Proprietari più ricchi, in A domina Commisso. La classifica

alexpozzi90

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Più che altro patrimonio non significa soldi, ma soldi + attività + immobili + investimenti + "cose".

Per fare un esempio banale: se hai 500.000 euro in banca e una villa da 10.000.000 € che ti costa 100.000 l'anno di manutenzione, formalmente hai un patrimonio di 10.500.000 €, ma nella realtà hai liquidità per 400.000 €.

Se hai una collezione di macchine d'epoca saranno valutate nel tuo patrimonio, avrai delle spese, ma non ti permetteranno di fare la spesa o di comprare giocatori per la Fiorentina, a meno che tu non le venda.
Sì, lo so, era per semplificare, se lo fanno i giornalisti posso anch'io... :asd:
 

KILPIN_91

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Come riporta Calciomercato.com è Commisso il più ricco proprietario in Serie A con un patrimonio da circa 8 mld di euro. Per quanto riguarda la classifica dei proprietari di calcio in Italia al primo posto ci sono i fratelli Hartono del Como, poi Commisso. Terzo Friedkin (Roma) e quarto la famiglia Saputo (Bologna). In classifica ci sono anche Renzo Rosso (Vicenza), John Elkann (AD di Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann che controlla anche la Juventus) e Antonio Percassi (Atalanta), la famiglia Squinzi (Sassuolo) e Danilo Iervolino (Salernitana).

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Il Gellato ovviamente un barbone
 
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la ricchezza personale dei proprietari non conta niente (anche se è meglio averli ricchi che poveri)), altrimenti il Como vincerebbe la Champions
 
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a dimostrazione che ormai avere il proprietario con i miliardi non cambia molto.
Ci vuole COMPETENZA prima di tutto, cosa che da noi sta mancando in varie figure.
Il proprietario coi miliardi ha sempre contato relativamente: quando Berlusconi ha deciso di chiudere i cordoni della borsa i risultati li abbiamo visti.
Quel che conta è la ricchezza del club. E questa può formarsi anche grazie al proprietario coi miliardi che abbia voglia di metterli: nonostante tutto l’impianto del FPF, i ricconi che hanno voluto mettere soldi nel club il modo di metterli l’hanno trovato. Ovviamente noi non saremo così fortunati da trovare una proprietà così e amen, però bisogna uscire dalla retorica della contrapposizione competenza VS soldi, come se i soldi escludessero automaticamente la prima. Per competere ai massimi livelli nel calcio moderno servono prima di tutto i soldi, poi le competenze. Basta vedere gli albi d’oro della CL e dei campionati nazionali degli ultimi 10-15 anni per vedere che a vincere, 9 volte su 10, sono le squadre più ricche.
 
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