Luca Marelli è un ex arbitro che da quest'anno lavora per dazn, il suo compito è intervenire in diretta durante le partite per spiegare le decisioni arbitrali e il ruolo del var.
I suoi interventi però non si limitano a questo perchè spesso lo stesso anticipa quelle che saranno le probabili decisioni arbitali e lo fa regolamento e protocollo var alla mano.
Ai più attenti però non sarà sfuggito come spesso le sue prese di posizione vengano poi clamorosamente ribaltate dalle decisioni di campo : quando infatti l'opinionista si sbilancia sul fatto che non ci sono le condizioni per richiamare l'arbitro al var puntualmente l'assistente viene richiamato e quando invece Marelli anticipa una sicura chiamata alla on field review accade il contrario.
Tutto insomma nebuloso, tutto complicato, tutto volutamente incomprensibile in modo tale che il direttore di gara possa modificare a suo piacimento il regolamento e alimentare polemiche e veleni di un calcio sempre più meno credibile.
E' incredibile come in italia il tempo di fare una regola si sia già architettato l'inganno.
Tutto ciò non fa che rendere sempre meno appetibile un calcio già ai minimi storici come qualità e appeal.
Se si vuole salvare il soldato VAR occorre immettere delle modifiche.
- Il var può intervenire SEMPRE comunicando o richiamando l'arbitro al monitor, e l'arbitro, se chiamato, deve andare a vedere. In questo modo non avrà alibi di sorta.
- Al var devono esserci non arbitri attivi, ma ex-arbitri istruiti appositamente sui regolamenti e sulla tecnologia attuale.
- Essenziale che le squadre abbiano una o due chiamate a disposizione per tempo di gioco, per richiamare l'arbitro a vedere una situazione di gioco, che possa essere anche un fallo di gioco non visto o visto male da possibile cartellino rosso.
Il tutto sarebbe anche da affiancare al tempo effettivo di gioco.