Reijnders: i numeri. Regia, assist e gol.

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Tuttosport in edicola: il Milan di Stefano Pioli deve ricostruire il centrocampo dopo la partenza di Sandro Tonali per la Premier League, il rientro di Brahim Diaz al Real Madrid per fine prestito e con Ismael Bennacer che potrebbe tornare soltanto a gennaio dopo il grave infortunio subito a maggio. Per questa rifondazione in mediana il club rossonero ha individuato il primo obiettivo in Tijjani Reijnders. Classe 1998, l’olandese dell’Az Alkmaar rappresenta sulla carta il sostituto ideale proprio di Tonali. Tecnicamente parliamo infatti di un centrocampista box-to-box, in grado cioè di agire da area ad area collaborando tanto nella fase di primo possesso quanto in quelle di sviluppo e rifinitura. Guardando ai dati vediamo come Reijnders risulti essere uno dei primi dieci giocatori dell’Eredivisie (il massimo campionato olandese) per numero totale di passaggi effettuati (1.908). L’elevata percentuale di riuscita di questi passaggi (88.8%) e la media di passaggi progressivi prodotti per 90 minuti (7.60) rendono bene conto di come Reijnders sia un elemento spendibile in costruzione.

Proprio in queste situazioni all’olandese sarà chiesto di rimpiazzare il nuovo giocatore del Newcastle. L’anno scorso infatti Tonali aveva assunto responsabilità tattiche ancora più grandi nella prima fase di possesso rossonera. Molte volte lo abbiamo visto scendere fra i centrali o allargarsi a sinistra per liberare linee dirette di passaggio verso gli attaccanti e per andare a impostare in zone dove teoricamente era meno pressato. Da questo punto di vista il contributo di Tonali non è stato sempre impeccabile. Non a caso i suoi numeri relativi ai passaggi progressivi (5.28 per 90 minuti) sono inferiori a quelli dell’olandese.
Anche i dati relativi gli expected threat (che misurano il contributo che un giocatore fornisce alla sua squadra in termini di avvicinamento alla porta avversaria e, quindi, di pericolosità) prodotti da Reijnders (4.83 xT) sono migliori rispetto a quelli del nazionale azzurro (2.46 xT). La percentuale di passaggi riusciti sul lungo (vale a dire oltre i 24.6 metri) del giocatore dell’Az è stata del 68.1% la scorsa stagione, a fronte del 50% di Tonali. A questi dati vanno aggiunti i 25 uno-due aperti dall’olandese, a riprova delle sue qualità associative. Considerando anche i 4 gol realizzati e i 7 assist prodotti (esattamente gli stessi di Tonali nell’ultima Serie A) vediamo come ci troviamo davanti a un giocatore in grado di essere efficace anche negli ultimi trenta metri di campo. Come si può notare dunque, il nuovo centrocampista del Milan è un prospetto idealmente in grado di non far rimpiangere Tonali. Quello che andrà verificato sarà ovviamente l’adattamento di Reijnders a un contesto nuovo a livello di campionato e di compagni di squadra e a-- un calcio come quello di Pioli, che ha spesso richiesto ai neoarrivati lunghe fasi di apprendistato.

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Proprio in queste situazioni all’olandese sarà chiesto di rimpiazzare il nuovo giocatore del Newcastle. L’anno scorso infatti Tonali aveva assunto responsabilità tattiche ancora più grandi nella prima fase di possesso rossonera. Molte volte lo abbiamo visto scendere fra i centrali o allargarsi a sinistra per liberare linee dirette di passaggio verso gli attaccanti e per andare a impostare in zone dove teoricamente era meno pressato. Da questo punto di vista il contributo di Tonali non è stato sempre impeccabile. Non a caso i suoi numeri relativi ai passaggi progressivi (5.28 per 90 minuti) sono inferiori a quelli dell’olandese.
Anche i dati relativi gli expected threat (che misurano il contributo che un giocatore fornisce alla sua squadra in termini di avvicinamento alla porta avversaria e, quindi, di pericolosità) prodotti da Reijnders (4.83 xT) sono migliori rispetto a quelli del nazionale azzurro (2.46 xT). La percentuale di passaggi riusciti sul lungo (vale a dire oltre i 24.6 metri) del giocatore dell’Az è stata del 68.1% la scorsa stagione, a fronte del 50% di Tonali. A questi dati vanno aggiunti i 25 uno-due aperti dall’olandese, a riprova delle sue qualità associative. Considerando anche i 4 gol realizzati e i 7 assist prodotti (esattamente gli stessi di Tonali nell’ultima Serie A) vediamo come ci troviamo davanti a un giocatore in grado di essere efficace anche negli ultimi trenta metri di campo. Come si può notare dunque, il nuovo centrocampista del Milan è un prospetto idealmente in grado di non far rimpiangere Tonali. Quello che andrà verificato sarà ovviamente l’adattamento di Reijnders a un contesto nuovo a livello di campionato e di compagni di squadra e a-- un calcio come quello di Pioli, che ha spesso richiesto ai neoarrivati lunghe fasi di apprendistato.

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Proprio in queste situazioni all’olandese sarà chiesto di rimpiazzare il nuovo giocatore del Newcastle. L’anno scorso infatti Tonali aveva assunto responsabilità tattiche ancora più grandi nella prima fase di possesso rossonera. Molte volte lo abbiamo visto scendere fra i centrali o allargarsi a sinistra per liberare linee dirette di passaggio verso gli attaccanti e per andare a impostare in zone dove teoricamente era meno pressato. Da questo punto di vista il contributo di Tonali non è stato sempre impeccabile. Non a caso i suoi numeri relativi ai passaggi progressivi (5.28 per 90 minuti) sono inferiori a quelli dell’olandese.
Anche i dati relativi gli expected threat (che misurano il contributo che un giocatore fornisce alla sua squadra in termini di avvicinamento alla porta avversaria e, quindi, di pericolosità) prodotti da Reijnders (4.83 xT) sono migliori rispetto a quelli del nazionale azzurro (2.46 xT). La percentuale di passaggi riusciti sul lungo (vale a dire oltre i 24.6 metri) del giocatore dell’Az è stata del 68.1% la scorsa stagione, a fronte del 50% di Tonali. A questi dati vanno aggiunti i 25 uno-due aperti dall’olandese, a riprova delle sue qualità associative. Considerando anche i 4 gol realizzati e i 7 assist prodotti (esattamente gli stessi di Tonali nell’ultima Serie A) vediamo come ci troviamo davanti a un giocatore in grado di essere efficace anche negli ultimi trenta metri di campo. Come si può notare dunque, il nuovo centrocampista del Milan è un prospetto idealmente in grado di non far rimpiangere Tonali. Quello che andrà verificato sarà ovviamente l’adattamento di Reijnders a un contesto nuovo a livello di campionato e di compagni di squadra e a-- un calcio come quello di Pioli, che ha spesso richiesto ai neoarrivati lunghe fasi di apprendistato.

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Proprio in queste situazioni all’olandese sarà chiesto di rimpiazzare il nuovo giocatore del Newcastle. L’anno scorso infatti Tonali aveva assunto responsabilità tattiche ancora più grandi nella prima fase di possesso rossonera. Molte volte lo abbiamo visto scendere fra i centrali o allargarsi a sinistra per liberare linee dirette di passaggio verso gli attaccanti e per andare a impostare in zone dove teoricamente era meno pressato. Da questo punto di vista il contributo di Tonali non è stato sempre impeccabile. Non a caso i suoi numeri relativi ai passaggi progressivi (5.28 per 90 minuti) sono inferiori a quelli dell’olandese.
Anche i dati relativi gli expected threat (che misurano il contributo che un giocatore fornisce alla sua squadra in termini di avvicinamento alla porta avversaria e, quindi, di pericolosità) prodotti da Reijnders (4.83 xT) sono migliori rispetto a quelli del nazionale azzurro (2.46 xT). La percentuale di passaggi riusciti sul lungo (vale a dire oltre i 24.6 metri) del giocatore dell’Az è stata del 68.1% la scorsa stagione, a fronte del 50% di Tonali. A questi dati vanno aggiunti i 25 uno-due aperti dall’olandese, a riprova delle sue qualità associative. Considerando anche i 4 gol realizzati e i 7 assist prodotti (esattamente gli stessi di Tonali nell’ultima Serie A) vediamo come ci troviamo davanti a un giocatore in grado di essere efficace anche negli ultimi trenta metri di campo. Come si può notare dunque, il nuovo centrocampista del Milan è un prospetto idealmente in grado di non far rimpiangere Tonali. Quello che andrà verificato sarà ovviamente l’adattamento di Reijnders a un contesto nuovo a livello di campionato e di compagni di squadra e a-- un calcio come quello di Pioli, che ha spesso richiesto ai neoarrivati lunghe fasi di apprendistato.

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sa battere bene i calci piazzati?
 

numero 3

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Cmq vorrei sapere se questi algoritmi tengono conto della differenza fra i campionati.
Negli sport americani i college e università hanno le stesse regole e stessi parametri.
Siamo sicuri che confrontare le statistiche del campionato italiano e del campionato olandese siano valide?

Se io a 50 anni vado a giocare nel campionato di Vanatu penso di avere statistiche migliori rispetto a un qualsiasi campionato europeo noh?
 

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