Kamada sbarca. E' l'ultimo regalo di Maldini.

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Tuttosport: c’è stato un mercato del Milan fino al 5 giugno e uno cominciato il 7. Quelle 48 ore fra lunedì 5 e mercoledì 7 hanno stravolto il club rossonero, con l’allontanamento di Maldini e Massara e la decisione della proprietà targata RedBird e Gerry Cardinale di affidare la campagna acquisti dall’ad Furlani, coadiuvato nelle scelte tecniche dal capo scout Moncada, il suo staff di osservatori e l’allenatore Pioli. Ma c’è una linea che unisce il mercato rossonero A.M. e P.M. (ante e post Maldini) e che porta il nome di Daichi Kamada. Il tuttocampista giapponese in scadenza di contratto con l’Eintracht Francoforte, infatti, era un obiettivo messo nel mirino dalla vecchia direzione tecnica del club e che sarà completato, a meno di clamorosi ribaltoni oggi non preventivabili, dal nuovo comitato che gestirà il mercato entro la fine di questo mese. Anche perché se Pioli, come spiegato dalla società, avrà un ruolo importante nella scelta dei nuovi acquisti, non potrà passare inosservato il suo giudizio positivo su Kamada dato già in tempi non sospetti a Maldini e Massara e confermato pubblicamente il 3 giugno, ovvero alla vigilia dell’ultima gara di campionato con il Verona, quando sembrava imminente lo sbarco a Milano del giocatore per svolgere le visite mediche e firmare il contratto: «Kamada lo conosco bene, però non è ancora un giocatore del Milan: ma so che è intelligente». Qualità che il tecnico rossonero aveva spiegato come la principale da ricercare nei nuovi acquisti. Kamada però quel lunedì, giorno della bufera Maldini, non si presentò a Milano. Il motivo però era da ricercare non nelle turbolenze fra il dt e la proprietà, quanto in alcuni problemi burocratici legati ai suoi agenti giapponesi che per poter completare l’operazione dovevano prima completare la procedura di iscrizione agli albi italiani. Non potendo risolvere la questione in poche ore, Milan e Kamada, considerando anche la situazione esplosa a Casa Milan, hanno concordato di rimandare il tutto alla seconda metà del mese di giugno. Kamada a quel punto è partito per il Giappone e si è unito alla sua nazionale impegnata in due amichevoli di fine stagione. Giovedì 15 è rimasto in panchina per 90 minuti contro El Salvador, mentre dovrebbe tornare in campo domani mattina (alle 11.55 italiane) quando la squadra del ct Moriyasu ospiterà a Suita il Perù. A quel punto, Kamada tornerà in Europa e tutto fa pensare che entro fine mese possa fare tappa a Milano prima di andare in vacanza per completare l’iter che lo farà diventare il primo acquisto del nuovo Milan (sempre che non arrivi prima Sportiello, pure lui in scadenza di contratto e bloccato da mesi, sarà il vice-Maignan): per il giapponese, che in stagione ha disputato con l’Eintracht ben 47 gare fra Bundesliga e coppe con ben 16 gol e 7 assist (giocando trequartista, mezzala, mediano e pure ala sinistra), è previsto un contratto di 4 anni a 3 milioni netti d’ingaggio. Kamada, grazie alla sua duttilità, prenderà inizialmente il posto da trequartista lasciato vacante da Brahim Diaz, ma non è da escludere che Pioli possa usarlo anche da mezzala in un 4-3-3 o pure in alcune circostanze da centrocampista centrale al fianco di Tonali.
 
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Tuttosport: c’è stato un mercato del Milan fino al 5 giugno e uno cominciato il 7. Quelle 48 ore fra lunedì 5 e mercoledì 7 hanno stravolto il club rossonero, con l’allontanamento di Maldini e Massara e la decisione della proprietà targata RedBird e Gerry Cardinale di affidare la campagna acquisti dall’ad Furlani, coadiuvato nelle scelte tecniche dal capo scout Moncada, il suo staff di osservatori e l’allenatore Pioli. Ma c’è una linea che unisce il mercato rossonero A.M. e P.M. (ante e post Maldini) e che porta il nome di Daichi Kamada. Il tuttocampista giapponese in scadenza di contratto con l’Eintracht Francoforte, infatti, era un obiettivo messo nel mirino dalla vecchia direzione tecnica del club e che sarà completato, a meno di clamorosi ribaltoni oggi non preventivabili, dal nuovo comitato che gestirà il mercato entro la fine di questo mese. Anche perché se Pioli, come spiegato dalla società, avrà un ruolo importante nella scelta dei nuovi acquisti, non potrà passare inosservato il suo giudizio positivo su Kamada dato già in tempi non sospetti a Maldini e Massara e confermato pubblicamente il 3 giugno, ovvero alla vigilia dell’ultima gara di campionato con il Verona, quando sembrava imminente lo sbarco a Milano del giocatore per svolgere le visite mediche e firmare il contratto: «Kamada lo conosco bene, però non è ancora un giocatore del Milan: ma so che è intelligente». Qualità che il tecnico rossonero aveva spiegato come la principale da ricercare nei nuovi acquisti. Kamada però quel lunedì, giorno della bufera Maldini, non si presentò a Milano. Il motivo però era da ricercare non nelle turbolenze fra il dt e la proprietà, quanto in alcuni problemi burocratici legati ai suoi agenti giapponesi che per poter completare l’operazione dovevano prima completare la procedura di iscrizione agli albi italiani. Non potendo risolvere la questione in poche ore, Milan e Kamada, considerando anche la situazione esplosa a Casa Milan, hanno concordato di rimandare il tutto alla seconda metà del mese di giugno. Kamada a quel punto è partito per il Giappone e si è unito alla sua nazionale impegnata in due amichevoli di fine stagione. Giovedì 15 è rimasto in panchina per 90 minuti contro El Salvador, mentre dovrebbe tornare in campo domani mattina (alle 11.55 italiane) quando la squadra del ct Moriyasu ospiterà a Suita il Perù. A quel punto, Kamada tornerà in Europa e tutto fa pensare che entro fine mese possa fare tappa a Milano prima di andare in vacanza per completare l’iter che lo farà diventare il primo acquisto del nuovo Milan (sempre che non arrivi prima Sportiello, pure lui in scadenza di contratto e bloccato da mesi, sarà il vice-Maignan): per il giapponese, che in stagione ha disputato con l’Eintracht ben 47 gare fra Bundesliga e coppe con ben 16 gol e 7 assist (giocando trequartista, mezzala, mediano e pure ala sinistra), è previsto un contratto di 4 anni a 3 milioni netti d’ingaggio. Kamada, grazie alla sua duttilità, prenderà inizialmente il posto da trequartista lasciato vacante da Brahim Diaz, ma non è da escludere che Pioli possa usarlo anche da mezzala in un 4-3-3 o pure in alcune circostanze da centrocampista centrale al fianco di Tonali.
Sui parametri zero si possono trovare molte affinità elettive con argo.
Non è vero quindi che argo non ha un cuore.
Ti lovvo.
 

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Tuttosport: c’è stato un mercato del Milan fino al 5 giugno e uno cominciato il 7. Quelle 48 ore fra lunedì 5 e mercoledì 7 hanno stravolto il club rossonero, con l’allontanamento di Maldini e Massara e la decisione della proprietà targata RedBird e Gerry Cardinale di affidare la campagna acquisti dall’ad Furlani, coadiuvato nelle scelte tecniche dal capo scout Moncada, il suo staff di osservatori e l’allenatore Pioli. Ma c’è una linea che unisce il mercato rossonero A.M. e P.M. (ante e post Maldini) e che porta il nome di Daichi Kamada. Il tuttocampista giapponese in scadenza di contratto con l’Eintracht Francoforte, infatti, era un obiettivo messo nel mirino dalla vecchia direzione tecnica del club e che sarà completato, a meno di clamorosi ribaltoni oggi non preventivabili, dal nuovo comitato che gestirà il mercato entro la fine di questo mese. Anche perché se Pioli, come spiegato dalla società, avrà un ruolo importante nella scelta dei nuovi acquisti, non potrà passare inosservato il suo giudizio positivo su Kamada dato già in tempi non sospetti a Maldini e Massara e confermato pubblicamente il 3 giugno, ovvero alla vigilia dell’ultima gara di campionato con il Verona, quando sembrava imminente lo sbarco a Milano del giocatore per svolgere le visite mediche e firmare il contratto: «Kamada lo conosco bene, però non è ancora un giocatore del Milan: ma so che è intelligente». Qualità che il tecnico rossonero aveva spiegato come la principale da ricercare nei nuovi acquisti. Kamada però quel lunedì, giorno della bufera Maldini, non si presentò a Milano. Il motivo però era da ricercare non nelle turbolenze fra il dt e la proprietà, quanto in alcuni problemi burocratici legati ai suoi agenti giapponesi che per poter completare l’operazione dovevano prima completare la procedura di iscrizione agli albi italiani. Non potendo risolvere la questione in poche ore, Milan e Kamada, considerando anche la situazione esplosa a Casa Milan, hanno concordato di rimandare il tutto alla seconda metà del mese di giugno. Kamada a quel punto è partito per il Giappone e si è unito alla sua nazionale impegnata in due amichevoli di fine stagione. Giovedì 15 è rimasto in panchina per 90 minuti contro El Salvador, mentre dovrebbe tornare in campo domani mattina (alle 11.55 italiane) quando la squadra del ct Moriyasu ospiterà a Suita il Perù. A quel punto, Kamada tornerà in Europa e tutto fa pensare che entro fine mese possa fare tappa a Milano prima di andare in vacanza per completare l’iter che lo farà diventare il primo acquisto del nuovo Milan (sempre che non arrivi prima Sportiello, pure lui in scadenza di contratto e bloccato da mesi, sarà il vice-Maignan): per il giapponese, che in stagione ha disputato con l’Eintracht ben 47 gare fra Bundesliga e coppe con ben 16 gol e 7 assist (giocando trequartista, mezzala, mediano e pure ala sinistra), è previsto un contratto di 4 anni a 3 milioni netti d’ingaggio. Kamada, grazie alla sua duttilità, prenderà inizialmente il posto da trequartista lasciato vacante da Brahim Diaz, ma non è da escludere che Pioli possa usarlo anche da mezzala in un 4-3-3 o pure in alcune circostanze da centrocampista centrale al fianco di Tonali.
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Tuttosport: c’è stato un mercato del Milan fino al 5 giugno e uno cominciato il 7. Quelle 48 ore fra lunedì 5 e mercoledì 7 hanno stravolto il club rossonero, con l’allontanamento di Maldini e Massara e la decisione della proprietà targata RedBird e Gerry Cardinale di affidare la campagna acquisti dall’ad Furlani, coadiuvato nelle scelte tecniche dal capo scout Moncada, il suo staff di osservatori e l’allenatore Pioli. Ma c’è una linea che unisce il mercato rossonero A.M. e P.M. (ante e post Maldini) e che porta il nome di Daichi Kamada. Il tuttocampista giapponese in scadenza di contratto con l’Eintracht Francoforte, infatti, era un obiettivo messo nel mirino dalla vecchia direzione tecnica del club e che sarà completato, a meno di clamorosi ribaltoni oggi non preventivabili, dal nuovo comitato che gestirà il mercato entro la fine di questo mese. Anche perché se Pioli, come spiegato dalla società, avrà un ruolo importante nella scelta dei nuovi acquisti, non potrà passare inosservato il suo giudizio positivo su Kamada dato già in tempi non sospetti a Maldini e Massara e confermato pubblicamente il 3 giugno, ovvero alla vigilia dell’ultima gara di campionato con il Verona, quando sembrava imminente lo sbarco a Milano del giocatore per svolgere le visite mediche e firmare il contratto: «Kamada lo conosco bene, però non è ancora un giocatore del Milan: ma so che è intelligente». Qualità che il tecnico rossonero aveva spiegato come la principale da ricercare nei nuovi acquisti. Kamada però quel lunedì, giorno della bufera Maldini, non si presentò a Milano. Il motivo però era da ricercare non nelle turbolenze fra il dt e la proprietà, quanto in alcuni problemi burocratici legati ai suoi agenti giapponesi che per poter completare l’operazione dovevano prima completare la procedura di iscrizione agli albi italiani. Non potendo risolvere la questione in poche ore, Milan e Kamada, considerando anche la situazione esplosa a Casa Milan, hanno concordato di rimandare il tutto alla seconda metà del mese di giugno. Kamada a quel punto è partito per il Giappone e si è unito alla sua nazionale impegnata in due amichevoli di fine stagione. Giovedì 15 è rimasto in panchina per 90 minuti contro El Salvador, mentre dovrebbe tornare in campo domani mattina (alle 11.55 italiane) quando la squadra del ct Moriyasu ospiterà a Suita il Perù. A quel punto, Kamada tornerà in Europa e tutto fa pensare che entro fine mese possa fare tappa a Milano prima di andare in vacanza per completare l’iter che lo farà diventare il primo acquisto del nuovo Milan (sempre che non arrivi prima Sportiello, pure lui in scadenza di contratto e bloccato da mesi, sarà il vice-Maignan): per il giapponese, che in stagione ha disputato con l’Eintracht ben 47 gare fra Bundesliga e coppe con ben 16 gol e 7 assist (giocando trequartista, mezzala, mediano e pure ala sinistra), è previsto un contratto di 4 anni a 3 milioni netti d’ingaggio. Kamada, grazie alla sua duttilità, prenderà inizialmente il posto da trequartista lasciato vacante da Brahim Diaz, ma non è da escludere che Pioli possa usarlo anche da mezzala in un 4-3-3 o pure in alcune circostanze da centrocampista centrale al fianco di Tonali.


L'unico giocatore vero che ci hanno accostato finora.
Gli altri sono tutti giovanissimi o mezze pippe.
 
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