Silvestrin furioso contro Fedez: "Divulga la m. nel paese"

[Route66]

Enrico Silvestrin, ex dj di MTV, noto negli ultimi anni per aver creato vari canali social come quello Twitch dove parla di musica cercando di far conoscere gruppi indipendenti e denigrando gli artisti commerciali odierni, ha inveito su Twitter contro Fedez ed il concerto LoveMi di Fedez in piazza a Milano. "Stamm...a andrebbe nascosta, invece viene trasmessa. Fedez è il divulgatore della m...a di questo paese. Già che siete recintati, vi dovrebbero rinchiudere tutti Disagiati senza cultura" sono le parole di Silvestrin su Twitter. Silvestrin ha dedicato altri post al riguardo, sempre denigratori.

Intervento che ha diviso molto, tra elogi e critiche al presentatore. Perplesso il giornalista Giuseppe Candela che, retwittando il suo post, ha commentato così: "Magari ha ragione. O forse no. Però se vai al GfVip e fai l’opinionista a Mattino 5 devi forse ragionare anche sulla tua carriera...". Silvestrin, infatti, è opinionista a Mattino 5 ed anche al programma concorrente, in onda su Rai 1, Storie Italiane ed ha partecipato al GFVIP nel 2018. Partecipazione, che gli ha permesso di avere una nuova popolarità sui social.

Non so nemmeno che faccia abbia oggi Silvestrin ma sono assolutamente d'accordo con quanto ha scritto!
Ieri sera mi sono imbattuto per caso su italia1 nel concerto e dopo 10 minuti di esibizione di un paio di disadattati dislessici catenati ho cercato il giubbotto esplosivo e il Kalashnikov deciso a partire....
La mia compagna mi ha confermato che non avevo ne l'uno né l'altro, ha cambiato canale e mi sono placato

 

[sunburn]

ergo...ah Silvestrì..ma quand'è che la finisci?

Ma il problema non è lui. Lui fa il suo mestiere. Il problema è la gente. A partire dalla scelta dei calzini a salire c’è sempre qualcuno che deve dire a qualcun altro cosa fare/non fare. Mamma mia, che pesantezza! Per dire, a me Fedez non piace e non lo considero minimante né sento il bisogno di convincere altri. Così per tutto: se una cosa mi piace, la faccio/l’ascolto/la leggo/la guardo ecc, se non mi piace la evito e non mi metto a sfrantumare i maroni al prossimo ergendomi a paladino del Bello.
Invece vedo che tantissimi “eh bisogna fare così, eh bisogna fare cosà, ma come fa a piacerti quello, ma come fa a piacerti quell’altro”. Ma ‘sti grandissimi… Il vero problema è che siamo un popolo di pettegole impiccione.

 

[Kyle Broflovsky]

Ma il problema non è lui. Lui fa il suo mestiere. Il problema è la gente. A partire dalla scelta dei calzini a salire c’è sempre qualcuno che deve dire a qualcun altro cosa fare/non fare. Mamma mia, che pesantezza! Per dire, a me Fedez non piace e non lo considero minimante né sento il bisogno di convincere altri. Così per tutto: se una cosa mi piace, la faccio/l’ascolto/la leggo/la guardo ecc, se non mi piace la evito e non mi metto a sfrantumare i maroni al prossimo ergendomi a paladino del Bello.
Invece vedo che tantissimi “eh bisogna fare così, eh bisogna fare cosà, ma come fa a piacerti quello, ma come fa a piacerti quell’altro”. Ma ‘sti grandissimi… Il vero problema è che siamo un popolo di pettegole impiccione.

Eh no. La critica musicale, sin da quando è nata negli anni 60 (per il rock, per il jazz un po' prima) fa semplicemente il suo mestiere che è quello di tentare di proteggere la qualità artistica dall'industria a cui della qualità artistica non importa una sega. O meglio, dovrebbe farlo, visto che oramai pure la critica è prezzolata e le recensioni sono marchette.