Krunic:"Sono da Milan. A Roma per vincere".

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Krunic a MTV:"È stato un periodo molto speciale per tutti noi, pure per tutta la squadra: siamo orgogliosi per quello che abbiamo fatto l’anno scorso però noi guardiamo avanti e pretendiamo sempre il massimo, guardiamo ai prossimi obiettivi. È nato il mio primo figlio, è una soddisfazione enorme, la più importante nella mia vita. Sicuramente adesso sono più tranquillo, sono più soddisfatto, contento e felice fuori dal campo”.

"Abbiamo passato vari momenti, dai più brutti ai più belli. Ogni anno guardavamo sempre avanti e penso che siamo migliorati ogni anno, raggiungendo qualcosa di speciale. All’inizio è stata la qualificazione in Champions League, poi lo Scudetto, adesso siamo andati avanti in Champions. Sicuramente l’obiettivo di inizio stagione era di vincere ancora lo Scudetto perché noi pretendiamo sempre il massimo. La qualificazione in Champions ovviamente ora è un obiettivo. Il Milan ovviamente deve giocare la Champions e dobbiamo raggiungere questo traguardo”.

"Penso che anche io, come tutta la squadra, sono migliorato di anno in anno, sono cresciuto tantissimo come persona e giocatore. Penso che abbiamo ancora tanti margini di crescita, soprattutto i ragazzi più giovani di me. Io sono orgoglioso sinceramente di me stesso, di quello che ho fatto nel Milan e ho fatto vedere a tutti che sono un giocatore da Milan”.

"Come preparo le partite? Mi piace studiare gli avversari, come pensano, come vengono fatte giocare da allenatori e staff. Poi ovviamente, da quando lavoriamo con mister Pioli, le sue idee le prendo come mie. Prima di tutto arrivano le idee del mister e io cerco di trasmetterle ai miei compagni e a tutta la squadra”.

Sabato lo scontro diretto sicuramente pesa molto di più, diciamo che sono in ballo sei punti. Se vinci sei molto avanti, come ora che abbiamo vinto contro il Lecce e le altre squadre hanno perso. Abbiamo guadagnato qualcosa e sarà così anche sabato, una partita tosta contro un avversario forte che sta facendo bene. Noi però siamo il Milan e andiamo sicuramente a Roma per vincere”.

Krunic a Mediaset:

Su Pioli: "Il mister si è affidato sempre a me, non solo in questo periodo. Ho saltato le partite nel momento peggiore della stagione per infortunio ma mi fa piacere aver giocato le partite più importanti della scorsa stagione e sono contento anche di quest'anno dove ho giocato quasi sempre in Champions. Anche in campionato sto giocando tanto e mi fa piacere che il mister abbia così tanta fiducia in me".

Sul ruolo: "Sono cambiato molto rispetto a Empoli dove ero più una mezz’ala di inserimento, facevo tanti gol ed ero molto presente in area avversaria. Qui al Milan sono cambiato molto, sto recependo molte informazioni dal mister e dallo staff su come vogliono giocare. Voglio aiutare la squadra in ogni modo, penso che lo stia facendo bene quest’anno, in un ruolo più adatto a me".

Mediano o trequartista? "Mi piacciono tutti e due i ruoli ma per come stiamo giocando adesso penso che questo sia il ruolo che mi permetta di aiutare di più la squadra con la mia esperienza. Posso esprimermi meglio in questa posizione".

Sull'essere sottovalutato: "Mi sono sentito sottovalutato anche se adesso non mi sento più così. All’inizio anche da parte dei tifosi c’era questa sensazione ma dai miei compagni, dal mister e dalla società non mi sono mai sentito sottovalutato e ho sempre avuto la loro fiducia. E questa è la cosa più importante per me. Magari sono sottovalutato anche adesso ma non mi importa".

L'assist a Leao: “Questi sono bei momenti, quando fai gol o quando fai l’assist sei più soddisfatto. La gente che non segue molto le partite vede solo questo ma chi sa guardare il calcio riesce a capire cosa io stia facendo in campo e cosa stia facendo per i miei compagni. Quando mi dicono che sono un giocatore intelligente sono soddisfatto".

Curiosità extra-campo: "Sono un ragazzo molto semplice, non ho la personalità di fare fuori dal campo delle cose tipo Theo, mi vergogno un po’ ma lo apprezzo molto. Poi quelle cose se le fa Theo gli stanno bene, se le faccio io meno".

Scommessa in caso di vittoria della Champions? "Per queste cose, come per lo scudetto, posso fare un po’ il pagliaccio, non è un problema ma nella vita di tutti i giorni voglio provare a essere un esempio per tutti".

Sulla nascita del figlio: "Il 19 aprile è nato il mio primo figlio, è stata la soddisfazione più importante della mia vita E questa cosa mi rende più tranquillo anche in campo perché sono più soddisfatto e più felice fuori".

Più tensione per il figlio o per il Napoli: "Siamo rientrati tardi da Napoli e poi io e mia moglie siamo andati molto presto in ospedale a preparare tutto per il parto. Le ho solo chiesto di non partorire il 18, altrimenti non ci sarei potuto essere perché col Napoli era una partita troppo importante per noi. In due giorni ho avuto due soddisfazioni incredibili, è stata una settimana perfetta".

Sull'Euroderby: "Noi proviamo a pensare a una partita alla volta però ovviamente quella è una sfida importante che è dentro ognuno di noi. Sicuramente ci stiamo un po’ pensando anche se dobbiamo lasciarla da parte perché ci aspettano tanti match importanti anche in campionato. Quando arriverà il giorno penseremo ai due derby".

Sul calo di gennaio: "Non è facile da spiegare, è calata un po’ l’attenzione, a livello mentale non siamo stati da Milan, poi sicuramente il mondiale ha inciso. Abbiamo avuto due compagni che hanno perso la finale mondiale e questa cosa è stata difficile per loro. Ma ormai è un periodo passato, ora dobbiamo guardare avanti, siamo stati bravi a uscirne. Personalmente è stato il periodo più brutto della mia carriera a livello di risultati, ma adesso la musica è cambiata, ora siamo la squadra che conoscono tutti, dall’anno scorso".

Sui due derby persi: "Adesso sarà un’altra cosa. Questo è il momento giusto per noi, giochiamo bene, ci alleniamo con più tranquillità. In Supercoppa vivevamo un periodo brutto, venivamo dal pareggio col Lecce, io ero infortunato ma ho visto una squadra senza fiducia e senza idee chiare. Non era il Milan ma ora ne siamo usciti e siamo una squadra diversa".
 
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Krunic a MTV:"È stato un periodo molto speciale per tutti noi, pure per tutta la squadra: siamo orgogliosi per quello che abbiamo fatto l’anno scorso però noi guardiamo avanti e pretendiamo sempre il massimo, guardiamo ai prossimi obiettivi. È nato il mio primo figlio, è una soddisfazione enorme, la più importante nella mia vita. Sicuramente adesso sono più tranquillo, sono più soddisfatto, contento e felice fuori dal campo”.

"Abbiamo passato vari momenti, dai più brutti ai più belli. Ogni anno guardavamo sempre avanti e penso che siamo migliorati ogni anno, raggiungendo qualcosa di speciale. All’inizio è stata la qualificazione in Champions League, poi lo Scudetto, adesso siamo andati avanti in Champions. Sicuramente l’obiettivo di inizio stagione era di vincere ancora lo Scudetto perché noi pretendiamo sempre il massimo. La qualificazione in Champions ovviamente ora è un obiettivo. Il Milan ovviamente deve giocare la Champions e dobbiamo raggiungere questo traguardo”.

"Penso che anche io, come tutta la squadra, sono migliorato di anno in anno, sono cresciuto tantissimo come persona e giocatore. Penso che abbiamo ancora tanti margini di crescita, soprattutto i ragazzi più giovani di me. Io sono orgoglioso sinceramente di me stesso, di quello che ho fatto nel Milan e ho fatto vedere a tutti che sono un giocatore da Milan”.

"Come preparo le partite? Mi piace studiare gli avversari, come pensano, come vengono fatte giocare da allenatori e staff. Poi ovviamente, da quando lavoriamo con mister Pioli, le sue idee le prendo come mie. Prima di tutto arrivano le idee del mister e io cerco di trasmetterle ai miei compagni e a tutta la squadra”.

Sabato lo scontro diretto sicuramente pesa molto di più, diciamo che sono in ballo sei punti. Se vinci sei molto avanti, come ora che abbiamo vinto contro il Lecce e le altre squadre hanno perso. Abbiamo guadagnato qualcosa e sarà così anche sabato, una partita tosta contro un avversario forte che sta facendo bene. Noi però siamo il Milan e andiamo sicuramente a Roma per vincere”.
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"Abbiamo passato vari momenti, dai più brutti ai più belli. Ogni anno guardavamo sempre avanti e penso che siamo migliorati ogni anno, raggiungendo qualcosa di speciale. All’inizio è stata la qualificazione in Champions League, poi lo Scudetto, adesso siamo andati avanti in Champions. Sicuramente l’obiettivo di inizio stagione era di vincere ancora lo Scudetto perché noi pretendiamo sempre il massimo. La qualificazione in Champions ovviamente ora è un obiettivo. Il Milan ovviamente deve giocare la Champions e dobbiamo raggiungere questo traguardo”.

"Penso che anche io, come tutta la squadra, sono migliorato di anno in anno, sono cresciuto tantissimo come persona e giocatore. Penso che abbiamo ancora tanti margini di crescita, soprattutto i ragazzi più giovani di me. Io sono orgoglioso sinceramente di me stesso, di quello che ho fatto nel Milan e ho fatto vedere a tutti che sono un giocatore da Milan”.

"Come preparo le partite? Mi piace studiare gli avversari, come pensano, come vengono fatte giocare da allenatori e staff. Poi ovviamente, da quando lavoriamo con mister Pioli, le sue idee le prendo come mie. Prima di tutto arrivano le idee del mister e io cerco di trasmetterle ai miei compagni e a tutta la squadra”.

Sabato lo scontro diretto sicuramente pesa molto di più, diciamo che sono in ballo sei punti. Se vinci sei molto avanti, come ora che abbiamo vinto contro il Lecce e le altre squadre hanno perso. Abbiamo guadagnato qualcosa e sarà così anche sabato, una partita tosta contro un avversario forte che sta facendo bene. Noi però siamo il Milan e andiamo sicuramente a Roma per vincere”.
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Stylox10

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Bravo ragazzo Rade, mai una parola fuori posto.

Condivido il suo pensiero, anche secondo me è cresciuto il suo rendimento, ma non credo possa dare più di così. Spero di sbagliarmi e gli auguro di smentire il pensiero mio e di molti altri milanisti.
 

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Krunic a MTV:"È stato un periodo molto speciale per tutti noi, pure per tutta la squadra: siamo orgogliosi per quello che abbiamo fatto l’anno scorso però noi guardiamo avanti e pretendiamo sempre il massimo, guardiamo ai prossimi obiettivi. È nato il mio primo figlio, è una soddisfazione enorme, la più importante nella mia vita. Sicuramente adesso sono più tranquillo, sono più soddisfatto, contento e felice fuori dal campo”.

"Abbiamo passato vari momenti, dai più brutti ai più belli. Ogni anno guardavamo sempre avanti e penso che siamo migliorati ogni anno, raggiungendo qualcosa di speciale. All’inizio è stata la qualificazione in Champions League, poi lo Scudetto, adesso siamo andati avanti in Champions. Sicuramente l’obiettivo di inizio stagione era di vincere ancora lo Scudetto perché noi pretendiamo sempre il massimo. La qualificazione in Champions ovviamente ora è un obiettivo. Il Milan ovviamente deve giocare la Champions e dobbiamo raggiungere questo traguardo”.

"Penso che anche io, come tutta la squadra, sono migliorato di anno in anno, sono cresciuto tantissimo come persona e giocatore. Penso che abbiamo ancora tanti margini di crescita, soprattutto i ragazzi più giovani di me. Io sono orgoglioso sinceramente di me stesso, di quello che ho fatto nel Milan e ho fatto vedere a tutti che sono un giocatore da Milan”.

"Come preparo le partite? Mi piace studiare gli avversari, come pensano, come vengono fatte giocare da allenatori e staff. Poi ovviamente, da quando lavoriamo con mister Pioli, le sue idee le prendo come mie. Prima di tutto arrivano le idee del mister e io cerco di trasmetterle ai miei compagni e a tutta la squadra”.

Sabato lo scontro diretto sicuramente pesa molto di più, diciamo che sono in ballo sei punti. Se vinci sei molto avanti, come ora che abbiamo vinto contro il Lecce e le altre squadre hanno perso. Abbiamo guadagnato qualcosa e sarà così anche sabato, una partita tosta contro un avversario forte che sta facendo bene. Noi però siamo il Milan e andiamo sicuramente a Roma per vincere”.

Krunic a Mediaset:

Su Pioli: "Il mister si è affidato sempre a me, non solo in questo periodo. Ho saltato le partite nel momento peggiore della stagione per infortunio ma mi fa piacere aver giocato le partite più importanti della scorsa stagione e sono contento anche di quest'anno dove ho giocato quasi sempre in Champions. Anche in campionato sto giocando tanto e mi fa piacere che il mister abbia così tanta fiducia in me".

Sul ruolo: "Sono cambiato molto rispetto a Empoli dove ero più una mezz’ala di inserimento, facevo tanti gol ed ero molto presente in area avversaria. Qui al Milan sono cambiato molto, sto recependo molte informazioni dal mister e dallo staff su come vogliono giocare. Voglio aiutare la squadra in ogni modo, penso che lo stia facendo bene quest’anno, in un ruolo più adatto a me".

Mediano o trequartista? "Mi piacciono tutti e due i ruoli ma per come stiamo giocando adesso penso che questo sia il ruolo che mi permetta di aiutare di più la squadra con la mia esperienza. Posso esprimermi meglio in questa posizione".

Sull'essere sottovalutato: "Mi sono sentito sottovalutato anche se adesso non mi sento più così. All’inizio anche da parte dei tifosi c’era questa sensazione ma dai miei compagni, dal mister e dalla società non mi sono mai sentito sottovalutato e ho sempre avuto la loro fiducia. E questa è la cosa più importante per me. Magari sono sottovalutato anche adesso ma non mi importa".

L'assist a Leao: “Questi sono bei momenti, quando fai gol o quando fai l’assist sei più soddisfatto. La gente che non segue molto le partite vede solo questo ma chi sa guardare il calcio riesce a capire cosa io stia facendo in campo e cosa stia facendo per i miei compagni. Quando mi dicono che sono un giocatore intelligente sono soddisfatto".

Curiosità extra-campo: "Sono un ragazzo molto semplice, non ho la personalità di fare fuori dal campo delle cose tipo Theo, mi vergogno un po’ ma lo apprezzo molto. Poi quelle cose se le fa Theo gli stanno bene, se le faccio io meno".

Scommessa in caso di vittoria della Champions? "Per queste cose, come per lo scudetto, posso fare un po’ il pagliaccio, non è un problema ma nella vita di tutti i giorni voglio provare a essere un esempio per tutti".

Sulla nascita del figlio: "Il 19 aprile è nato il mio primo figlio, è stata la soddisfazione più importante della mia vita E questa cosa mi rende più tranquillo anche in campo perché sono più soddisfatto e più felice fuori".

Più tensione per il figlio o per il Napoli: "Siamo rientrati tardi da Napoli e poi io e mia moglie siamo andati molto presto in ospedale a preparare tutto per il parto. Le ho solo chiesto di non partorire il 18, altrimenti non ci sarei potuto essere perché col Napoli era una partita troppo importante per noi. In due giorni ho avuto due soddisfazioni incredibili, è stata una settimana perfetta".

Sull'Euroderby: "Noi proviamo a pensare a una partita alla volta però ovviamente quella è una sfida importante che è dentro ognuno di noi. Sicuramente ci stiamo un po’ pensando anche se dobbiamo lasciarla da parte perché ci aspettano tanti match importanti anche in campionato. Quando arriverà il giorno penseremo ai due derby".

Sul calo di gennaio: "Non è facile da spiegare, è calata un po’ l’attenzione, a livello mentale non siamo stati da Milan, poi sicuramente il mondiale ha inciso. Abbiamo avuto due compagni che hanno perso la finale mondiale e questa cosa è stata difficile per loro. Ma ormai è un periodo passato, ora dobbiamo guardare avanti, siamo stati bravi a uscirne. Personalmente è stato il periodo più brutto della mia carriera a livello di risultati, ma adesso la musica è cambiata, ora siamo la squadra che conoscono tutti, dall’anno scorso".

Sui due derby persi: "Adesso sarà un’altra cosa. Questo è il momento giusto per noi, giochiamo bene, ci alleniamo con più tranquillità. In Supercoppa vivevamo un periodo brutto, venivamo dal pareggio col Lecce, io ero infortunato ma ho visto una squadra senza fiducia e senza idee chiare. Non era il Milan ma ora ne siamo usciti e siamo una squadra diversa".
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Lineker10

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Krunic a MTV:"È stato un periodo molto speciale per tutti noi, pure per tutta la squadra: siamo orgogliosi per quello che abbiamo fatto l’anno scorso però noi guardiamo avanti e pretendiamo sempre il massimo, guardiamo ai prossimi obiettivi. È nato il mio primo figlio, è una soddisfazione enorme, la più importante nella mia vita. Sicuramente adesso sono più tranquillo, sono più soddisfatto, contento e felice fuori dal campo”.

"Abbiamo passato vari momenti, dai più brutti ai più belli. Ogni anno guardavamo sempre avanti e penso che siamo migliorati ogni anno, raggiungendo qualcosa di speciale. All’inizio è stata la qualificazione in Champions League, poi lo Scudetto, adesso siamo andati avanti in Champions. Sicuramente l’obiettivo di inizio stagione era di vincere ancora lo Scudetto perché noi pretendiamo sempre il massimo. La qualificazione in Champions ovviamente ora è un obiettivo. Il Milan ovviamente deve giocare la Champions e dobbiamo raggiungere questo traguardo”.

"Penso che anche io, come tutta la squadra, sono migliorato di anno in anno, sono cresciuto tantissimo come persona e giocatore. Penso che abbiamo ancora tanti margini di crescita, soprattutto i ragazzi più giovani di me. Io sono orgoglioso sinceramente di me stesso, di quello che ho fatto nel Milan e ho fatto vedere a tutti che sono un giocatore da Milan”.

"Come preparo le partite? Mi piace studiare gli avversari, come pensano, come vengono fatte giocare da allenatori e staff. Poi ovviamente, da quando lavoriamo con mister Pioli, le sue idee le prendo come mie. Prima di tutto arrivano le idee del mister e io cerco di trasmetterle ai miei compagni e a tutta la squadra”.

Sabato lo scontro diretto sicuramente pesa molto di più, diciamo che sono in ballo sei punti. Se vinci sei molto avanti, come ora che abbiamo vinto contro il Lecce e le altre squadre hanno perso. Abbiamo guadagnato qualcosa e sarà così anche sabato, una partita tosta contro un avversario forte che sta facendo bene. Noi però siamo il Milan e andiamo sicuramente a Roma per vincere”.

Krunic a Mediaset:

Su Pioli: "Il mister si è affidato sempre a me, non solo in questo periodo. Ho saltato le partite nel momento peggiore della stagione per infortunio ma mi fa piacere aver giocato le partite più importanti della scorsa stagione e sono contento anche di quest'anno dove ho giocato quasi sempre in Champions. Anche in campionato sto giocando tanto e mi fa piacere che il mister abbia così tanta fiducia in me".

Sul ruolo: "Sono cambiato molto rispetto a Empoli dove ero più una mezz’ala di inserimento, facevo tanti gol ed ero molto presente in area avversaria. Qui al Milan sono cambiato molto, sto recependo molte informazioni dal mister e dallo staff su come vogliono giocare. Voglio aiutare la squadra in ogni modo, penso che lo stia facendo bene quest’anno, in un ruolo più adatto a me".

Mediano o trequartista? "Mi piacciono tutti e due i ruoli ma per come stiamo giocando adesso penso che questo sia il ruolo che mi permetta di aiutare di più la squadra con la mia esperienza. Posso esprimermi meglio in questa posizione".

Sull'essere sottovalutato: "Mi sono sentito sottovalutato anche se adesso non mi sento più così. All’inizio anche da parte dei tifosi c’era questa sensazione ma dai miei compagni, dal mister e dalla società non mi sono mai sentito sottovalutato e ho sempre avuto la loro fiducia. E questa è la cosa più importante per me. Magari sono sottovalutato anche adesso ma non mi importa".

L'assist a Leao: “Questi sono bei momenti, quando fai gol o quando fai l’assist sei più soddisfatto. La gente che non segue molto le partite vede solo questo ma chi sa guardare il calcio riesce a capire cosa io stia facendo in campo e cosa stia facendo per i miei compagni. Quando mi dicono che sono un giocatore intelligente sono soddisfatto".

Curiosità extra-campo: "Sono un ragazzo molto semplice, non ho la personalità di fare fuori dal campo delle cose tipo Theo, mi vergogno un po’ ma lo apprezzo molto. Poi quelle cose se le fa Theo gli stanno bene, se le faccio io meno".

Scommessa in caso di vittoria della Champions? "Per queste cose, come per lo scudetto, posso fare un po’ il pagliaccio, non è un problema ma nella vita di tutti i giorni voglio provare a essere un esempio per tutti".

Sulla nascita del figlio: "Il 19 aprile è nato il mio primo figlio, è stata la soddisfazione più importante della mia vita E questa cosa mi rende più tranquillo anche in campo perché sono più soddisfatto e più felice fuori".

Più tensione per il figlio o per il Napoli: "Siamo rientrati tardi da Napoli e poi io e mia moglie siamo andati molto presto in ospedale a preparare tutto per il parto. Le ho solo chiesto di non partorire il 18, altrimenti non ci sarei potuto essere perché col Napoli era una partita troppo importante per noi. In due giorni ho avuto due soddisfazioni incredibili, è stata una settimana perfetta".

Sull'Euroderby: "Noi proviamo a pensare a una partita alla volta però ovviamente quella è una sfida importante che è dentro ognuno di noi. Sicuramente ci stiamo un po’ pensando anche se dobbiamo lasciarla da parte perché ci aspettano tanti match importanti anche in campionato. Quando arriverà il giorno penseremo ai due derby".

Sul calo di gennaio: "Non è facile da spiegare, è calata un po’ l’attenzione, a livello mentale non siamo stati da Milan, poi sicuramente il mondiale ha inciso. Abbiamo avuto due compagni che hanno perso la finale mondiale e questa cosa è stata difficile per loro. Ma ormai è un periodo passato, ora dobbiamo guardare avanti, siamo stati bravi a uscirne. Personalmente è stato il periodo più brutto della mia carriera a livello di risultati, ma adesso la musica è cambiata, ora siamo la squadra che conoscono tutti, dall’anno scorso".

Sui due derby persi: "Adesso sarà un’altra cosa. Questo è il momento giusto per noi, giochiamo bene, ci alleniamo con più tranquillità. In Supercoppa vivevamo un periodo brutto, venivamo dal pareggio col Lecce, io ero infortunato ma ho visto una squadra senza fiducia e senza idee chiare. Non era il Milan ma ora ne siamo usciti e siamo una squadra diversa".
Giocatore molto sottovalutato.

Che sia un personaggio di spessore a livello umano si capisce facilmente ogni volta che parla.
 

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Krunic a MTV:"È stato un periodo molto speciale per tutti noi, pure per tutta la squadra: siamo orgogliosi per quello che abbiamo fatto l’anno scorso però noi guardiamo avanti e pretendiamo sempre il massimo, guardiamo ai prossimi obiettivi. È nato il mio primo figlio, è una soddisfazione enorme, la più importante nella mia vita. Sicuramente adesso sono più tranquillo, sono più soddisfatto, contento e felice fuori dal campo”.

"Abbiamo passato vari momenti, dai più brutti ai più belli. Ogni anno guardavamo sempre avanti e penso che siamo migliorati ogni anno, raggiungendo qualcosa di speciale. All’inizio è stata la qualificazione in Champions League, poi lo Scudetto, adesso siamo andati avanti in Champions. Sicuramente l’obiettivo di inizio stagione era di vincere ancora lo Scudetto perché noi pretendiamo sempre il massimo. La qualificazione in Champions ovviamente ora è un obiettivo. Il Milan ovviamente deve giocare la Champions e dobbiamo raggiungere questo traguardo”.

"Penso che anche io, come tutta la squadra, sono migliorato di anno in anno, sono cresciuto tantissimo come persona e giocatore. Penso che abbiamo ancora tanti margini di crescita, soprattutto i ragazzi più giovani di me. Io sono orgoglioso sinceramente di me stesso, di quello che ho fatto nel Milan e ho fatto vedere a tutti che sono un giocatore da Milan”.

"Come preparo le partite? Mi piace studiare gli avversari, come pensano, come vengono fatte giocare da allenatori e staff. Poi ovviamente, da quando lavoriamo con mister Pioli, le sue idee le prendo come mie. Prima di tutto arrivano le idee del mister e io cerco di trasmetterle ai miei compagni e a tutta la squadra”.

Sabato lo scontro diretto sicuramente pesa molto di più, diciamo che sono in ballo sei punti. Se vinci sei molto avanti, come ora che abbiamo vinto contro il Lecce e le altre squadre hanno perso. Abbiamo guadagnato qualcosa e sarà così anche sabato, una partita tosta contro un avversario forte che sta facendo bene. Noi però siamo il Milan e andiamo sicuramente a Roma per vincere”.

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Su Pioli: "Il mister si è affidato sempre a me, non solo in questo periodo. Ho saltato le partite nel momento peggiore della stagione per infortunio ma mi fa piacere aver giocato le partite più importanti della scorsa stagione e sono contento anche di quest'anno dove ho giocato quasi sempre in Champions. Anche in campionato sto giocando tanto e mi fa piacere che il mister abbia così tanta fiducia in me".

Sul ruolo: "Sono cambiato molto rispetto a Empoli dove ero più una mezz’ala di inserimento, facevo tanti gol ed ero molto presente in area avversaria. Qui al Milan sono cambiato molto, sto recependo molte informazioni dal mister e dallo staff su come vogliono giocare. Voglio aiutare la squadra in ogni modo, penso che lo stia facendo bene quest’anno, in un ruolo più adatto a me".

Mediano o trequartista? "Mi piacciono tutti e due i ruoli ma per come stiamo giocando adesso penso che questo sia il ruolo che mi permetta di aiutare di più la squadra con la mia esperienza. Posso esprimermi meglio in questa posizione".

Sull'essere sottovalutato: "Mi sono sentito sottovalutato anche se adesso non mi sento più così. All’inizio anche da parte dei tifosi c’era questa sensazione ma dai miei compagni, dal mister e dalla società non mi sono mai sentito sottovalutato e ho sempre avuto la loro fiducia. E questa è la cosa più importante per me. Magari sono sottovalutato anche adesso ma non mi importa".

L'assist a Leao: “Questi sono bei momenti, quando fai gol o quando fai l’assist sei più soddisfatto. La gente che non segue molto le partite vede solo questo ma chi sa guardare il calcio riesce a capire cosa io stia facendo in campo e cosa stia facendo per i miei compagni. Quando mi dicono che sono un giocatore intelligente sono soddisfatto".

Curiosità extra-campo: "Sono un ragazzo molto semplice, non ho la personalità di fare fuori dal campo delle cose tipo Theo, mi vergogno un po’ ma lo apprezzo molto. Poi quelle cose se le fa Theo gli stanno bene, se le faccio io meno".

Scommessa in caso di vittoria della Champions? "Per queste cose, come per lo scudetto, posso fare un po’ il pagliaccio, non è un problema ma nella vita di tutti i giorni voglio provare a essere un esempio per tutti".

Sulla nascita del figlio: "Il 19 aprile è nato il mio primo figlio, è stata la soddisfazione più importante della mia vita E questa cosa mi rende più tranquillo anche in campo perché sono più soddisfatto e più felice fuori".

Più tensione per il figlio o per il Napoli: "Siamo rientrati tardi da Napoli e poi io e mia moglie siamo andati molto presto in ospedale a preparare tutto per il parto. Le ho solo chiesto di non partorire il 18, altrimenti non ci sarei potuto essere perché col Napoli era una partita troppo importante per noi. In due giorni ho avuto due soddisfazioni incredibili, è stata una settimana perfetta".

Sull'Euroderby: "Noi proviamo a pensare a una partita alla volta però ovviamente quella è una sfida importante che è dentro ognuno di noi. Sicuramente ci stiamo un po’ pensando anche se dobbiamo lasciarla da parte perché ci aspettano tanti match importanti anche in campionato. Quando arriverà il giorno penseremo ai due derby".

Sul calo di gennaio: "Non è facile da spiegare, è calata un po’ l’attenzione, a livello mentale non siamo stati da Milan, poi sicuramente il mondiale ha inciso. Abbiamo avuto due compagni che hanno perso la finale mondiale e questa cosa è stata difficile per loro. Ma ormai è un periodo passato, ora dobbiamo guardare avanti, siamo stati bravi a uscirne. Personalmente è stato il periodo più brutto della mia carriera a livello di risultati, ma adesso la musica è cambiata, ora siamo la squadra che conoscono tutti, dall’anno scorso".

Sui due derby persi: "Adesso sarà un’altra cosa. Questo è il momento giusto per noi, giochiamo bene, ci alleniamo con più tranquillità. In Supercoppa vivevamo un periodo brutto, venivamo dal pareggio col Lecce, io ero infortunato ma ho visto una squadra senza fiducia e senza idee chiare. Non era il Milan ma ora ne siamo usciti e siamo una squadra diversa".
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"Abbiamo passato vari momenti, dai più brutti ai più belli. Ogni anno guardavamo sempre avanti e penso che siamo migliorati ogni anno, raggiungendo qualcosa di speciale. All’inizio è stata la qualificazione in Champions League, poi lo Scudetto, adesso siamo andati avanti in Champions. Sicuramente l’obiettivo di inizio stagione era di vincere ancora lo Scudetto perché noi pretendiamo sempre il massimo. La qualificazione in Champions ovviamente ora è un obiettivo. Il Milan ovviamente deve giocare la Champions e dobbiamo raggiungere questo traguardo”.

"Penso che anche io, come tutta la squadra, sono migliorato di anno in anno, sono cresciuto tantissimo come persona e giocatore. Penso che abbiamo ancora tanti margini di crescita, soprattutto i ragazzi più giovani di me. Io sono orgoglioso sinceramente di me stesso, di quello che ho fatto nel Milan e ho fatto vedere a tutti che sono un giocatore da Milan”.

"Come preparo le partite? Mi piace studiare gli avversari, come pensano, come vengono fatte giocare da allenatori e staff. Poi ovviamente, da quando lavoriamo con mister Pioli, le sue idee le prendo come mie. Prima di tutto arrivano le idee del mister e io cerco di trasmetterle ai miei compagni e a tutta la squadra”.

Sabato lo scontro diretto sicuramente pesa molto di più, diciamo che sono in ballo sei punti. Se vinci sei molto avanti, come ora che abbiamo vinto contro il Lecce e le altre squadre hanno perso. Abbiamo guadagnato qualcosa e sarà così anche sabato, una partita tosta contro un avversario forte che sta facendo bene. Noi però siamo il Milan e andiamo sicuramente a Roma per vincere”.

Krunic a Mediaset:

Su Pioli: "Il mister si è affidato sempre a me, non solo in questo periodo. Ho saltato le partite nel momento peggiore della stagione per infortunio ma mi fa piacere aver giocato le partite più importanti della scorsa stagione e sono contento anche di quest'anno dove ho giocato quasi sempre in Champions. Anche in campionato sto giocando tanto e mi fa piacere che il mister abbia così tanta fiducia in me".

Sul ruolo: "Sono cambiato molto rispetto a Empoli dove ero più una mezz’ala di inserimento, facevo tanti gol ed ero molto presente in area avversaria. Qui al Milan sono cambiato molto, sto recependo molte informazioni dal mister e dallo staff su come vogliono giocare. Voglio aiutare la squadra in ogni modo, penso che lo stia facendo bene quest’anno, in un ruolo più adatto a me".

Mediano o trequartista? "Mi piacciono tutti e due i ruoli ma per come stiamo giocando adesso penso che questo sia il ruolo che mi permetta di aiutare di più la squadra con la mia esperienza. Posso esprimermi meglio in questa posizione".

Sull'essere sottovalutato: "Mi sono sentito sottovalutato anche se adesso non mi sento più così. All’inizio anche da parte dei tifosi c’era questa sensazione ma dai miei compagni, dal mister e dalla società non mi sono mai sentito sottovalutato e ho sempre avuto la loro fiducia. E questa è la cosa più importante per me. Magari sono sottovalutato anche adesso ma non mi importa".

L'assist a Leao: “Questi sono bei momenti, quando fai gol o quando fai l’assist sei più soddisfatto. La gente che non segue molto le partite vede solo questo ma chi sa guardare il calcio riesce a capire cosa io stia facendo in campo e cosa stia facendo per i miei compagni. Quando mi dicono che sono un giocatore intelligente sono soddisfatto".

Curiosità extra-campo: "Sono un ragazzo molto semplice, non ho la personalità di fare fuori dal campo delle cose tipo Theo, mi vergogno un po’ ma lo apprezzo molto. Poi quelle cose se le fa Theo gli stanno bene, se le faccio io meno".

Scommessa in caso di vittoria della Champions? "Per queste cose, come per lo scudetto, posso fare un po’ il pagliaccio, non è un problema ma nella vita di tutti i giorni voglio provare a essere un esempio per tutti".

Sulla nascita del figlio: "Il 19 aprile è nato il mio primo figlio, è stata la soddisfazione più importante della mia vita E questa cosa mi rende più tranquillo anche in campo perché sono più soddisfatto e più felice fuori".

Più tensione per il figlio o per il Napoli: "Siamo rientrati tardi da Napoli e poi io e mia moglie siamo andati molto presto in ospedale a preparare tutto per il parto. Le ho solo chiesto di non partorire il 18, altrimenti non ci sarei potuto essere perché col Napoli era una partita troppo importante per noi. In due giorni ho avuto due soddisfazioni incredibili, è stata una settimana perfetta".

Sull'Euroderby: "Noi proviamo a pensare a una partita alla volta però ovviamente quella è una sfida importante che è dentro ognuno di noi. Sicuramente ci stiamo un po’ pensando anche se dobbiamo lasciarla da parte perché ci aspettano tanti match importanti anche in campionato. Quando arriverà il giorno penseremo ai due derby".

Sul calo di gennaio: "Non è facile da spiegare, è calata un po’ l’attenzione, a livello mentale non siamo stati da Milan, poi sicuramente il mondiale ha inciso. Abbiamo avuto due compagni che hanno perso la finale mondiale e questa cosa è stata difficile per loro. Ma ormai è un periodo passato, ora dobbiamo guardare avanti, siamo stati bravi a uscirne. Personalmente è stato il periodo più brutto della mia carriera a livello di risultati, ma adesso la musica è cambiata, ora siamo la squadra che conoscono tutti, dall’anno scorso".

Sui due derby persi: "Adesso sarà un’altra cosa. Questo è il momento giusto per noi, giochiamo bene, ci alleniamo con più tranquillità. In Supercoppa vivevamo un periodo brutto, venivamo dal pareggio col Lecce, io ero infortunato ma ho visto una squadra senza fiducia e senza idee chiare. Non era il Milan ma ora ne siamo usciti e siamo una squadra diversa".
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