Nuovo spauracchio fascista, ormai all'ordine del giorno in vista delle elezioni.
I Verdi in parlamento fanno un'interrogazione al ministro Crosetto accusando l'Esercito di voler riabilitare il Fascismo.
"Chiediamo se non intenda, per quanto di competenza, adoperarsi affinché venga modificato il titolo e la descrizione del calendario rimuovendo qualsiasi riferimento teso a sminuire il periodo della dittatura fascista e vengano ritirate le copie del calendario disponibili in commercio".
Anpi duro:
"Chiediamo che venga ritirato il calendario dell'Esercito 2024, anche se ormai purtroppo è già in circolazione.
Prendiamo atto che c'è una minoranza filofascista che vuole riscrivere la storia d'Italia
È inaccettabile.
Si tratta di un atto che nasconde una doppia operazione politica.
Da una parte si vuole rappresentare una continuità istituzionale quando invece c'è stata una rottura radicale tra il regime fascista e la repubblica antifascista.
Ovviamente nessuno dimentica i soldati, anzi.
Nessuno dimentica che sono stati mandati allo sbaraglio anche l'8 settembre quando il Re è andato a Brindisi.
Una cosa però sono i soldati e una cosa è l'istituzione dell'Esercito.
Non dobbiamo dimenticare i generali criminali di guerra mai processati, o se processati, mai condannati o se condannati mai andati in galera.
Da un altro lato si mette sullo stesso piano il nuovo esercito italiano con l'esercito di Salò".
Ministero della Difesa:
"Il calendario si inquadra in una trilogia storica che vuole evidenziare esclusivamente l'impegno e il valore degli italiani e dei nostri militari nella Guerra di Liberazione, nella consapevolezza che, come quelli di allora, anche i soldati di oggi, con il giuramento che prestano, si impegnano a servire il Paese e le sue Istituzioni repubblicane
Tutti i militari presenti nel CalendaEsercito2024 sono stati scelti perché il loro coraggio è stato d’esempio sia prima dell’Armistizio sia, con uguale impegno e determinazione, durante la Guerra di Liberazione, combattendo nelle fila del Regio Esercito o delle formazioni partigiane, fino all’estremo sacrificio
Basta leggere le motivazioni di conferimento delle Medaglie d’Oro al Valor Militare
Il “prima e dopo” l’8 settembre 1943 indica quindi la coerenza e il valore dell’impegno coraggioso di chi scelse di servire la Patria, onorando il giuramento prestato, fino al sacrificio della vita o continuando, a sprezzo del pericolo, a combattere per la rinascita dell’Italia.
Questo è lo spirito del CalendEsercito 2024.
Le polemiche politiche e i pregiudizi ideologici sono estranei alle Forze Armate.
Non è un caso che, nel Calendario, chi fu decorato prima dell’Armistizio ricevette un’onorificenza ancora più importante e prestigiosa per quanto fatto dopo l’8 settembre; gli ideali e i valori che li animarono erano gli stessi: quelli del giuramento alla Patria e alle Istituzioni"