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Ilaria Salis: l'antifa in catene a Budapest. La vicenda.
A parte la somiglianza totale con Sara Tommasi che qualcuno ha già fatto notare, dopo otto mesi di carcere "terribili" a suo giudizio e a quello dei suoi fans io vedo una donna normale, bene in carne, sorridente e con le unghi curate.
Evidentemente lo sguardo perso sarà dovuto al fatto che da quelle parti gira roba buona e che in fondo è contenta....
Colpevole o meno se ne resti pure li che di picchiatori antifa non ne abbiamo bisogno mentre di maestre elementari ne abbiamo forse di migliori da collocare.
Per me potevano metterle anche una camicia di forza e una palla di ferro di 100kg legata ai piedi.
È ora di piantarla con tutte queste , ovviamente supportate, anzi, sollecitate dalla solita sinistra.
Che sia italiana o uzbeka non mi importa una fava, i detenuti devono essere trattati da detenuti.
Ma poi non ho capito perché certa gente si sveglia solo ora (o meglio, si capisce benissimo, purtroppo).
Ti fai arrestare in Ungheria?
Là le pene e le condizioni sono quelle?
Ciao.
Altrimenti i media dovevano insorgere anche per ogni povero ungherese o straniero arrestato in Ungheria, finiti in catene prima di lei.
la cosa più inquietante di tutta questa faccenda, è che questa è una maestra di storia.
Io non riesco a immaginarmi in che modo insegnerà questa materia e quali storture inserirà nelle sue lezioni. Robe tipo l'URSS ci ha liberato alla fine della seconda guerra mondiale dai fascisti e dagli amerikani (scritto con la k).