@rossonero71
Proviamo per gioco a 'parafrasare' l'inter:
Vabbè come portiere ci siamo, se mike fa il mike e non fa il sindacalista resta il miglior portiere della A.
Unico tra i pali, unico a guidare la difesa e piedi da centrocampista.
In difesa, rigorosamente a 3.
Serve un centrale fisico, strutturato e capace coi piedi.
Loro hanno acerbi che non è certo una cima ma fa il suo.
Spesso però lascia la sua zona di competenza per far saltare le marcature ma diciamo che sposta poco o nulla.
Capitolo braccetti.
E qua iniziano le noti dolenti.
L'inter ai fianchi di acerbi schiera altri due marcantonio difensori centrali che però in fase di possesso se devono scivolare come pseudo terzini lo fanno con capacità e disinvoltura.
I vari darmian , Bastoni, pavard in area sanno marcare e in fascia ci sanno giocare.
Addirittura vengono dentro al campo se l'ampiezza la da' il quinto.
Capitolo centrocampo: hanno un play e 2 mezze ali che ruotano tra loro e coi compagni in continuazione. Barella fa il terzino, come l'ala o la mezz'ala.
Se calha ha l'uomo addosso o se lo porta su per il campo e al suo posto scala barella o miki oppure si abbassa in linea coi 2 centrali con uno dei braccetti che fa il terzino.
Chi non imposta si piazza per l'appoggio e l'altro va dentro.
Tutto sincronizzato.
I quinti sono essenzialmente giocatori da fascia.
Giocano letteralmente sulla linea di bordo campo.
Solo di marco delle volte viene dentro perché ha più tecnica degli altri e a quel punto libera la corsia per bastoni.
Davanti 2 punte che giocano su tutto il fronte offensivo e si interscambiano per poi riempire l'area.
Forti nel gioco di raccordo, nell'attacco alla profondità e in area.
Potremmo noi proporre qualcosa di simile?
Non vedo braccetti che sanno fare i marcatori e giocare da terzini , a meno che non metti theo ma poi ti bruci il miglior quinto che hai.
In mezzo al campo non abbiamo oggi 3 centrocampisti che sbagliano poco come i loro.
Davanti non abbiamo 2 punte totali.
Parimenti se porti l'inter sul 433 si sciolgono loro come neve al sole perché senza quelle distanze sono maledettamente normali.
Quando si gioca corti, stretti e vicini si esaltano i pregi e si nascondono i difetti.
L'inter lo fa e riesce bene.