Milan con Leao e Pioli garante. Occhio al Bologna..

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Come riportato dalla GDS in edicola, dopo Osihmen, Vlahovic e Lautaro, il Milan chiama Leao. Dovrà essere il portoghese a guidare il Milan a Bologna. Un Leao dal valore di 100 mln di euro e col numero 10 sulla schiena. Pioli stasera gli chiederà di mandare un messaggio all'Italia e rispondere alle altre stelle della Serie A. Tutti hanno iniziato forte. Ma il test è tutt'altro che semplice. L'anno scorso il Bologna ha avuto la miglior difesa casalinga della A. A Milanello nessuno si fida. Si guarda all'esordio con curiosità ma anche preoccupazione. Sarà un Milan diverso da quello dello scorso anno. Leao attaccherà largo. Dovrà lavorare più senza palla in modo da permettere al Milan di giocare anche sulla destra dove stasera ci sarà Pulisic. Il secondo salto di qualità che Pioli chiede a Leao è quello davanti alla porta. Dovrà segnare di più.

CorSera: il Diavolo ha cambiato molto o ha cambiato troppo? La prima (parziale) risposta a uno dei principali quesiti dell’estate pallonara arriverà finalmente stasera, in una Bo- logna bollente, dove il termo- metro all’ora del calcio d’inizio segnerà più di 30 gradi. Un vero e proprio crash test quello che attende il Milan, rivoluzionato da una campagna acquisti show da oltre 100 milioni di euro. La dolorosa cessione di Tonali ha finanziato il restyling, sono arrivati otto giocatori ai quali si aggiungerà a brevissimo il nono, Marco Pellegrino, 21 anni, difensore centrale argentino del Platense, pagato 3 milioni più bonus e percentuale su futura rivendita. A convincere il club a rinforzare il reparto arretrato sono stati di certo anche i troppi gol subiti durante le amichevoli estive. La concorrenza alzerà il livello. Ma Tomori e Kalulu devono tornare ai livelli della stagione dello scudetto, altrimenti è dura. Serve una partenza convincente, soprattutto nel risultato. Stasera il Bologna, sabato il Torino, poi Roma e Inter: l’avvio non è dei più semplici. C’è poi una pressione aggiuntiva: Napoli, Inter e Juve al debutto non hanno fallito. Ecco perché Pioli al Dall’Ara punterà sulla continuità, promuovendo il 4-3-3 sempre schierato in estate: a centrocampo i nuovi Loftus-Cheek e Reijnders, in attacco il tridente composto da Pulisic e Leao ai lati di Giroud. Grande attesa per Chuckwueze, l’acquisto più caro, da 20 milioni più 8 di bonus: parte dalla panchina. L’unico italiano sarà capitan Calabria, ma per Pioli «parlare di italiani e stranieri nel 2023 è bizzarro».
In Emilia, nell’aprile scorso, un Milan con la testa ai quarti di Champions col Napoli non riuscì ad andare al di là di un deludente 0-0: un pareggio triste, con qualche errore arbitrale di troppo, ma soprattutto con un Bologna che mostrò un’organizzazione difensiva notevole. L’estate però non è stata serenissima: sono partiti Arnautovic e Schouten, la squadra è ancora un cantiere e Thiago Motta chiede rinforzi a gran voce.
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Come riportato dalla GDS in edicola, dopo Osihmen, Vlahovic e Lautaro, il Milan chiama Leao. Dovrà essere il portoghese a guidare il Milan a Bologna. Un Leao dal valore di 100 mln di euro e col numero 10 sulla schiena. Pioli stasera gli chiederà di mandare un messaggio all'Italia e rispondere alle altre stelle della Serie A. Tutti hanno iniziato forte. Ma il test è tutt'altro che semplice. L'anno scorso il Bologna ha avuto la miglior difesa casalinga della A. A Milanello nessuno si fida. Si guarda all'esordio con curiosità ma anche preoccupazione. Sarà un Milan diverso da quello dello scorso anno. Leao attaccherà largo. Dovrà lavorare più senza palla in modo da permettere al Milan di giocare anche sulla destra dove stasera ci sarà Pulisic. Il secondo salto di qualità che Pioli chiede a Leao è quello davanti alla porta. Dovrà segnare di più.

CorSera: il Diavolo ha cambiato molto o ha cambiato troppo? La prima (parziale) risposta a uno dei principali quesiti dell’estate pallonara arriverà finalmente stasera, in una Bo- logna bollente, dove il termo- metro all’ora del calcio d’inizio segnerà più di 30 gradi. Un vero e proprio crash test quello che attende il Milan, rivoluzionato da una campagna acquisti show da oltre 100 milioni di euro. La dolorosa cessione di Tonali ha finanziato il restyling, sono arrivati otto giocatori ai quali si aggiungerà a brevissimo il nono, Marco Pellegrino, 21 anni, difensore centrale argentino del Platense, pagato 3 milioni più bonus e percentuale su futura rivendita. A convincere il club a rinforzare il reparto arretrato sono stati di certo anche i troppi gol subiti durante le amichevoli estive. La concorrenza alzerà il livello. Ma Tomori e Kalulu devono tornare ai livelli della stagione dello scudetto, altrimenti è dura. Serve una partenza convincente, soprattutto nel risultato. Stasera il Bologna, sabato il Torino, poi Roma e Inter: l’avvio non è dei più semplici. C’è poi una pressione aggiuntiva: Napoli, Inter e Juve al debutto non hanno fallito. Ecco perché Pioli al Dall’Ara punterà sulla continuità, promuovendo il 4-3-3 sempre schierato in estate: a centrocampo i nuovi Loftus-Cheek e Reijnders, in attacco il tridente composto da Pulisic e Leao ai lati di Giroud. Grande attesa per Chuckwueze, l’acquisto più caro, da 20 milioni più 8 di bonus: parte dalla panchina. L’unico italiano sarà capitan Calabria, ma per Pioli «parlare di italiani e stranieri nel 2023 è bizzarro».
In Emilia, nell’aprile scorso, un Milan con la testa ai quarti di Champions col Napoli non riuscì ad andare al di là di un deludente 0-0: un pareggio triste, con qualche errore arbitrale di troppo, ma soprattutto con un Bologna che mostrò un’organizzazione difensiva notevole. L’estate però non è stata serenissima: sono partiti Arnautovic e Schouten, la squadra è ancora un cantiere e Thiago Motta chiede rinforzi a gran voce.

Pioli nuovo garante?
Si, degli insuccessi del fake Milan.
 

gabri65

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Come riportato dalla GDS in edicola, dopo Osihmen, Vlahovic e Lautaro, il Milan chiama Leao. Dovrà essere il portoghese a guidare il Milan a Bologna. Un Leao dal valore di 100 mln di euro e col numero 10 sulla schiena. Pioli stasera gli chiederà di mandare un messaggio all'Italia e rispondere alle altre stelle della Serie A. Tutti hanno iniziato forte. Ma il test è tutt'altro che semplice. L'anno scorso il Bologna ha avuto la miglior difesa casalinga della A. A Milanello nessuno si fida. Si guarda all'esordio con curiosità ma anche preoccupazione. Sarà un Milan diverso da quello dello scorso anno. Leao attaccherà largo. Dovrà lavorare più senza palla in modo da permettere al Milan di giocare anche sulla destra dove stasera ci sarà Pulisic. Il secondo salto di qualità che Pioli chiede a Leao è quello davanti alla porta. Dovrà segnare di più.

CorSera: il Diavolo ha cambiato molto o ha cambiato troppo? La prima (parziale) risposta a uno dei principali quesiti dell’estate pallonara arriverà finalmente stasera, in una Bo- logna bollente, dove il termo- metro all’ora del calcio d’inizio segnerà più di 30 gradi. Un vero e proprio crash test quello che attende il Milan, rivoluzionato da una campagna acquisti show da oltre 100 milioni di euro. La dolorosa cessione di Tonali ha finanziato il restyling, sono arrivati otto giocatori ai quali si aggiungerà a brevissimo il nono, Marco Pellegrino, 21 anni, difensore centrale argentino del Platense, pagato 3 milioni più bonus e percentuale su futura rivendita. A convincere il club a rinforzare il reparto arretrato sono stati di certo anche i troppi gol subiti durante le amichevoli estive. La concorrenza alzerà il livello. Ma Tomori e Kalulu devono tornare ai livelli della stagione dello scudetto, altrimenti è dura. Serve una partenza convincente, soprattutto nel risultato. Stasera il Bologna, sabato il Torino, poi Roma e Inter: l’avvio non è dei più semplici. C’è poi una pressione aggiuntiva: Napoli, Inter e Juve al debutto non hanno fallito. Ecco perché Pioli al Dall’Ara punterà sulla continuità, promuovendo il 4-3-3 sempre schierato in estate: a centrocampo i nuovi Loftus-Cheek e Reijnders, in attacco il tridente composto da Pulisic e Leao ai lati di Giroud. Grande attesa per Chuckwueze, l’acquisto più caro, da 20 milioni più 8 di bonus: parte dalla panchina. L’unico italiano sarà capitan Calabria, ma per Pioli «parlare di italiani e stranieri nel 2023 è bizzarro».
In Emilia, nell’aprile scorso, un Milan con la testa ai quarti di Champions col Napoli non riuscì ad andare al di là di un deludente 0-0: un pareggio triste, con qualche errore arbitrale di troppo, ma soprattutto con un Bologna che mostrò un’organizzazione difensiva notevole. L’estate però non è stata serenissima: sono partiti Arnautovic e Schouten, la squadra è ancora un cantiere e Thiago Motta chiede rinforzi a gran voce.

Pioli garante, mi sentirei più tranquillo a dormire insieme ad un boa constrictor.
 
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Come riportato dalla GDS in edicola, dopo Osihmen, Vlahovic e Lautaro, il Milan chiama Leao. Dovrà essere il portoghese a guidare il Milan a Bologna. Un Leao dal valore di 100 mln di euro e col numero 10 sulla schiena. Pioli stasera gli chiederà di mandare un messaggio all'Italia e rispondere alle altre stelle della Serie A. Tutti hanno iniziato forte. Ma il test è tutt'altro che semplice. L'anno scorso il Bologna ha avuto la miglior difesa casalinga della A. A Milanello nessuno si fida. Si guarda all'esordio con curiosità ma anche preoccupazione. Sarà un Milan diverso da quello dello scorso anno. Leao attaccherà largo. Dovrà lavorare più senza palla in modo da permettere al Milan di giocare anche sulla destra dove stasera ci sarà Pulisic. Il secondo salto di qualità che Pioli chiede a Leao è quello davanti alla porta. Dovrà segnare di più.

CorSera: il Diavolo ha cambiato molto o ha cambiato troppo? La prima (parziale) risposta a uno dei principali quesiti dell’estate pallonara arriverà finalmente stasera, in una Bo- logna bollente, dove il termo- metro all’ora del calcio d’inizio segnerà più di 30 gradi. Un vero e proprio crash test quello che attende il Milan, rivoluzionato da una campagna acquisti show da oltre 100 milioni di euro. La dolorosa cessione di Tonali ha finanziato il restyling, sono arrivati otto giocatori ai quali si aggiungerà a brevissimo il nono, Marco Pellegrino, 21 anni, difensore centrale argentino del Platense, pagato 3 milioni più bonus e percentuale su futura rivendita. A convincere il club a rinforzare il reparto arretrato sono stati di certo anche i troppi gol subiti durante le amichevoli estive. La concorrenza alzerà il livello. Ma Tomori e Kalulu devono tornare ai livelli della stagione dello scudetto, altrimenti è dura. Serve una partenza convincente, soprattutto nel risultato. Stasera il Bologna, sabato il Torino, poi Roma e Inter: l’avvio non è dei più semplici. C’è poi una pressione aggiuntiva: Napoli, Inter e Juve al debutto non hanno fallito. Ecco perché Pioli al Dall’Ara punterà sulla continuità, promuovendo il 4-3-3 sempre schierato in estate: a centrocampo i nuovi Loftus-Cheek e Reijnders, in attacco il tridente composto da Pulisic e Leao ai lati di Giroud. Grande attesa per Chuckwueze, l’acquisto più caro, da 20 milioni più 8 di bonus: parte dalla panchina. L’unico italiano sarà capitan Calabria, ma per Pioli «parlare di italiani e stranieri nel 2023 è bizzarro».
In Emilia, nell’aprile scorso, un Milan con la testa ai quarti di Champions col Napoli non riuscì ad andare al di là di un deludente 0-0: un pareggio triste, con qualche errore arbitrale di troppo, ma soprattutto con un Bologna che mostrò un’organizzazione difensiva notevole. L’estate però non è stata serenissima: sono partiti Arnautovic e Schouten, la squadra è ancora un cantiere e Thiago Motta chiede rinforzi a gran voce.
All'ultimo garante del Milan, non è andata molto bene
 
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La difesa deve prendere meno gol, è vero, ma il centrocampo deve fare più filtro, non è possibile trovarsi sempre con 1 conto 1 nelle ripartenza avversarie, e senza i terzini in chiusura, con praterie per gli avversari. È semplicistico dare la colpa ai singoli, è la fase difensiva che va rivista.
Esatto.
Troppo facile giocare con 3 attaccanti, due mezzali che devono costantemente lanciarsi in area avversaria, Theo che è tutto tranne che uno bravo a difendere e poi... colpa di Krunic unico centrocampista minimamente difensivo e dei due poveri centrali difensivi.
E con questo non intendo dire che i vari krunic, tomori e compagnia sono forti, ma appunto se hai questi qui che non sono dei fenomeni e in più li lasci da soli a difendere, non puoi poi prendertela con loro.
 

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