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Appunto. Il corto-circuito è totale e su più livelli. Si dichiara con una certa presunzione di sapere chi o cosa è stato detto 2 millenni fa, giustificando il tutto elevando l'argomento a fatto sacro; dopodiché, però, queste informazioni sacre e universali nel tempo sono state oggettivamente e apertamente "raddrizzate", e sono gli esempi riportati da te, e tanti altri. Ma non erano sacre? E invece basta una discussione tra normalissimi umani per giungere a conclusioni diverse, sostenute dagli stessi sacerdoti del culto.Nel corso dei secoli c’è stata un’evoluzione che ha portato ad ammorbidire certe posizioni. Per esempio, sodomia e adulterio nella tradizione sono considerati parimenti abominevoli, ma attualmente il secondo viene ampiamente accettato.
Stesso discorso si può fare in relazione alle bestemmie, che per alcuni che si dichiarano cattolici è addirittura un diritto, e al divorzio.
Poi sul suicidio c’è stato un ammorbidimento delle posizioni più intransigenti che condannavano alla dannazione certa chiunque si togliesse la vita.
Persino sulle cure compassionevoli e l’accanimento terapeutico c’è stata un’apertura.
È rimasta questa intransigenza sulla sessualità, probabilmente perché in passato l’omosessualità era considerata uno stigma sociale che portava gli omosessuali a “nascondersi” creando così la percezione che fosse una componente della società numericamente trascurabile. Penso che nel giro di qualche anno anche questa intransigenza sarà inevitabilmente messa da parte, come già successo con adulteri, bestemmiatori, divorziati eccetera.
L'accanimento terapeutico nei confronti della posizione di sdegno e proibito nei confronti dei poveri omosessuali è appunto un accanimento, e cadrà anch'esso