Reijnders fa dimenticare Tonali. Ora l'Olanda.

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Contento che ha confermato l'ottimo rendimento che ha avuto nella passata stagione. Il maggiore dubbio era appunto il passaggio dall'AZ al Milan, ma si sta confermando. Comunque AZ ottima scuola dove andare a pescare (tra i primi a utilizzare i famosi algoritmi tra l'altro)
 

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CorSport: Un Reijnders così, per dirla come Pioli, alza di molto il livello. E lo farà sempre di più, se queste sono le premesse. Fase di ambientamento, questasconosciuta.L’olandesesi è trovato alla grande nell’universo rossonero. Oneri e onori, nell’accomodarsi in un reparto che aveva bisogno di garanzie immediate. Il Milan non ha mai mollato un attimo l’idea di farne un giocatore cruciale per il proprio centrocampo, e Reijnders sta rispondendo presente. Succede nella zona orfana di Tonali, il grande sacrificio di questo mercato preso in mano da Moncada e Furlani. Ecco perché la vera ricostruzione è partita da lì, complice pure la lunga assenza di Bennacer per infortunio. Una rivoluzione a colpi di acquisti che hanno portato gente in grado di rubare l’occhio anche in Europa. Come Reijnders, che nel Milan ha avuto un impatto notevole. BIS. Adesso arriva l’esame dell’Olimpico. Un banco di prova impegnativo, a proposito di livello, in cui il Milan cerca un tris di vittorie iniziali. Sognando anche la vetta solitaria della classifica. Venerdì a Roma troverà pane per i propri denti, Reijnders. Lui sa cosa significa dettare legge nella Capitale: lo ha fatto non più tardi dello scorso marzo, Conference League e Lazio come avversario di lusso nell’andata degli ottavi. Nessun timore, solo automatismi. Gli stessi che Reijnders ha portato in questo Milan. E l’altra volta all’Olimpico, in campo con la maglia dell’Az, veniva edificato il passaggio del turno vincendo 2-1. Il centrocampista è uno dei quattro milanisti - Tomori, Krunic e Maignan gli altri - ad aver consumato per intero i primi 180 minuti di questo campionato. Convocato senza mai esordire dall’Olanda per la fase finale dell’ultima Nations League, ora Reijnders è tra i pre-selezionati del ct Koeman aspettando le sfide di settembre con Irlanda e Grecia. Le partite di qualificazione al prossimo Europeo possono segnare i primi passaggi del centrocampista con la nazionale maggiore. Un cammino parallelo a quello già convincente con il Milan. Questo, proprio perché il centrocampo milanista ha decisamente cambiato marcia. Novità assortite ma pure quel Krunic in regia, giocatore che Pioli ha più volte tolto dal mercato nonostante le tentazioni turche. Reijnders ha convinto nelle amichevoli estive così come, soprattutto, in un avvio di campionato da 7 in pagella. Il primo assist della stagione rossonera è stato il suo, un pallone mandato sulla testa di Giroud a Bologna. Quindi un’altra serata da padrone del centrocampo, contro il Torino. Il miglior modo di prendersi il Milan, laddove il cambio di sistema che ha brevettato Pioli passa soprattutto dagli spunti di Reijnders.
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CorSport: Un Reijnders così, per dirla come Pioli, alza di molto il livello. E lo farà sempre di più, se queste sono le premesse. Fase di ambientamento, questasconosciuta.L’olandesesi è trovato alla grande nell’universo rossonero. Oneri e onori, nell’accomodarsi in un reparto che aveva bisogno di garanzie immediate. Il Milan non ha mai mollato un attimo l’idea di farne un giocatore cruciale per il proprio centrocampo, e Reijnders sta rispondendo presente. Succede nella zona orfana di Tonali, il grande sacrificio di questo mercato preso in mano da Moncada e Furlani. Ecco perché la vera ricostruzione è partita da lì, complice pure la lunga assenza di Bennacer per infortunio. Una rivoluzione a colpi di acquisti che hanno portato gente in grado di rubare l’occhio anche in Europa. Come Reijnders, che nel Milan ha avuto un impatto notevole. BIS. Adesso arriva l’esame dell’Olimpico. Un banco di prova impegnativo, a proposito di livello, in cui il Milan cerca un tris di vittorie iniziali. Sognando anche la vetta solitaria della classifica. Venerdì a Roma troverà pane per i propri denti, Reijnders. Lui sa cosa significa dettare legge nella Capitale: lo ha fatto non più tardi dello scorso marzo, Conference League e Lazio come avversario di lusso nell’andata degli ottavi. Nessun timore, solo automatismi. Gli stessi che Reijnders ha portato in questo Milan. E l’altra volta all’Olimpico, in campo con la maglia dell’Az, veniva edificato il passaggio del turno vincendo 2-1. Il centrocampista è uno dei quattro milanisti - Tomori, Krunic e Maignan gli altri - ad aver consumato per intero i primi 180 minuti di questo campionato. Convocato senza mai esordire dall’Olanda per la fase finale dell’ultima Nations League, ora Reijnders è tra i pre-selezionati del ct Koeman aspettando le sfide di settembre con Irlanda e Grecia. Le partite di qualificazione al prossimo Europeo possono segnare i primi passaggi del centrocampista con la nazionale maggiore. Un cammino parallelo a quello già convincente con il Milan. Questo, proprio perché il centrocampo milanista ha decisamente cambiato marcia. Novità assortite ma pure quel Krunic in regia, giocatore che Pioli ha più volte tolto dal mercato nonostante le tentazioni turche. Reijnders ha convinto nelle amichevoli estive così come, soprattutto, in un avvio di campionato da 7 in pagella. Il primo assist della stagione rossonera è stato il suo, un pallone mandato sulla testa di Giroud a Bologna. Quindi un’altra serata da padrone del centrocampo, contro il Torino. Il miglior modo di prendersi il Milan, laddove il cambio di sistema che ha brevettato Pioli passa soprattutto dagli spunti di Reijnders.
Per adesso buono, vediamo che succede. Tonali era importante per altre situazioni.

Per me uno zoccolo italiano serve Tonali era perfetto per questo
 
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