Leao:"Milan, patto d'amore. Voglio la CL. Maldini, Tonali, Ibra..."".

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Le dichiarazioni di Leao alla GDS in edicola e di seguito le dichiarazioni della notte a Sky

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Leao a Sky:"Col Milan un patto d'amore perchè la mia testa aveva già deciso. Non ho pensato tanto. Era una cosa di timing. Prima del contratto volevo andare in finale di CL ma non ci siamo riusciti. E' stato un anno importante per me. Ho fatto vedere quello che dovevo. Non vedo l'ora di giocare col numero 10. Ora voglio la CL".

"Dobbiamo vincere un trofeo. Dobbiamo allenarci e capire quello che vuole il mister per fare una stagione da grande squadra. Da quello che ho visto col Real, abbiamo squadra molto forte. Il sogno dello scudetto l’ho realizzato, ora manca la Champions, il trofeo che tutti i calciatori vogliono vincere. In Italia comunque è difficile vincere perché ci sono tante squadre forti e in 38 partite non puoi mai perdere punti. Le coppe europee, nell'ultimo anno, hanno dimostrato che la A è un campionato forte".

"La 10? Sono orgoglioso di avere il 10 ma sarà ancora più bello giocare con la 10 a San Siro. Mi piaceva tanto, come mi piace il 7… ma il 7 è di Yacine. Non sapevo se Brahim sarebbe andato via e Brahim è un mio amico. Quando ho sentito che doveva tornare a Madrid, ho chiesto il 10 alla società. La 10 come Gullit? Ho visto un paio di suo video, era fortissimo uno contro uno, veloce. Solo che non posso compararmi a un giocatore così, mi manca ancora molto per arrivare a quel livello".

"Il Milan è un club storico, grande. Non è facile mostrare a tutti per che cosa sono qua, ma io di sicuro cerco di aiutare i ragazzi che arrivano. Pulisic è forte nell'’uno contro uno. In generale sono molto forti. Quest’anno dal portiere all’attaccante siamo tutti forti. Sento che l’ambiente è top, possiamo fare una bella stagione".Christian è un giocatore forte, può fare la differenza a destra e a sinistra. Loftus-Cheek ha la forza; è potente, porta palla, è il giocatore che spingerà la squadra da dietro in avanti. In A non c’è un giocatore come lui. Reijnders è bravo sulle palle inattive. Tijjani calcia bene, è forte nel passaggio. Il mediano per noi è importante per palleggiare".

"Mi sento sempre più leader, grazie alla fiducia dei compagni. Io non sono una persona che parla tanto ma sto cercando di farlo di più, di essere una voce, anche se penso che ci siano giocatori più bravi a parlare per la squadra. Quando sono arrivato, alcuni compagni mi hanno preso per mano, ora lo sto facendo io con i nuovi".

"Maldini via? E’ stata una sorpresa. Io sono venuto al Milan anche perché Maldini mi ha chiamato. E’ stato molto importante per me, mi ha aiutato dentro e fuori dal campo, ma la società ha deciso così. Forse ci vedremo in futuro".

"Tonal? Non mi aspettavo l’addio ma il club ha deciso così. Non è stato facile perché Sandro è milanista, ci ha aiutato a vincere lo scudetto. Ha fatto il suo percorso al Milan, ora gli auguro il meglio".

"Ibra? Un compagno ha girato sul gruppo whatsapp della squadra un suo messaggio di forza: dice che tifa per noi ed è uno di noi. Forse ci vedremo presto".

Leao a Dazn:"Sono sereno, ma anche con la consapevolezza di dover fare bene per aiutare la mia squadra ad arrivare a quel livello che non abbiamo raggiunto nell'ultima stagione".

Sul numero 10: "Qui lo hanno indossato tanti grandi giocatori come Seedorf e Rui Costa. Chi indossa questo numero è il giocatore che rappresenta la squadra. Sento la responsabilità di portare i miei compagni a vincere qualcosa di importante".

Su Giroud: "Mi dice che dopo che faccio un gol devo provare a farne un altro. Mi dice di non mollare mai, di chiedere sempre il pallone e di sfruttare le mie qualità. Tutti si aspettano tanto da me, è una cosa positiva per me. E' uno stimolo".

Su Pulisic: "E' molto bravo, è un giocatore importante che può alzare il nostro livello. Il Milan ha bisogno di giocatori così, capaci di fare la differenza con la loro qualità".

Su Maldini: "Non mi parlava di cose tecniche, ma dal punto di vista mentale. Arrivare in orario, restare concentrato prima della partite. E' un idolo, mi ha aiutato soprattutto dal punto di vista mentale".

Su quanti gol vuole segnare quest'anno: "Voglio segnare 20-25 gol in questa stagione, è il mio obiettivo. Dribbling e velocità sono le mie qualità, ma sono importanti anche i numeri. Pioli si arrabbia perchè segno poco di testa, stiamo lavorando anche su questo. Spero di fare più gol anche di testa".

Sul Pallone d'Oro: "E' un obiettivo personale che vorrei raggiungere. Sto lavorando per arrivarci".
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Lineker10

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Leao a Sky:"Col Milan un patto d'amore perchè la mia testa aveva già deciso. Non ho pensato tanto. Era una cosa di timing. Prima del contratto volevo andare in finale di CL ma non ci siamo riusciti. E' stato un anno importante per me. Ho fatto vedere quello che dovevo. Non vedo l'ora di giocare col numero 10. Ora voglio la CL".

"Dobbiamo vincere un trofeo. Dobbiamo allenarci e capire quello che vuole il mister per fare una stagione da grande squadra. Da quello che ho visto col Real, abbiamo squadra molto forte. Il sogno dello scudetto l’ho realizzato, ora manca la Champions, il trofeo che tutti i calciatori vogliono vincere. In Italia comunque è difficile vincere perché ci sono tante squadre forti e in 38 partite non puoi mai perdere punti. Le coppe europee, nell'ultimo anno, hanno dimostrato che la A è un campionato forte".

"La 10? Sono orgoglioso di avere il 10 ma sarà ancora più bello giocare con la 10 a San Siro. Mi piaceva tanto, come mi piace il 7… ma il 7 è di Yacine. Non sapevo se Brahim sarebbe andato via e Brahim è un mio amico. Quando ho sentito che doveva tornare a Madrid, ho chiesto il 10 alla società. La 10 come Gullit? Ho visto un paio di suo video, era fortissimo uno contro uno, veloce. Solo che non posso compararmi a un giocatore così, mi manca ancora molto per arrivare a quel livello".

"Il Milan è un club storico, grande. Non è facile mostrare a tutti per che cosa sono qua, ma io di sicuro cerco di aiutare i ragazzi che arrivano. Pulisic è forte nell'’uno contro uno. In generale sono molto forti. Quest’anno dal portiere all’attaccante siamo tutti forti. Sento che l’ambiente è top, possiamo fare una bella stagione".Christian è un giocatore forte, può fare la differenza a destra e a sinistra. Loftus-Cheek ha la forza; è potente, porta palla, è il giocatore che spingerà la squadra da dietro in avanti. In A non c’è un giocatore come lui. Reijnders è bravo sulle palle inattive. Tijjani calcia bene, è forte nel passaggio. Il mediano per noi è importante per palleggiare".

"Mi sento sempre più leader, grazie alla fiducia dei compagni. Io non sono una persona che parla tanto ma sto cercando di farlo di più, di essere una voce, anche se penso che ci siano giocatori più bravi a parlare per la squadra. Quando sono arrivato, alcuni compagni mi hanno preso per mano, ora lo sto facendo io con i nuovi".

"Maldini via? E’ stata una sorpresa. Io sono venuto al Milan anche perché Maldini mi ha chiamato. E’ stato molto importante per me, mi ha aiutato dentro e fuori dal campo, ma la società ha deciso così. Forse ci vedremo in futuro".

"Tonal? Non mi aspettavo l’addio ma il club ha deciso così. Non è stato facile perché Sandro è milanista, ci ha aiutato a vincere lo scudetto. Ha fatto il suo percorso al Milan, ora gli auguro il meglio".

"Ibra? Un compagno ha girato sul gruppo whatsapp della squadra un suo messaggio di forza: dice che tifa per noi ed è uno di noi. Forse ci vedremo presto".
Questo può essere il suo anno.
Se fa il salto di qualità diventando più continuo e segnando di più svoltiamo la stagione a prescindere da tutto.
 
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Leao a Sky:"Col Milan un patto d'amore perchè la mia testa aveva già deciso. Non ho pensato tanto. Era una cosa di timing. Prima del contratto volevo andare in finale di CL ma non ci siamo riusciti. E' stato un anno importante per me. Ho fatto vedere quello che dovevo. Non vedo l'ora di giocare col numero 10. Ora voglio la CL".

"Dobbiamo vincere un trofeo. Dobbiamo allenarci e capire quello che vuole il mister per fare una stagione da grande squadra. Da quello che ho visto col Real, abbiamo squadra molto forte. Il sogno dello scudetto l’ho realizzato, ora manca la Champions, il trofeo che tutti i calciatori vogliono vincere. In Italia comunque è difficile vincere perché ci sono tante squadre forti e in 38 partite non puoi mai perdere punti. Le coppe europee, nell'ultimo anno, hanno dimostrato che la A è un campionato forte".

"La 10? Sono orgoglioso di avere il 10 ma sarà ancora più bello giocare con la 10 a San Siro. Mi piaceva tanto, come mi piace il 7… ma il 7 è di Yacine. Non sapevo se Brahim sarebbe andato via e Brahim è un mio amico. Quando ho sentito che doveva tornare a Madrid, ho chiesto il 10 alla società. La 10 come Gullit? Ho visto un paio di suo video, era fortissimo uno contro uno, veloce. Solo che non posso compararmi a un giocatore così, mi manca ancora molto per arrivare a quel livello".

"Il Milan è un club storico, grande. Non è facile mostrare a tutti per che cosa sono qua, ma io di sicuro cerco di aiutare i ragazzi che arrivano. Pulisic è forte nell'’uno contro uno. In generale sono molto forti. Quest’anno dal portiere all’attaccante siamo tutti forti. Sento che l’ambiente è top, possiamo fare una bella stagione".Christian è un giocatore forte, può fare la differenza a destra e a sinistra. Loftus-Cheek ha la forza; è potente, porta palla, è il giocatore che spingerà la squadra da dietro in avanti. In A non c’è un giocatore come lui. Reijnders è bravo sulle palle inattive. Tijjani calcia bene, è forte nel passaggio. Il mediano per noi è importante per palleggiare".

"Mi sento sempre più leader, grazie alla fiducia dei compagni. Io non sono una persona che parla tanto ma sto cercando di farlo di più, di essere una voce, anche se penso che ci siano giocatori più bravi a parlare per la squadra. Quando sono arrivato, alcuni compagni mi hanno preso per mano, ora lo sto facendo io con i nuovi".

"Maldini via? E’ stata una sorpresa. Io sono venuto al Milan anche perché Maldini mi ha chiamato. E’ stato molto importante per me, mi ha aiutato dentro e fuori dal campo, ma la società ha deciso così. Forse ci vedremo in futuro".

"Tonal? Non mi aspettavo l’addio ma il club ha deciso così. Non è stato facile perché Sandro è milanista, ci ha aiutato a vincere lo scudetto. Ha fatto il suo percorso al Milan, ora gli auguro il meglio".

"Ibra? Un compagno ha girato sul gruppo whatsapp della squadra un suo messaggio di forza: dice che tifa per noi ed è uno di noi. Forse ci vedremo presto".

Leao a Dazn:"Sono sereno, ma anche con la consapevolezza di dover fare bene per aiutare la mia squadra ad arrivare a quel livello che non abbiamo raggiunto nell'ultima stagione".

Sul numero 10: "Qui lo hanno indossato tanti grandi giocatori come Seedorf e Rui Costa. Chi indossa questo numero è il giocatore che rappresenta la squadra. Sento la responsabilità di portare i miei compagni a vincere qualcosa di importante".

Su Giroud: "Mi dice che dopo che faccio un gol devo provare a farne un altro. Mi dice di non mollare mai, di chiedere sempre il pallone e di sfruttare le mie qualità. Tutti si aspettano tanto da me, è una cosa positiva per me. E' uno stimolo".

Su Pulisic: "E' molto bravo, è un giocatore importante che può alzare il nostro livello. Il Milan ha bisogno di giocatori così, capaci di fare la differenza con la loro qualità".

Su Maldini: "Non mi parlava di cose tecniche, ma dal punto di vista mentale. Arrivare in orario, restare concentrato prima della partite. E' un idolo, mi ha aiutato soprattutto dal punto di vista mentale".

Su quanti gol vuole segnare quest'anno: "Voglio segnare 20-25 gol in questa stagione, è il mio obiettivo. Dribbling e velocità sono le mie qualità, ma sono importanti anche i numeri. Pioli si arrabbia perchè segno poco di testa, stiamo lavorando anche su questo. Spero di fare più gol anche di testa".

Sul Pallone d'Oro: "E' un obiettivo personale che vorrei raggiungere. Sto lavorando per arrivarci".
"Torno e sistemo tutto."

Altro che non sa tenere a freno la lingua.
 

Andris

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fai parlare il campo, siamo pieni di gente che parla al Milan
dopo il rinnovo non c'è niente da dire
 

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Leao a Sky:"Col Milan un patto d'amore perchè la mia testa aveva già deciso. Non ho pensato tanto. Era una cosa di timing. Prima del contratto volevo andare in finale di CL ma non ci siamo riusciti. E' stato un anno importante per me. Ho fatto vedere quello che dovevo. Non vedo l'ora di giocare col numero 10. Ora voglio la CL".

"Dobbiamo vincere un trofeo. Dobbiamo allenarci e capire quello che vuole il mister per fare una stagione da grande squadra. Da quello che ho visto col Real, abbiamo squadra molto forte. Il sogno dello scudetto l’ho realizzato, ora manca la Champions, il trofeo che tutti i calciatori vogliono vincere. In Italia comunque è difficile vincere perché ci sono tante squadre forti e in 38 partite non puoi mai perdere punti. Le coppe europee, nell'ultimo anno, hanno dimostrato che la A è un campionato forte".

"La 10? Sono orgoglioso di avere il 10 ma sarà ancora più bello giocare con la 10 a San Siro. Mi piaceva tanto, come mi piace il 7… ma il 7 è di Yacine. Non sapevo se Brahim sarebbe andato via e Brahim è un mio amico. Quando ho sentito che doveva tornare a Madrid, ho chiesto il 10 alla società. La 10 come Gullit? Ho visto un paio di suo video, era fortissimo uno contro uno, veloce. Solo che non posso compararmi a un giocatore così, mi manca ancora molto per arrivare a quel livello".

"Il Milan è un club storico, grande. Non è facile mostrare a tutti per che cosa sono qua, ma io di sicuro cerco di aiutare i ragazzi che arrivano. Pulisic è forte nell'’uno contro uno. In generale sono molto forti. Quest’anno dal portiere all’attaccante siamo tutti forti. Sento che l’ambiente è top, possiamo fare una bella stagione".Christian è un giocatore forte, può fare la differenza a destra e a sinistra. Loftus-Cheek ha la forza; è potente, porta palla, è il giocatore che spingerà la squadra da dietro in avanti. In A non c’è un giocatore come lui. Reijnders è bravo sulle palle inattive. Tijjani calcia bene, è forte nel passaggio. Il mediano per noi è importante per palleggiare".

"Mi sento sempre più leader, grazie alla fiducia dei compagni. Io non sono una persona che parla tanto ma sto cercando di farlo di più, di essere una voce, anche se penso che ci siano giocatori più bravi a parlare per la squadra. Quando sono arrivato, alcuni compagni mi hanno preso per mano, ora lo sto facendo io con i nuovi".

"Maldini via? E’ stata una sorpresa. Io sono venuto al Milan anche perché Maldini mi ha chiamato. E’ stato molto importante per me, mi ha aiutato dentro e fuori dal campo, ma la società ha deciso così. Forse ci vedremo in futuro".

"Tonal? Non mi aspettavo l’addio ma il club ha deciso così. Non è stato facile perché Sandro è milanista, ci ha aiutato a vincere lo scudetto. Ha fatto il suo percorso al Milan, ora gli auguro il meglio".

"Ibra? Un compagno ha girato sul gruppo whatsapp della squadra un suo messaggio di forza: dice che tifa per noi ed è uno di noi. Forse ci vedremo presto".

Leao a Dazn:"Sono sereno, ma anche con la consapevolezza di dover fare bene per aiutare la mia squadra ad arrivare a quel livello che non abbiamo raggiunto nell'ultima stagione".

Sul numero 10: "Qui lo hanno indossato tanti grandi giocatori come Seedorf e Rui Costa. Chi indossa questo numero è il giocatore che rappresenta la squadra. Sento la responsabilità di portare i miei compagni a vincere qualcosa di importante".

Su Giroud: "Mi dice che dopo che faccio un gol devo provare a farne un altro. Mi dice di non mollare mai, di chiedere sempre il pallone e di sfruttare le mie qualità. Tutti si aspettano tanto da me, è una cosa positiva per me. E' uno stimolo".

Su Pulisic: "E' molto bravo, è un giocatore importante che può alzare il nostro livello. Il Milan ha bisogno di giocatori così, capaci di fare la differenza con la loro qualità".

Su Maldini: "Non mi parlava di cose tecniche, ma dal punto di vista mentale. Arrivare in orario, restare concentrato prima della partite. E' un idolo, mi ha aiutato soprattutto dal punto di vista mentale".

Su quanti gol vuole segnare quest'anno: "Voglio segnare 20-25 gol in questa stagione, è il mio obiettivo. Dribbling e velocità sono le mie qualità, ma sono importanti anche i numeri. Pioli si arrabbia perchè segno poco di testa, stiamo lavorando anche su questo. Spero di fare più gol anche di testa".

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Goro

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Leao ragazzo a posto, si faccia quest'ultimo anno con noi lasciandoci nel migliore dei modi
 

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