Rummenigge:"Juve e Barça, cose mai viste".

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Rummenigge al CorSport:"Superlega? Totalmente contrario. Non a caso l’idea è venuta a tre club con enormi problemi di liquidità. Puntavano a ottenere ricavi importanti in tempi rapidi. Ora la proposta della Superlega è passata da 20 a 80 squadre, ma il calcio non reggerebbe uno stravolgimento così radicale. Quello che invece bisogna cambiare, e in fretta, è il Fair Play Finanziario, dovrà essere più rigido. I club sono costantemente sotto la pressione dei tifosi e dei media che impongono di spendere e spendere. Ma il calcio è l’unica industria che produce solo perdite… (fa una pausa). Leggendo cosa aveva combinato la Juve non ci potevo credere, mai sentita una cosa simile in vita mia. La Juve è una società importantissima, di riferimento per il calcio italiano e europeo, si è fatta un clamoroso autogol, sono comunque sicuro che sarà in grado di ricostruirsi. Nei tempi giusti».

"Il caso Barça? Mi credi se ti dico che ho riso leggendo questa notizia. La cosa però non mi stupisce: ogni volta che giocavamo in Spagna avvertivo una strana sensazione».

"Mi piace il Napoli, e mi piace Osimhen, anche l’allenatore mi piace parecchio. Lo incontrai il giorno del matrimonio di mia figlia. Festa al castello di Giffoni, Spalletti aveva casa da quelle parti e casualmente ci trovammo. Bevemmo un espresso e parlammo di calcio, naturalmente. Nel Napoli si nota la sua mano, non si può dire che abbia giocatori famosi, di nome, e questo dà ancora più valore al suo lavoro"

"Gli stadi? Fino a quando gli stadi saranno di proprietà dei comuni le cose non potranno cambiare. In Germania eravamo messi come voi, il Mondiale 2006 ci permise di superare questo ostacolo e abbiamo costruito impianti bellissimi per le famiglie. L’organizzazione degli Europei 2032 potrebbe servire all’Italia per seguire il nostro esempio, io spero che vi vengano assegnati"
 
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Bataille

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In principio potrei anche essere d'accordo con l'applicazione di un FFP draconiano — a patto, tuttavia, che vi si sottomettano tutti i club, ad esclusione di nessuno. Cosa, lo sappiamo, impossibile.
 
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Rummenigge al CorSport:"Superlega? Totalmente contrario. Non a caso l’idea è venuta a tre club con enormi problemi di liquidità. Puntavano a ottenere ricavi importanti in tempi rapidi. Ora la proposta della Superlega è passata da 20 a 80 squadre, ma il calcio non reggerebbe uno stravolgimento così radicale. Quello che invece bisogna cambiare, e in fretta, è il Fair Play Finanziario, dovrà essere più rigido. I club sono costantemente sotto la pressione dei tifosi e dei media che impongono di spendere e spendere. Ma il calcio è l’unica industria che produce solo perdite… (fa una pausa). Leggendo cosa aveva combinato la Juve non ci potevo credere, mai sentita una cosa simile in vita mia. La Juve è una società importantissima, di riferimento per il calcio italiano e europeo, si è fatta un clamoroso autogol, sono comunque sicuro che sarà in grado di ricostruirsi. Nei tempi giusti».

"Il caso Barça? Mi credi se ti dico che ho riso leggendo questa notizia. La cosa però non mi stupisce: ogni volta che giocavamo in Spagna avvertivo una strana sensazione».

"Mi piace il Napoli, e mi piace Osimhen, anche l’allenatore mi piace parecchio. Lo incontrai il giorno del matrimonio di mia figlia. Festa al castello di Giffoni, Spalletti aveva casa da quelle parti e casualmente ci trovammo. Bevemmo un espresso e parlammo di calcio, naturalmente. Nel Napoli si nota la sua mano, non si può dire che abbia giocatori famosi, di nome, e questo dà ancora più valore al suo lavoro».
In tanti hanno provato a lavorare alla sostenibilità del calcio(o almeno cosi hanno fatto credere) e hanno fallito miseramente.
Nessuno ha provato a lavorare sul livellamento e l'equilibrio che è l'unico modo per migliorare lo spettacolo.

Il bayern può avere anche i conti apposto ma alla fine la sua forza deriva da un sistema di egemonia nel calcio tedesco.
Nel loro caso la sostenibilità è anche un modo per mantenere lo status quo.
Ovvio che a loro vada bene cosi, campano grazie alla 'storia' e al 'bacino'.
 

Ragnet_7

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Il FPF se fatto come adesso, dove chi ha ricavi maggiori (anche gonfiati) spende e spande, mentre club più piccoli non possono fare mercato è folle e può solo portare a peggiorare la situazione.

Serve un modo per imporre che non tutti i grandi giocatori vadano a giocare nello stesso club perchè c'è una promessa economica più alta.
 
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Il FPF se fatto come adesso, dove chi ha ricavi maggiori (anche gonfiati) spende e spande, mentre club più piccoli non possono fare mercato è folle e può solo portare a peggiorare la situazione.

Serve un modo per imporre che non tutti i grandi giocatori vadano a giocare nello stesso club perchè c'è una promessa economica più alta.
Basterebbe inserire la luxury tax come in nba. Limite di costo annuo (stipendi più ammortamenti) massimo spendibile per La Rosa 200 milioni. Se vai oltre, lecito, scelta tua. Ma paghi il doppio in tasse (che attenzione, non intasca la uefa, ma che devono essere ripartite integralmente alle tue avversarie che NON sono in luxury tax).
Esempio:
Milan 250 mln costo della rosa. 200 nei parametri. 50 costo extra a cui si aggiungono altri 50 di tasse (da ripartire agli altri) Totale 300 mln.
Juventus 400 mln costo della rosa. 200 nei parametri, 200 costo extra. 200 mln costo tassa. Totale 600 milioni.
Atalanta 200 milioni costo rosa. Nessun costo tassa extra. Si prende 1/18 della tassa luxury della serie A (quota divisa in 20 ma escluso chi è già in luxury tax) quindi 1/18 di 250 milioni della tassa luxury.

Ovviamente deve essere un cap a livello europeo, poi da capire se la ripartizione vada fatta a singolo country oppure se addirittura a totale Europa.
 
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Io comunque sul tema ho una mia particolare idea e forse in pochi saranno d'accordo con me però la condivido con voi perchè seguo il calcio da ormai tanti anni : fin dai primi anni 2000 nel calcio erano già arrivati i 'nuovi ricchi' ed erano quelli che non badavano a spese, erano quelli che non volevano programmare ma vincere subito.

I club medio piccoli invece non potevano tenere quel passo ed erano costretti a lavorare di fantasia e di idee.


Capitava di sovente che i ricchi comprassero tanto e male e non valorizzassero i giocatori a tal punto che erano poi costretti a cederli, se non altro per risparmiare qualcosa sugli stipendi.
Potrei citare crespo che dal chelsea passa prima all'inter e poi al milan, giusto per fare un esempio.

Il fpf invece ha costretto le big ad essere aziende 'virtuose' e questo ha portato alla vera e insanabile spaccatura ma, aspetto ben più grave, ha portato alla distruzione e lo spreco del talento.

I vari isco , hazard , giusto per fare due nomi, nei primi anni 2000 non sarebbero stati mai a scaldare la panchina distruggendo anzitempo la loro carriera ma avrebbero scelto altre squadre per giocare e rilanciarsi.

Il fpf oggi impone che certe cessioni non siano fattibili(onde fare minus) e cosi questi big non 'rimescolano' il livello ma restano a far la muffa.
Tante volte naturalmente è lo stipendio la vera discriminante ma è anche vero che il club che detiene il cartellino potrebbe partecipare al pagamento dello stesso come si faceva un tempo.

Il fpf per certi veri ha imposto alle big di non sprecare risorse e ha insegnato loro come si fa azienza, ma le piccole prima ci campavano sugli errori di valutazione delle big, cosa che oggi non accade più.

I calciatori troppo spesso sono chiusi in una gabbia d'oro e preferiscono distruggere la loro carriera pur di non perdere lo stipendio.

Pochi parlano di questo aspetto ma per me è fondamentale per chi ama il calcio.
Io ho amato il calcio coi baggio a brescia, i signori a bologna, ecc ecc.
 

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Rummenigge al CorSport:"Superlega? Totalmente contrario. Non a caso l’idea è venuta a tre club con enormi problemi di liquidità. Puntavano a ottenere ricavi importanti in tempi rapidi. Ora la proposta della Superlega è passata da 20 a 80 squadre, ma il calcio non reggerebbe uno stravolgimento così radicale. Quello che invece bisogna cambiare, e in fretta, è il Fair Play Finanziario, dovrà essere più rigido. I club sono costantemente sotto la pressione dei tifosi e dei media che impongono di spendere e spendere. Ma il calcio è l’unica industria che produce solo perdite… (fa una pausa). Leggendo cosa aveva combinato la Juve non ci potevo credere, mai sentita una cosa simile in vita mia. La Juve è una società importantissima, di riferimento per il calcio italiano e europeo, si è fatta un clamoroso autogol, sono comunque sicuro che sarà in grado di ricostruirsi. Nei tempi giusti».

"Il caso Barça? Mi credi se ti dico che ho riso leggendo questa notizia. La cosa però non mi stupisce: ogni volta che giocavamo in Spagna avvertivo una strana sensazione».

"Mi piace il Napoli, e mi piace Osimhen, anche l’allenatore mi piace parecchio. Lo incontrai il giorno del matrimonio di mia figlia. Festa al castello di Giffoni, Spalletti aveva casa da quelle parti e casualmente ci trovammo. Bevemmo un espresso e parlammo di calcio, naturalmente. Nel Napoli si nota la sua mano, non si può dire che abbia giocatori famosi, di nome, e questo dà ancora più valore al suo lavoro"

"Gli stadi? Fino a quando gli stadi saranno di proprietà dei comuni le cose non potranno cambiare. In Germania eravamo messi come voi, il Mondiale 2006 ci permise di superare questo ostacolo e abbiamo costruito impianti bellissimi per le famiglie. L’organizzazione degli Europei 2032 potrebbe servire all’Italia per seguire il nostro esempio, io spero che vi vengano assegnati"
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KILPIN_91

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Rummenigge al CorSport:"Superlega? Totalmente contrario. Non a caso l’idea è venuta a tre club con enormi problemi di liquidità. Puntavano a ottenere ricavi importanti in tempi rapidi. Ora la proposta della Superlega è passata da 20 a 80 squadre, ma il calcio non reggerebbe uno stravolgimento così radicale. Quello che invece bisogna cambiare, e in fretta, è il Fair Play Finanziario, dovrà essere più rigido. I club sono costantemente sotto la pressione dei tifosi e dei media che impongono di spendere e spendere. Ma il calcio è l’unica industria che produce solo perdite… (fa una pausa). Leggendo cosa aveva combinato la Juve non ci potevo credere, mai sentita una cosa simile in vita mia. La Juve è una società importantissima, di riferimento per il calcio italiano e europeo, si è fatta un clamoroso autogol, sono comunque sicuro che sarà in grado di ricostruirsi. Nei tempi giusti».

"Il caso Barça? Mi credi se ti dico che ho riso leggendo questa notizia. La cosa però non mi stupisce: ogni volta che giocavamo in Spagna avvertivo una strana sensazione».

"Mi piace il Napoli, e mi piace Osimhen, anche l’allenatore mi piace parecchio. Lo incontrai il giorno del matrimonio di mia figlia. Festa al castello di Giffoni, Spalletti aveva casa da quelle parti e casualmente ci trovammo. Bevemmo un espresso e parlammo di calcio, naturalmente. Nel Napoli si nota la sua mano, non si può dire che abbia giocatori famosi, di nome, e questo dà ancora più valore al suo lavoro"

"Gli stadi? Fino a quando gli stadi saranno di proprietà dei comuni le cose non potranno cambiare. In Germania eravamo messi come voi, il Mondiale 2006 ci permise di superare questo ostacolo e abbiamo costruito impianti bellissimi per le famiglie. L’organizzazione degli Europei 2032 potrebbe servire all’Italia per seguire il nostro esempio, io spero che vi vengano assegnati"
bravo,distruggili
 
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