Gravina a La Gazzetta dello Sport:
"Sono diversi anni che Under 17, Under 19 e Under 21 si qualificano alla fase finale degli europei.
Siamo pieni di ragazzi di talento che a parità di esperienze contro le altre nazionali hanno quasi sempre la meglio.
Ma dopo i 20 anni mentre i giovani degli altri Paesi trovano spazio nei club, i nostri no e si perdono.
Mancini mi ha detto che sui 54 ragazzi visionati il 90% potrebbe giocare in club di Serie A.
Servirebbe pazienza come in un caso simbolo, quello di Tonali: arrivato dal Brescia al Milan il primo anno ha faticato, ma lo hanno aspettato e aiutato, con coraggio visione e lungimiranza.
E oggi il Milan e la nazionale si trovano un giocatore di assoluto livello"
Non perdono mai occasione per tacere. Fossi in loro farei una cosa: copiare.
Copiare da chi ha modelli più virtuosi e performanti, tipo l'accademia di Clairefontaine, dove si creano campioni da ragazzini talentuosi.
E forse anche per quello che la Francia si può permettere tre squadre titolari di Nazionali, e noi non riusciamo a mettere insieme neanche 11 elementi.
Per fare questo, però, ci vuole una rivoluzione totale, che comporta l'azzeramento di tutte le cariche istituzionali, funzionali e dirigenziali, che i nostri sommi dirigenti - ben incollati alle poltrone - non hanno nessuna intenzione di affrontare.