Theo: troppi gialli. Florenzi con la Juve.

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Tuttosport in edicola: chiamatelo Gru Hernandez. Gru, come il protagonista insieme ai Minions di “Cattivissimo me”, fortunata serie di film di animazione di successo dal 2010 ai nostri giorni. Theo Hernandez in questo avvio di stagione, oltre ad aver avuto un rendimento non ancora all’altezza della sua recente storia, ha indossato il mantello del “cattivo”, ricevendo in 7 gare di Serie A, addirittura 5 cartellini gialli (il milanista è il giocatore più ammonito del campionato) che lo costringeranno a seguire dalla tribuna di San Siro la sfida contro la Juventus di domenica 22 alla ripresa del campionato. Un ruolino di marcia degno degli stopper più arcigni degli anni ’80, ma non solo. Già, perché chi pensa che Theo Hernandez abbia preso le 5 ammonizioni a seguito di una serie infinita di falli, si sbaglia. Il terzino francese, infatti, ha commesso solo 7 falli in altrettante partite di campionato e in tre occasioni - Inter (fallo tattico su Mkhitaryan), Lazio (entrata dura su Isaksen con successiva reazione esagerata) e Genoa (intervento evitabile a metà campo su Frendrup, sanzionato poi a fine azione dall’arbitro che lo aveva già avvisato dopo due falli su Sabelli e Gudmundsson) - ha ricevuto il cartellino giallo. Le prime due ammonizioni, invece, Theo Hernandez le aveva ricevute nelle prime giornate contro Bologna e Torino per proteste. Insomma, tolta l’ammonizione ricevuta contro l’Inter, nelle altre occasioni il francese è probabilmente andato oltre un certo limite. Un difetto già palesato anche in passato, ma che in questa circostanza va ovviamente a penalizzare la squadra che lo perderà in una partita fondamentale nell’economia di questo inizio campionato. Come detto, Theo Hernandez - che del Milan è vice-capitano, un motivo in più per stare maggiormente attento - in queste prime uscite non è ancora riuscito a esprimersi al meglio. Non ha commesso particolari errori e, tolte un paio di partite non brillanti come il derby (dove è mancato tutto il Milan) e proprio l’ultima di sabato a Marassi col Genoa, ha sempre strappato la sufficienza, tant’è che su “Tuttosport” la sua media voto complessiva fra campionato e Champions League è di 6.22. Non si è visto, però, se non in rare circostanze, il “treno” schiacciasassi che ha sempre fatto la differenza.

Se sia una questione di stanchezza, mentale o tattica - il passaggio al 4-3-3 e le richieste di Pioli di accentrarsi spesso potrebbero averlo frenato -, non è chiaro, ma è evidente che il Milan si aspetti qualcosa in più da un giocatore che finora ha segnato un gol (nel 4-1 contro il Torino) e servito zero assist. La sua percentuale di precisione di passaggi non è alta (86%), così come l’efficacia nei dribbling (6 riusciti su 14 tentati) e nei cross (3 riusciti su 8). Il Milan finora è riuscito comunque a sopperire a un Theo Hernandez meno incisivo del solito, dunque Pioli non può che sperare di migliorare ulteriormente le performance della squadra quando il francese tornerà ai suoi livelli

FLORENZI CON LA JUVE: Senza Theo Hernandez, come giocherà il Milan con la Juve? Con chi lo sostituirà Pioli che in estate ha detto addio a Ballo-Touré senza avere dal mercato un vero alter ego al mancino francese? La scorsa annata Theo Hernandez aveva perso otto partite, cinque fra infortuni e squalifiche e tre per scelta tecnica-turnover: in sei circostante era stato sostituito proprio da Ballo-Touré, in due da Dest. Il francese in questa stagione ha giocato da titolare 9 delle 10 gare disputate dalla squadra rossonera e ha saltato solamente la sfida interna col Verona il 23 settembre per un colpo ricevuto in allenamento dopo la gara di Champions col Newcastle. Contro l’undici veneto Pioli, che in quell’occasione aveva dovuto fare a meno anche di Calabria e Kalulu, aveva schierato il Milan con un inedito 3-4-3 proprio per sopperire all’assenza dei vari esterni bassi. A destra, come quinto, era stato schierato Musah, mentre a sinistra aveva fatto le veci di Theo, Florenzi.

Jolly prezioso
L’esperto jolly romano, che durante la sosta si allenerà regolarmente a Milanello, è dunque la scelta più logica in vista della partita con la Juventus a meno che Pioli non si inventi qualcosa di nuovo o decida di dare fiducia per la prima volta nell'undici titolare al 17enne Davide Bartesaghi, già gettato nella mischia in tre spezzoni finali in questo campionato (Verona, Cagliari e Genoa). Pioli ha abituato a scelte coraggiose, ma Bartesaghi, a differenza di Florenzi, sarà al centro sportivo rossonero solamente dalla prossima settimana, visto che è stato convocato nella nazionale Under 19 di Corradi che giocherà due amichevoli in Serbia contro i padroni di casa l’11 e 14 ottobre.
 

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Se sia una questione di stanchezza, mentale o tattica - il passaggio al 4-3-3 e le richieste di Pioli di accentrarsi spesso potrebbero averlo frenato -, non è chiaro, ma è evidente che il Milan si aspetti qualcosa in più da un giocatore che finora ha segnato un gol (nel 4-1 contro il Torino) e servito zero assist. La sua percentuale di precisione di passaggi non è alta (86%), così come l’efficacia nei dribbling (6 riusciti su 14 tentati) e nei cross (3 riusciti su 8). Il Milan finora è riuscito comunque a sopperire a un Theo Hernandez meno incisivo del solito, dunque Pioli non può che sperare di migliorare ulteriormente le performance della squadra quando il francese tornerà ai suoi livelli

FLORENZI CON LA JUVE: Senza Theo Hernandez, come giocherà il Milan con la Juve? Con chi lo sostituirà Pioli che in estate ha detto addio a Ballo-Touré senza avere dal mercato un vero alter ego al mancino francese? La scorsa annata Theo Hernandez aveva perso otto partite, cinque fra infortuni e squalifiche e tre per scelta tecnica-turnover: in sei circostante era stato sostituito proprio da Ballo-Touré, in due da Dest. Il francese in questa stagione ha giocato da titolare 9 delle 10 gare disputate dalla squadra rossonera e ha saltato solamente la sfida interna col Verona il 23 settembre per un colpo ricevuto in allenamento dopo la gara di Champions col Newcastle. Contro l’undici veneto Pioli, che in quell’occasione aveva dovuto fare a meno anche di Calabria e Kalulu, aveva schierato il Milan con un inedito 3-4-3 proprio per sopperire all’assenza dei vari esterni bassi. A destra, come quinto, era stato schierato Musah, mentre a sinistra aveva fatto le veci di Theo, Florenzi.

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L’esperto jolly romano, che durante la sosta si allenerà regolarmente a Milanello, è dunque la scelta più logica in vista della partita con la Juventus a meno che Pioli non si inventi qualcosa di nuovo o decida di dare fiducia per la prima volta nell'undici titolare al 17enne Davide Bartesaghi, già gettato nella mischia in tre spezzoni finali in questo campionato (Verona, Cagliari e Genoa). Pioli ha abituato a scelte coraggiose, ma Bartesaghi, a differenza di Florenzi, sarà al centro sportivo rossonero solamente dalla prossima settimana, visto che è stato convocato nella nazionale Under 19 di Corradi che giocherà due amichevoli in Serbia contro i padroni di casa l’11 e 14 ottobre.
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Se sia una questione di stanchezza, mentale o tattica - il passaggio al 4-3-3 e le richieste di Pioli di accentrarsi spesso potrebbero averlo frenato -, non è chiaro, ma è evidente che il Milan si aspetti qualcosa in più da un giocatore che finora ha segnato un gol (nel 4-1 contro il Torino) e servito zero assist. La sua percentuale di precisione di passaggi non è alta (86%), così come l’efficacia nei dribbling (6 riusciti su 14 tentati) e nei cross (3 riusciti su 8). Il Milan finora è riuscito comunque a sopperire a un Theo Hernandez meno incisivo del solito, dunque Pioli non può che sperare di migliorare ulteriormente le performance della squadra quando il francese tornerà ai suoi livelli

FLORENZI CON LA JUVE: Senza Theo Hernandez, come giocherà il Milan con la Juve? Con chi lo sostituirà Pioli che in estate ha detto addio a Ballo-Touré senza avere dal mercato un vero alter ego al mancino francese? La scorsa annata Theo Hernandez aveva perso otto partite, cinque fra infortuni e squalifiche e tre per scelta tecnica-turnover: in sei circostante era stato sostituito proprio da Ballo-Touré, in due da Dest. Il francese in questa stagione ha giocato da titolare 9 delle 10 gare disputate dalla squadra rossonera e ha saltato solamente la sfida interna col Verona il 23 settembre per un colpo ricevuto in allenamento dopo la gara di Champions col Newcastle. Contro l’undici veneto Pioli, che in quell’occasione aveva dovuto fare a meno anche di Calabria e Kalulu, aveva schierato il Milan con un inedito 3-4-3 proprio per sopperire all’assenza dei vari esterni bassi. A destra, come quinto, era stato schierato Musah, mentre a sinistra aveva fatto le veci di Theo, Florenzi.

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Lo Gnu

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Se sia una questione di stanchezza, mentale o tattica - il passaggio al 4-3-3 e le richieste di Pioli di accentrarsi spesso potrebbero averlo frenato -, non è chiaro, ma è evidente che il Milan si aspetti qualcosa in più da un giocatore che finora ha segnato un gol (nel 4-1 contro il Torino) e servito zero assist. La sua percentuale di precisione di passaggi non è alta (86%), così come l’efficacia nei dribbling (6 riusciti su 14 tentati) e nei cross (3 riusciti su 8). Il Milan finora è riuscito comunque a sopperire a un Theo Hernandez meno incisivo del solito, dunque Pioli non può che sperare di migliorare ulteriormente le performance della squadra quando il francese tornerà ai suoi livelli

FLORENZI CON LA JUVE: Senza Theo Hernandez, come giocherà il Milan con la Juve? Con chi lo sostituirà Pioli che in estate ha detto addio a Ballo-Touré senza avere dal mercato un vero alter ego al mancino francese? La scorsa annata Theo Hernandez aveva perso otto partite, cinque fra infortuni e squalifiche e tre per scelta tecnica-turnover: in sei circostante era stato sostituito proprio da Ballo-Touré, in due da Dest. Il francese in questa stagione ha giocato da titolare 9 delle 10 gare disputate dalla squadra rossonera e ha saltato solamente la sfida interna col Verona il 23 settembre per un colpo ricevuto in allenamento dopo la gara di Champions col Newcastle. Contro l’undici veneto Pioli, che in quell’occasione aveva dovuto fare a meno anche di Calabria e Kalulu, aveva schierato il Milan con un inedito 3-4-3 proprio per sopperire all’assenza dei vari esterni bassi. A destra, come quinto, era stato schierato Musah, mentre a sinistra aveva fatto le veci di Theo, Florenzi.

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Si deve dare una regolata però.
Tra recite (quando subisce un fallo sembra che lo uccidano ogni volta), falli inutili (rigore derby) e ammonizioni senza senso, sta un po' esagerando.

Non ho dubbi che rivedremo a breve il vecchio Theo dominante, però dovrebbe mettere un freno alla sua stupidità.
 

Pit96

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Se sia una questione di stanchezza, mentale o tattica - il passaggio al 4-3-3 e le richieste di Pioli di accentrarsi spesso potrebbero averlo frenato -, non è chiaro, ma è evidente che il Milan si aspetti qualcosa in più da un giocatore che finora ha segnato un gol (nel 4-1 contro il Torino) e servito zero assist. La sua percentuale di precisione di passaggi non è alta (86%), così come l’efficacia nei dribbling (6 riusciti su 14 tentati) e nei cross (3 riusciti su 8). Il Milan finora è riuscito comunque a sopperire a un Theo Hernandez meno incisivo del solito, dunque Pioli non può che sperare di migliorare ulteriormente le performance della squadra quando il francese tornerà ai suoi livelli

FLORENZI CON LA JUVE: Senza Theo Hernandez, come giocherà il Milan con la Juve? Con chi lo sostituirà Pioli che in estate ha detto addio a Ballo-Touré senza avere dal mercato un vero alter ego al mancino francese? La scorsa annata Theo Hernandez aveva perso otto partite, cinque fra infortuni e squalifiche e tre per scelta tecnica-turnover: in sei circostante era stato sostituito proprio da Ballo-Touré, in due da Dest. Il francese in questa stagione ha giocato da titolare 9 delle 10 gare disputate dalla squadra rossonera e ha saltato solamente la sfida interna col Verona il 23 settembre per un colpo ricevuto in allenamento dopo la gara di Champions col Newcastle. Contro l’undici veneto Pioli, che in quell’occasione aveva dovuto fare a meno anche di Calabria e Kalulu, aveva schierato il Milan con un inedito 3-4-3 proprio per sopperire all’assenza dei vari esterni bassi. A destra, come quinto, era stato schierato Musah, mentre a sinistra aveva fatto le veci di Theo, Florenzi.

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Si parla sempre di Leao (che da quando è arrivato è stato in costante crescita), ma Theo quanto è migliorato da quando ha iniziato a giocare per il Milan? Ok, in difesa rispetto ai primi uno/due anni ha fatto qualche passo in avanti, ma secondo me è sempre stato sullo stesso livello complessivamente. Anzi, adesso in avanti sembra meno affamato di prima. Qualche picco, ma senza quella continuità per essere il migliore al mondo
 

sampapot

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in questo avvio di campionato è decisamente sotto tono....e anche più pirla del solito....non è ammissibile protestare...lo può fare solo il capitano....quando l'arbitro fischia devi stare zitto.
Ad ogni squalifica bisognerebbe comminare una sanzione pecuniaria, tranne per quei gialli "pilotati", cioè quelli che ti squalificano per la partita precedente ad un big match
 

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Se sia una questione di stanchezza, mentale o tattica - il passaggio al 4-3-3 e le richieste di Pioli di accentrarsi spesso potrebbero averlo frenato -, non è chiaro, ma è evidente che il Milan si aspetti qualcosa in più da un giocatore che finora ha segnato un gol (nel 4-1 contro il Torino) e servito zero assist. La sua percentuale di precisione di passaggi non è alta (86%), così come l’efficacia nei dribbling (6 riusciti su 14 tentati) e nei cross (3 riusciti su 8). Il Milan finora è riuscito comunque a sopperire a un Theo Hernandez meno incisivo del solito, dunque Pioli non può che sperare di migliorare ulteriormente le performance della squadra quando il francese tornerà ai suoi livelli

FLORENZI CON LA JUVE: Senza Theo Hernandez, come giocherà il Milan con la Juve? Con chi lo sostituirà Pioli che in estate ha detto addio a Ballo-Touré senza avere dal mercato un vero alter ego al mancino francese? La scorsa annata Theo Hernandez aveva perso otto partite, cinque fra infortuni e squalifiche e tre per scelta tecnica-turnover: in sei circostante era stato sostituito proprio da Ballo-Touré, in due da Dest. Il francese in questa stagione ha giocato da titolare 9 delle 10 gare disputate dalla squadra rossonera e ha saltato solamente la sfida interna col Verona il 23 settembre per un colpo ricevuto in allenamento dopo la gara di Champions col Newcastle. Contro l’undici veneto Pioli, che in quell’occasione aveva dovuto fare a meno anche di Calabria e Kalulu, aveva schierato il Milan con un inedito 3-4-3 proprio per sopperire all’assenza dei vari esterni bassi. A destra, come quinto, era stato schierato Musah, mentre a sinistra aveva fatto le veci di Theo, Florenzi.

Jolly prezioso
L’esperto jolly romano, che durante la sosta si allenerà regolarmente a Milanello, è dunque la scelta più logica in vista della partita con la Juventus a meno che Pioli non si inventi qualcosa di nuovo o decida di dare fiducia per la prima volta nell'undici titolare al 17enne Davide Bartesaghi, già gettato nella mischia in tre spezzoni finali in questo campionato (Verona, Cagliari e Genoa). Pioli ha abituato a scelte coraggiose, ma Bartesaghi, a differenza di Florenzi, sarà al centro sportivo rossonero solamente dalla prossima settimana, visto che è stato convocato nella nazionale Under 19 di Corradi che giocherà due amichevoli in Serbia contro i padroni di casa l’11 e 14 ottobre.
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