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CorSport: l'unico che è davvero un peccato fermare ora, si chiama Theo Hernandez: il Milan per la prima volta quest'anno stava riassaporando l'esplosività del francese. Che non va ancora come un treno, ma in cinque giorni ha messo a bilancio due assist. Un punto di ripartenza, con lo stop per le nazionali a interrompere il buon momento dell'esterno milanista. C'è da rispondere alla chiamata del ct Deschamps, proprio ora che Pioli – tra cambi di modulo e questo Milan contraddittorio – aveva visto Theo mettere la freccia. Sarà per la Fiorentina, alla quale peraltro il francese ha fatto un gol nell'ultimo precedente.
Si trattava dell'inutile acuto – un Milan confusionario perse lì, in marzo – di Firenze, con la rete nel recupero di Theo Hernandez. A piccole dosi, sta tornando il vero ciclone della fascia sinistra. Destinato adesso a giocare con la Francia le partite contro Gibilterra e Grecia, laddove il pass per l'Europeo è già stato ottenuto. Probabile quindi che l'impiego di Theo sia a scartamento ridotto, per evitare le stesse apprensioni della sosta di settembre. In quel caso, le condizioni non ottimali del francese ne mettevano a repentaglio il derby alla ripresa.
Theo, che sta tornando a macinare un rendimento che dovrebbe essere la normalità. Il grigiore di inizio stagione forse è davvero alle spalle. I due interventi nelle scene dei gol di Giroud – contro Psg e Lecce – offrono tracce di redenzione da Theo dopo un inizio complicato. Momenti da interpretare come il preciso slancio di chi sa di aver già perso troppo tempo con la carburazione. I progressi ora ci sono tutti.
E alla ripresa Theo Hernandez rivedrà il contesto di San Siro, in una partita di campionato, dopo quasi due mesi: avendo saltato Juve e Udinesetra squalifica e infortunio, il francese non gioca una gara casalinga di A dal 30 settembre (la vittoria 2-0 sulla Lazio). Sperando faccia anche da talismano, perché quello è stato anche l'ultimo successo rossonero interno in campionato. Un percorso in cui Theo ha indossato per due volte la fascia da capitano del Milan, mentre in Champions League è successo una volta: la notte di Parigi, uno step disastroso per Pioli ma ripulito al ritorno anche grazie a un assist di Theo.
Si trattava dell'inutile acuto – un Milan confusionario perse lì, in marzo – di Firenze, con la rete nel recupero di Theo Hernandez. A piccole dosi, sta tornando il vero ciclone della fascia sinistra. Destinato adesso a giocare con la Francia le partite contro Gibilterra e Grecia, laddove il pass per l'Europeo è già stato ottenuto. Probabile quindi che l'impiego di Theo sia a scartamento ridotto, per evitare le stesse apprensioni della sosta di settembre. In quel caso, le condizioni non ottimali del francese ne mettevano a repentaglio il derby alla ripresa.
Theo, che sta tornando a macinare un rendimento che dovrebbe essere la normalità. Il grigiore di inizio stagione forse è davvero alle spalle. I due interventi nelle scene dei gol di Giroud – contro Psg e Lecce – offrono tracce di redenzione da Theo dopo un inizio complicato. Momenti da interpretare come il preciso slancio di chi sa di aver già perso troppo tempo con la carburazione. I progressi ora ci sono tutti.
E alla ripresa Theo Hernandez rivedrà il contesto di San Siro, in una partita di campionato, dopo quasi due mesi: avendo saltato Juve e Udinesetra squalifica e infortunio, il francese non gioca una gara casalinga di A dal 30 settembre (la vittoria 2-0 sulla Lazio). Sperando faccia anche da talismano, perché quello è stato anche l'ultimo successo rossonero interno in campionato. Un percorso in cui Theo ha indossato per due volte la fascia da capitano del Milan, mentre in Champions League è successo una volta: la notte di Parigi, uno step disastroso per Pioli ma ripulito al ritorno anche grazie a un assist di Theo.