Milan: colpa di Pioli: si o no. Resta (per ora e con la CL).

bmb

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Come riportato dalla GDS in edicola, Pioli è stato l'uomo più criticato d'Italia nelle ultime 24 ore. I tifosi, su internet, lo hanno fatto a pezzi. Tante le accuse nei confronti del tecnico: Milan lento, difesa a tre la gestione di Leao e i giovani poco usati. Thiaw e Vranckx qualcosa hanno dimostrato mentre sull'insufficiente CDK in panchina poco si può dire. Ma il tecnico ha anche degli alibi: il mercato fallimentare e la pancia piena del gruppo. Le responsabilità vanno divise con club, dirigenti e giocatori. L’addio di Kessie sta pesando. E il tecnico è rimasto senza i gol di Ibra... gli eroi dello scudetto sembrano appagati. Da Tomori a Calabria, da Kalulu allo stesso Tonali, il calo generale è clamo- roso. E in campo, si sa, vanno i giocatori...E Theo e Giroud sono stati spremuti dal Mondiale.

Come riportato sempre dalla GDS, Pioli resterà. Per ora. Il tecnico è obbligato a centrare la zona Champions per proseguire la sua avventura in rossonero.

Anche il CorSera conferma che Pioli non è a rischio: la risposta è no: Stefano Pioli al momento non rischia il posto. La fiducia nei suoi confronti non è venuta meno. E in fondo sembra giusto così: la crisi del Milan è profonda, quattro sconfitte consecutive non si vedevano da sei anni, gennaio-febbraio 2017, governo Montella, ma oggi come oggi una rivoluzione in corso di stagione non avrebbe senso. Non è questione di riconoscenza per lo scudetto, ma di progettualità: le responsabilità di un tale crollo verticale sono diffuse, qui tutti sono responsabili, nessuno escluso, a partire dalla dirigenza e fino ad arrivare ai giocatori. Individuare oggi l’allenatore come capro espiatorio della crisi servirebbe solo a fornire alibi. Poi a giugno si vedrà. Certo che l'idea di lasciare fuori Leao non è stata una grande trovata. Anche se il portoghese non è in buone condizioni, così come Theo e Giroud. E sta pesando la questione rinnovo (se ne parla a parte NDR).

Tuttosport: tra errori e cali il Milan cerca leader. Theo, Giroud Leao e Tonali evaporati. Sta mancando soprattutto la catena di sinistra spesso decisiva.

Corriere dello Sport: il Milan non c'è più. Club sotto processo. Tutti responsabili. Proprietà, dirigenza, tecnico e giocatori, ognuno ha le sue colpe: dalle tensioni interne, al mercato limitato fino alla mancanza di personalità del gruppo. Pioli sembra aver perso il controllo. E senza Ibra manca la guida. Leao escluso da due partite di fila. Il caso è aperto. 19 gol incassati dalla difesa in questo 2023. Ben cinque gol incassati da calcio piazzato nelle ultime sette partite.
Tanto se cambiano Pioli, Tata, Calabria, Gabbia, Kjaer, Krunic, Messias, Origi, Salamella e altri relitti ci sono lo stesso.
 

Albijol

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Come riportato dalla GDS in edicola, Pioli è stato l'uomo più criticato d'Italia nelle ultime 24 ore. I tifosi, su internet, lo hanno fatto a pezzi. Tante le accuse nei confronti del tecnico: Milan lento, difesa a tre la gestione di Leao e i giovani poco usati. Thiaw e Vranckx qualcosa hanno dimostrato mentre sull'insufficiente CDK in panchina poco si può dire. Ma il tecnico ha anche degli alibi: il mercato fallimentare e la pancia piena del gruppo. Le responsabilità vanno divise con club, dirigenti e giocatori. L’addio di Kessie sta pesando. E il tecnico è rimasto senza i gol di Ibra... gli eroi dello scudetto sembrano appagati. Da Tomori a Calabria, da Kalulu allo stesso Tonali, il calo generale è clamo- roso. E in campo, si sa, vanno i giocatori...E Theo e Giroud sono stati spremuti dal Mondiale.

Come riportato sempre dalla GDS, Pioli resterà. Per ora. Il tecnico è obbligato a centrare la zona Champions per proseguire la sua avventura in rossonero.

Anche il CorSera conferma che Pioli non è a rischio: la risposta è no: Stefano Pioli al momento non rischia il posto. La fiducia nei suoi confronti non è venuta meno. E in fondo sembra giusto così: la crisi del Milan è profonda, quattro sconfitte consecutive non si vedevano da sei anni, gennaio-febbraio 2017, governo Montella, ma oggi come oggi una rivoluzione in corso di stagione non avrebbe senso. Non è questione di riconoscenza per lo scudetto, ma di progettualità: le responsabilità di un tale crollo verticale sono diffuse, qui tutti sono responsabili, nessuno escluso, a partire dalla dirigenza e fino ad arrivare ai giocatori. Individuare oggi l’allenatore come capro espiatorio della crisi servirebbe solo a fornire alibi. Poi a giugno si vedrà. Certo che l'idea di lasciare fuori Leao non è stata una grande trovata. Anche se il portoghese non è in buone condizioni, così come Theo e Giroud. E sta pesando la questione rinnovo (se ne parla a parte NDR).

Tuttosport: tra errori e cali il Milan cerca leader. Theo, Giroud Leao e Tonali evaporati. Sta mancando soprattutto la catena di sinistra spesso decisiva.

Corriere dello Sport: il Milan non c'è più. Club sotto processo. Tutti responsabili. Proprietà, dirigenza, tecnico e giocatori, ognuno ha le sue colpe: dalle tensioni interne, al mercato limitato fino alla mancanza di personalità del gruppo. Pioli sembra aver perso il controllo. E senza Ibra manca la guida. Leao escluso da due partite di fila. Il caso è aperto. 19 gol incassati dalla difesa in questo 2023. Ben cinque gol incassati da calcio piazzato nelle ultime sette partite.

Io rimango dell'idea che alla partita con l'atalanta non ci arriva il nostro Guarpioli
 

Djici

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Più che Pioli is on Fire direi che Pioli si e bruciato il cervello.
 

Goro

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Articoli con disamine corrette, rimane spaventoso il dato dei calci piazzati: in pratica agli avversari basta guadagnare qualche fallo al limite dell'area per avere grandi probabilità di segnare. In più con Tatarusanu tirano da qualunque posizione. Combo micidiale per prendere una marea di gol.
 
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