongiorno cari colleghi di tifo. Apro questo topic perché sono davvero sfiduciato dopo aver visto partite come il derby e come quella di ieri sera. Due prestazioni mediocri in cui siamo sembrati una provinciale senza armi al cospetto di una grande squadra che ha banchettato sul nostro cadavere come un avvoltoio. E se con la Juve ci può stare, dal momento che si tratta di una delle migliori squadre europee, che ci ha battuti senza neanche esprimere il 60% delle loro possibilità, ma quasi andando al piccolo trotto, con l'Inter non me lo sarei mai aspettato. Ma persino con il Napoli, nonostante i due gol di vantaggio, c'è stata una differenza abissale con la formazione partenopea. Tre partite in cui noi eravamo Davide e l'avversario Golia, con la differenza che noi non siamo mai riusciti a sfangarla, neanche per sbaglio, come nel racconto biblico. Ma non è questo il destino del Milan.
Ogni anno sembra quello buono per la rinascita. Prima il progetto cinese, poi il Milan ai milanisti con Leonardo e Maldini capitanati da Elliott, ma puntualmente ogni anno c'è qualcosa che non va, una scelta sbagliata, come quella che può essere la scelta di un calciatore o di un allenatore, oppure un ostacolo esterno come quello dell'UEFA con il suo FPF che ci limiterà le prossime finestre di calciomercato. E' come se fossimo in un labirinto di mediocrità senza via di uscita. Io sono davvero scoraggiato e non vedo via d'uscita a questa situazione. Mi sono ripromesso di non guardarle più certe partite, ma puntualmente non riesco a disintossicarmi e sono sempre lì a sostenere i colori. Già, i colori, perché solo quelli ci sono rimasti del grande Milan.
Secondo voi c'è una soluzione? C'è una via d'uscita? Torneremo ad essere la società gloriosa che siamo stati o il nostro destino è quello di restare una nobile decaduta al pari di un Ajax qualunque?
Carissimo amico rossonero, è umano esternare preoccupazioni per la nostra cara squadra, e io ti abbraccio virtualmente.
Siamo entrati in un vortice senza precedenti, con vicissitudini societarie e personaggi sbagliati (almeno da un certo punto in poi) proprio nel momento meno opportuno. Purtroppo fare danni è facile, ricostruire è molto più difficile. Senza stare a fare considerazioni filosofiche stucchevoli, possiamo però dire che siamo un grande club e prima o poi ritorneremo, ne sono sicuro. La nostra storia, le CL vinte, i trofei, la tifoseria e la personalità del club sono quasi impossibili da cancellare. Siamo uno dei club più antichi e titolati del mondo, non scordiamocelo.
Come ha detto Leonardo nella conferenza di presentazione di Maldini, ci sono cicli positivi e negativi, e durano anni. Noi abbiamo avuto vari cicli di ambo i tipi, rientra nella naturalità delle cose. Adesso siamo tutti un po' giù di morale per la sconfitta con la juve, ma dobbiamo vedere le cose da un punto di vista più ampio. Tutto sta a vedere se Elliott è il proprietario giusto per intraprendere una strada virtuosa. Ma non dobbiamo avere fretta, anzi avere fretta di vincere adesso è proprio la cosa peggiore da fare. Ad esempio la rosa dei giocatori. Corriamo il rischio di prendere giocatori poco adatti solo per una necessità impellente, per poi vederli vegetare per anni e consumare stipendi (non voglio fare nomi, ma prendi per esempio il caso di Laxalt). E' meglio stringere i denti, andare avanti con gente magari un po' scarsa, ma poi quando è il momento prendere qualcuno che possa fare la differenza. Si chiama pianificazione, ed è quello che forse stanno facendo a livello di dirigenza.
Perciò, cerchiamo di aiutare la squadra con un po' di karma positivo, ingoiamo i bocconi amari per adesso, e smettiamo di fare thread su thread per esonerare l'allenatore e quant'altro. Ben sapendo che ci vorrà molto tempo per tornare in alto, facciamo il tifo per la squadra e sosteniamola in maniera positiva. Ritornare grandi si può, ci siamo già riusciti una volta negli anni 80, non vedo perché non possiamo ripetere. Magari ci vorrà anche un po' di fortuna, oppure qualche sorpresa, certo. Fortuna con cui, per adesso, abbiamo dei conti in sospeso.