Alcune esternazioni sono imbarazzanti. Come se il "nemico" fosse da individuare nel migrante, e non in chi lo pone nella condizione di dover migrare. Il mirino dovrebbe essere puntato verso il vertice della piramide, non alla sua base, composta com'e' da incolpevoli disgraziati. Il migrante e' qualcuno a cui si deve compassione, la guerra tra "poveri" che e' in atto (in senso piu' che altro figurato, almeno per il momento) e' del tutto illogica e inutile, la vera domanda da porsi secondo me e': giova a qualcuno tutto questo? Se si, in che modo?