Milan: Zirzkee (e co) + Motta. Tesoretto da 40 mln.

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Tuttosport in edicola: che il Milan debba prendere un nuovo centravanti vero nel corso della sessione estiva di calciomercato è ormai assodato da tempo. Il tentativo estivo per Mehdi Taremi del Porto, oggi vicinissimo all’Inter a parametro zero, ne è la dimostrazione così come gli interessamenti per Jonathan David del Lille degli anni passati o quelli di inizio inverno per Guirassy dello Stoccarda o Adams del Montpellier. Ma il grande obiettivo milanista rimane Joshua Zirkzee del Bologna. L’attaccante olandese, sotto la guida di Thiago Motta (che è uno dei nomi caldi per il post Pioli), sta vivendo una fase di maturazione molto importante, anche se sottoporta deve ancora crescere nonostante i 7 gol nelle prime 19 partite di questo campionato dicano che il trend è in miglioramento. La valutazione del numero 9 del Bologna è di 40 milioni, ovvero l’ammontare della clausola a favore del Bayern Monaco che, tuttavia, non sembra essere interessato al riportare in Baviera il gioiellino olandese. Il prezzo, per gli altri club, potrebbe essere anche più alto con il Bayern che, nella stesura del contratto di Joshua (che guadagna poco meno di un milione) si è riservato una percentuale sulla plusvalenza nella cessione. Quindi sul guadagno della vendita. La cifra si aggira sul 50%, che andrebbe al club tedesco. In tutto questo archibugio di clausole, il Milan osserva e attende prima di prendere una decisione finale sullo sferrare o meno l’offensiva. Una spinta ulteriore ai rossoneri può arrivare dai riscatti dei giocatori in prestito. Qualora l’Atalanta dovesse attivare il diritto d’acquisto per Charles De Ketelaere, dovrebbe versare nelle casse rossonere 23 milioni ai quali si potrebbero aggiungere i 12 che il Bologna – occhio – potrebbe sborsare per il cartellino di Alexis Saelemaekers. Soldi che, in teoria, potrebbero essere stornati dalla parte cash che gli emiliani vorranno per il cartellino di Zirkzee, che di certo non direbbe di “no” davanti alla possibilità di passare in una big che gioca la Champions League (e magari per poter lavorare ancora con Thiago Motta). Ai 35 milioni potenziali che potrebbero arrivare da questi due riscatti pesanti, si andranno ad aggiungere i 3 milioni arrivati dal Genoa per l’acquisto a titolo definitivo di Junior Messias e i quasi 5 della cessione in prestito con obbligo di riscatto di Rade Krunic al Fenerbahçe. Insomma, si arriva a quei 40 milioni che sicuramente farebbero traballare e non di poco il Bologna. Certo, il processo evolutivo di Zirkzee non è sotto la lente d’ingrandimento soltanto del Milan e non da escludere che altri club europei possano bussare alla porta degli emiliani. Ma i rossoneri puntano ad autofinanziarsi l’acquisto di Zirkzee con i riscatti.

Secondo la GDS, i nomi per l'attacco del Milan sono sempre i soliti: Zirzkee, David e Sesko


Sempre Tuttosport: tanti papabili per l'attacco del Milan, ma Giroud non molla. I nomi dei papabili successori da cercare sul mercato sono tanti, ma l’attuale regnante non mostra alcuna volontà di abdicare. A 37 anni Olivier Giroud riesce ancora a offrire un rendimento talmente positivo da far parlare della ricerca di un vice-centravanti, non di un nuovo titolare. Questa potrebbe addirittura diventare la migliore stagione dell’attaccante francese da quando è arrivato al Milan. Il bomber di Grenoble ha già messo a segno 10 gol in campionato. Ne ha realizzati 13 nella scorsa Serie A e 11 nel torneo concluso con lo scudetto. Un bilancio accompagnato da sei assist (e da una parata decisiva quando ha sostituito Maignan espulso col Genoa a Marassi). Non ne confezionava così tanti dalla Premier League 2015-16 con l’Arsenal. In Europa è fermo a un gol in Champions League, nella scorsa edizione erano stati 5. Ora Giroud potrà aggiornare il dato in Europa League. Il numero 9 è indispensabile al Milan. Ha avuto un piccolo calo nella parte centrale dell’andata quando ha totalizzato 4 reti in altrettanti mesi, ma è stato infallibile nelle prime giornate e nelle ultime due, lasciando la firma con Empoli e Roma. L’influenza positiva del francese va al di là dell’aspetto strettamente contabile sotto porta. Gli effetti benefici sono legati anche alla sua leadership carimsatica contraddistinta da un costante buon umore. Elementi utili a trascinare il gruppo che ha perso tanti calciatori protagonisti dello scudetto di due anni fa, ceduti o non riscattati nelle ultime due sessioni come conseguenza del cambio di dirigenza. Dei giocatori ingaggiati sotto la gestione di Maldini sono rimaste solo le colonne (Maignan, Tomori, Hernandez, Bennacer, Leao e appunto Giroud) e pochi altri. Il centravanti transalpino va in scadenza di contratto al termine di questa stagione. Continuando su questi livelli non mancherà una proposta di rinnovo. In quel caso Giroud giocherebbe nel Milan quasi fino al compimento del 39° anno di età. Un limite toccato recentemente solo da Ibrahimovic. Possono entrare in gioco altri fattori, come eventuali proposte da campionati non europei. Ad esempio, potrebbe muoversi la Major League Soccer americana. A quel punto sarebbe una scelta di vita, non solo calcistica. I discorsi contrattuali con il Milan si intensificheranno nelle prossime settimane. Adesso Giroud pensa solo a migliorare il suo bilancio, a partire dall’inseguimento a un gol a Udine, uno dei pochi campi dove non ha ancora segnato.

Corriere dello Sport: il Milan ha due sogno per l'estate. Zirkzee e David. Il primo ha una clausola da 40 mln. Il Milan può giocarsi la carta Saele per abbassare il prezzo. Mentre David è in scadenza nel 2025. Sarebbe una buona opportunità di mercato.
 
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Magari, questo è un grande prospetto.
Deve essere bello lavorare cosi per Pioli, ogni giorno esce un articolo sul suo sostituto 😅
 

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Sempre Tuttosport: tanti papabili per l'attacco del Milan, ma Giroud non molla. I nomi dei papabili successori da cercare sul mercato sono tanti, ma l’attuale regnante non mostra alcuna volontà di abdicare. A 37 anni Olivier Giroud riesce ancora a offrire un rendimento talmente positivo da far parlare della ricerca di un vice-centravanti, non di un nuovo titolare. Questa potrebbe addirittura diventare la migliore stagione dell’attaccante francese da quando è arrivato al Milan. Il bomber di Grenoble ha già messo a segno 10 gol in campionato. Ne ha realizzati 13 nella scorsa Serie A e 11 nel torneo concluso con lo scudetto. Un bilancio accompagnato da sei assist (e da una parata decisiva quando ha sostituito Maignan espulso col Genoa a Marassi). Non ne confezionava così tanti dalla Premier League 2015-16 con l’Arsenal. In Europa è fermo a un gol in Champions League, nella scorsa edizione erano stati 5. Ora Giroud potrà aggiornare il dato in Europa League. Il numero 9 è indispensabile al Milan. Ha avuto un piccolo calo nella parte centrale dell’andata quando ha totalizzato 4 reti in altrettanti mesi, ma è stato infallibile nelle prime giornate e nelle ultime due, lasciando la firma con Empoli e Roma. L’influenza positiva del francese va al di là dell’aspetto strettamente contabile sotto porta. Gli effetti benefici sono legati anche alla sua leadership carimsatica contraddistinta da un costante buon umore. Elementi utili a trascinare il gruppo che ha perso tanti calciatori protagonisti dello scudetto di due anni fa, ceduti o non riscattati nelle ultime due sessioni come conseguenza del cambio di dirigenza. Dei giocatori ingaggiati sotto la gestione di Maldini sono rimaste solo le colonne (Maignan, Tomori, Hernandez, Bennacer, Leao e appunto Giroud) e pochi altri. Il centravanti transalpino va in scadenza di contratto al termine di questa stagione. Continuando su questi livelli non mancherà una proposta di rinnovo. In quel caso Giroud giocherebbe nel Milan quasi fino al compimento del 39° anno di età. Un limite toccato recentemente solo da Ibrahimovic. Possono entrare in gioco altri fattori, come eventuali proposte da campionati non europei. Ad esempio, potrebbe muoversi la Major League Soccer americana. A quel punto sarebbe una scelta di vita, non solo calcistica. I discorsi contrattuali con il Milan si intensificheranno nelle prossime settimane. Adesso Giroud pensa solo a migliorare il suo bilancio, a partire dall’inseguimento a un gol a Udine, uno dei pochi campi dove non ha ancora segnato.
 

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Secondo la GDS, i nomi per l'attacco del Milan sono sempre i soliti: Zirzkee, David e Sesko


Sempre Tuttosport: tanti papabili per l'attacco del Milan, ma Giroud non molla. I nomi dei papabili successori da cercare sul mercato sono tanti, ma l’attuale regnante non mostra alcuna volontà di abdicare. A 37 anni Olivier Giroud riesce ancora a offrire un rendimento talmente positivo da far parlare della ricerca di un vice-centravanti, non di un nuovo titolare. Questa potrebbe addirittura diventare la migliore stagione dell’attaccante francese da quando è arrivato al Milan. Il bomber di Grenoble ha già messo a segno 10 gol in campionato. Ne ha realizzati 13 nella scorsa Serie A e 11 nel torneo concluso con lo scudetto. Un bilancio accompagnato da sei assist (e da una parata decisiva quando ha sostituito Maignan espulso col Genoa a Marassi). Non ne confezionava così tanti dalla Premier League 2015-16 con l’Arsenal. In Europa è fermo a un gol in Champions League, nella scorsa edizione erano stati 5. Ora Giroud potrà aggiornare il dato in Europa League. Il numero 9 è indispensabile al Milan. Ha avuto un piccolo calo nella parte centrale dell’andata quando ha totalizzato 4 reti in altrettanti mesi, ma è stato infallibile nelle prime giornate e nelle ultime due, lasciando la firma con Empoli e Roma. L’influenza positiva del francese va al di là dell’aspetto strettamente contabile sotto porta. Gli effetti benefici sono legati anche alla sua leadership carimsatica contraddistinta da un costante buon umore. Elementi utili a trascinare il gruppo che ha perso tanti calciatori protagonisti dello scudetto di due anni fa, ceduti o non riscattati nelle ultime due sessioni come conseguenza del cambio di dirigenza. Dei giocatori ingaggiati sotto la gestione di Maldini sono rimaste solo le colonne (Maignan, Tomori, Hernandez, Bennacer, Leao e appunto Giroud) e pochi altri. Il centravanti transalpino va in scadenza di contratto al termine di questa stagione. Continuando su questi livelli non mancherà una proposta di rinnovo. In quel caso Giroud giocherebbe nel Milan quasi fino al compimento del 39° anno di età. Un limite toccato recentemente solo da Ibrahimovic. Possono entrare in gioco altri fattori, come eventuali proposte da campionati non europei. Ad esempio, potrebbe muoversi la Major League Soccer americana. A quel punto sarebbe una scelta di vita, non solo calcistica. I discorsi contrattuali con il Milan si intensificheranno nelle prossime settimane. Adesso Giroud pensa solo a migliorare il suo bilancio, a partire dall’inseguimento a un gol a Udine, uno dei pochi campi dove non ha ancora segnato.

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