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In un allenatore non contano solo le conoscenze, pure se oggi contano tantissimo e molto più che in passato.E' una discussione lunghissima e ci perderemmo per ore.
Ti dico solo che Giampaolo tra i colleghi passa per un genietto e che conosce la 'materia calcio' come pochi.
I suoi lavori sono sempre interessanti e sono un modello per tanti colleghi.
Tu mi dirai che è uno sfigato, perdente e buono a nulla.
Questo a testimonianza che anche nel calcio ci sono anche 'teologi', gente che ha apportato spunti e conoscenze alla materia calcio.
Giampaolo è tra questi, le sue lezioni alla scuola di coverciano su come si muove la linea si seguono in religioso silenzio.
Sacchi e Guardiola sono due geni che si sono trovati al posto giusto, al momento giusto, coi calciatori giusti e il presidente giusto.
Ridurre i meriti di questi due personaggi ai risultati e ai trofei sarebbe riduttivo.
Ma ci sono anche persone, tifosi e addetti ai lavori che nell'allenatore cercano solo un normale gestore e non vanno a perdersi e complicarsi la vita in concetti troppo complicati.
Il calcio è meraviglioso per questo : è come ammirare un quadro e tutti sono convinti di aver visto tutto e capito tutto.
Il calcio è di tutti perchè è per tutti.
Io ancora oggi su questi lidi mi leverei gli occhi dalle orbite quando leggo che capello era meglio di sacchi.
Sacchi è stato un professore con la lavagna e il fischietto in mano.
Un pazzo visionario che ha inventato calcio e metodologia.
Tutta roba che ancora oggi si studia tra i banchi della scuola del calcio.
Conta tanto la leadership, perché gestisce un team di 20 persone più i giocatori, dunque è come fosse un dirigente d'azienda.
Deve avere conoscenze e leadership.
Per alcuni questa evoluzione del ruolo (che è recente) è stata sanguinosa. Giampaolo temo sia uno di questi, ma penso pure al tracollo di Montella... e ce ne sono altri di esempi.
Questo tipo di allenatori che (secondo me per quello che vedo) hanno carenze di carattere la dimensione è il calcio minore dove gestiscono un gruppo più ristretto e minore complessità.
Al Milan se non sbaglio Pioli ha 18 persone nello staff. Chiaro che le conoscenze siano fondamentali perchü deve interfacciarsi di continuo su una marea di aspetti con specialisti di aspetti diversi (quando parla Pioli si sente che ne sa tanto davvero), ma forse nel ruolo al Milan altre qualità pesano ancora di più. E forse pesa tantissimo anche chi gira attorno, penso ai dirigenti, che possono aiutare e non poco nella gestione della complessità di tutto quello che ruota attorno alla squadra.
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