- Registrato
- 6 Agosto 2012
- Messaggi
- 205,468
- Reaction score
- 28,280
Fabio Capello, intervistato dal CorSport, risponde così a Sacchi:"Villarreal, Atletico, Real Madrid… oggi mi ha telefonato un giornalista spagnolo, mi ha detto che dalle sue parti va forte il calcio all’italiana"
Fabio, ma l’hai visto l’Atletico? Sacchi sulla Gazzetta l’ha definito un calcio preistorico.
"Noi siamo quelli della costruzione dal basso. I passaggini laterali, tanti simpatici scambi col portiere moltiplicati dalla regola che consente di passarsi il pallone all’interno dell’area. La ricerca immediata della superiorità numerica, come dicono quelli più bravi di me. Ah, importante... Alla fine nel calcio vince la qualità, non c’è discussione. Foden fa due dribbling, serve De Bruyne e il gioco è fatto".
Parliamo anche degli arbitri?
"Sono tutta un’interruzione. Fermano il gioco ad ogni secondo, i contrasti per loro sono sempre punibili e puniti e così le nostre squadre non imparano a tenere alto il ritmo. Siamo rimasti indietro, in tutti i sensi, il problema principale però è che quelli bravi non vengono più in Italia, così manca il confronto con i migliori. Io non imparo nulla se quello che dovrebbe aiutarmi a crescere è del mio stesso livello, ha le mie stesse conoscenze, esperienze identiche".
Prova a dare un consiglio a Dybala che a ventotto anni si ritrova “esodato”.
"Faccia un salto da Padre Pio. Deve pregare di non farsi più male, è solo questo il suo problema. Lo vogliamo discutere tecnicamente? Negli ultimi due anni ha avuto noie di ogni genere, anche un’infezione urinaria, e ha giocato troppo poco. Se in salute è un top",
Anche Mou rientra nella categoria dei preistorici?
"Voi giornalisti vi divertite ad appiccicare etichette, alimentando pregiudizi. Quando sento parlare di spartito, di percorso, quelle cose lì insomma, mi viene l’orticaria".
Ho capito. Ma non avendo più un euro, come facciamo a risalire?
"Gli stadi, ci vogliono, le infrastrutture. Lì siamo giurassici".
Continui a puntare sul Napoli per lo scudetto?
"È la mia favorita, lo dissi in tempi non sospetti e lo ripeto ora che è in corsa".
Fabio, ma l’hai visto l’Atletico? Sacchi sulla Gazzetta l’ha definito un calcio preistorico.
"Noi siamo quelli della costruzione dal basso. I passaggini laterali, tanti simpatici scambi col portiere moltiplicati dalla regola che consente di passarsi il pallone all’interno dell’area. La ricerca immediata della superiorità numerica, come dicono quelli più bravi di me. Ah, importante... Alla fine nel calcio vince la qualità, non c’è discussione. Foden fa due dribbling, serve De Bruyne e il gioco è fatto".
Parliamo anche degli arbitri?
"Sono tutta un’interruzione. Fermano il gioco ad ogni secondo, i contrasti per loro sono sempre punibili e puniti e così le nostre squadre non imparano a tenere alto il ritmo. Siamo rimasti indietro, in tutti i sensi, il problema principale però è che quelli bravi non vengono più in Italia, così manca il confronto con i migliori. Io non imparo nulla se quello che dovrebbe aiutarmi a crescere è del mio stesso livello, ha le mie stesse conoscenze, esperienze identiche".
Prova a dare un consiglio a Dybala che a ventotto anni si ritrova “esodato”.
"Faccia un salto da Padre Pio. Deve pregare di non farsi più male, è solo questo il suo problema. Lo vogliamo discutere tecnicamente? Negli ultimi due anni ha avuto noie di ogni genere, anche un’infezione urinaria, e ha giocato troppo poco. Se in salute è un top",
Anche Mou rientra nella categoria dei preistorici?
"Voi giornalisti vi divertite ad appiccicare etichette, alimentando pregiudizi. Quando sento parlare di spartito, di percorso, quelle cose lì insomma, mi viene l’orticaria".
Ho capito. Ma non avendo più un euro, come facciamo a risalire?
"Gli stadi, ci vogliono, le infrastrutture. Lì siamo giurassici".
Continui a puntare sul Napoli per lo scudetto?
"È la mia favorita, lo dissi in tempi non sospetti e lo ripeto ora che è in corsa".