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Zangrillo stamane su La7:
"Chi indossa la mascherina da solo fuori è un potenziale paziente psichiatrico.
Convivere con il virus vuol dire comportarsi con molta intelligenza, avere rispetto degli altri senza fare gli stupidi ma ci sono anziani tramortiti e spaventati che non escono di casa da mesi
Se è sola sul lungo Tevere io dico: ma guarda quella poveretta che indossa la mascherina!
Se è sola alle 6 o alle 7 del mattino perché dovrebbe mettere la mascherina?
Perché l’ha sentito dire in televisione?
No, quando entra in banca, quando entra a lavoro o in farmacia mette la mascherina, come faccio io.
Altrimenti no, è la differenza tra essere un popolo di stupidi di beoti e un popolo di persone responsabili.
Probabilmente noi facciamo più presa se pensiamo di controllare un gregge di beoti, invece io mi aspetto molto di più dai miei concittadini
Bisogna imparare a convivere con il virus, lo dicevo ad aprile dell’anno scorso.
Noi non sappiamo se i vaccini ci copriranno da tutte le varianti che usciranno quindi noi dobbiamo affidarci con tutte le forze a tutte le osservazioni del caso e cura preventiva e immediata.
Arriveranno le varianti, che facciamo quindi ci chiudiamo nel fortino?
Questo significa aumentare le terapie intensive negli ospedali e aspettare che i malati poi diventino morti.
Ci dobbiamo affidare alle intelligenze e all’esperienza che abbiamo”
"Chi indossa la mascherina da solo fuori è un potenziale paziente psichiatrico.
Convivere con il virus vuol dire comportarsi con molta intelligenza, avere rispetto degli altri senza fare gli stupidi ma ci sono anziani tramortiti e spaventati che non escono di casa da mesi
Se è sola sul lungo Tevere io dico: ma guarda quella poveretta che indossa la mascherina!
Se è sola alle 6 o alle 7 del mattino perché dovrebbe mettere la mascherina?
Perché l’ha sentito dire in televisione?
No, quando entra in banca, quando entra a lavoro o in farmacia mette la mascherina, come faccio io.
Altrimenti no, è la differenza tra essere un popolo di stupidi di beoti e un popolo di persone responsabili.
Probabilmente noi facciamo più presa se pensiamo di controllare un gregge di beoti, invece io mi aspetto molto di più dai miei concittadini
Bisogna imparare a convivere con il virus, lo dicevo ad aprile dell’anno scorso.
Noi non sappiamo se i vaccini ci copriranno da tutte le varianti che usciranno quindi noi dobbiamo affidarci con tutte le forze a tutte le osservazioni del caso e cura preventiva e immediata.
Arriveranno le varianti, che facciamo quindi ci chiudiamo nel fortino?
Questo significa aumentare le terapie intensive negli ospedali e aspettare che i malati poi diventino morti.
Ci dobbiamo affidare alle intelligenze e all’esperienza che abbiamo”