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Non centrano secoli di calcio.Certo, in secoli di calcio infatti la strategia vincente è stata partire con gli scarsi per mettere poi quelli forti nel secondo tempo......
Fino al 1968 non esistevano neanche le sostituzioni, infatti nel '66 in Inghilterra perdemmo con la Corea anche perchè Bulgarelli uscì per infortunio subito senza poter essere sostituito.
Poi il calcio si è giocato per anni a basso ritmo, con spazi e più tecnica che dispendio di energie. I cambi erano utili, ma non necessari.
Poi i cambi sono diventati necessari, ma ne avevi 3. Uno te lo tenevi per eventuali infortuni e quindi 9 su 11 dovevano finire. Per non rischiare di non poter mettere dentro i forti, partivi con i titolari e basta, poi cambiavi per stanchezza o tattica.
Adesso è un mondo diverso: se guardi le partite gli spazi che hai al 70' te li sogni al 15', quindi ci sono giocatori più adatti (non più forti) ai minuti finali di altri, ad esempio un giocatore con poca resistenza, ma scatto bruciante è il classico giocatore da inserire al 70'. Inoltre i 5 cambi permettono di cambiare la linea offensiva (anche difensiva se stai difendendoti) tipo Hockey.
Noi siamo stati i primi a pensare la partita in termini di gestione di 16 giocatori, infatti nel Post Covid, essendo stati i primi a capire la rivoluzione dei 5 cambi, abbiamo fatto grande differenza.
Il calcio cambia, chi non lo osserva in modo flessibile e critico fa fatica a comprenderlo. La storia serve sempre, ma non è affatto immutabile.