Camarda in panca. Lunedì a scuola. La storia del giovane.

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GDS: ci saranno tutti, questa sera a San Siro: Mamma Federica, papà Manuel e lo zio Luca: la famiglia Camarda si schiererà al completo, e ci mancherebbe, la storia bussa alla porta. Se poi, durante Milan-Fiorentina, il tabellone del quarto uomo si illuminerà con il numero 73, allora Stefano Pioli quella porta l’avrà aperta: tra qualche ora Francesco Camarda, numero di maglia 73 e anni 15, può diventare il più giovane debuttante nella storia della A. «Il talento non ha età e lui ha talento - ha detto ieri Pioli, che contro i viola convocherà per la prima volta il baby bomber della Primavera di Abate -. Il destino a volte ti crea certe occasioni, a Francesco è successo adesso. È pronto a darci una mano se serve, noi dovremo essere bravi ad accompagnarlo: ha un grande futuro, sicuro, ma è un ragazzo molto giovane...». Scuola e Milan Giovane, sì, giovanissimo: Camarda alterna regolarmente gli allenamenti e le partite in rossonero alla scuola. Nato a Milano (con origini per metà pugliesi e per metà campane), è del quartiere di Bruzzano, periferia nord della città. Tifosissimo del Milan, frequenta il liceo linguistico — è uno dei pochi nel vivaio a non fare un liceo sportivo — e riesce ad incastrare libri e pallone con grande profitto: alle medie aveva voti altissimi in pagella, sul campo fa persino meglio. Merito di una struttura fisica importante per l’età (è alto 184 centimetri e nel tempo libero ha praticato boxe e kickboxing) e di un incredibile istinto per il gol: ne ha fatti almeno 500 da quando ha iniziato a giocare. La storia di Francesco è difficile da rincorrere, perché il ragazzo è costantemente in anticipo sui tempi. Sempre con i più grandi, come nella Primavera rossonera e nell’Italia Under 17, come in prima squadra adesso. Dietro la rete Come tutte le storie, però, anche quella di Camarda ha un inizio: il primo capitolo risale a (appena) 9 anni fa. L’Afforese, società della zona nord di Milano, è stata la sua prima “casa”. Piero Colangelo, ai tempi responsabile dell’attività di base dell’Afforese, è stato il primo ad aver portato Francesco su un campetto verde. «Con noi si allenava il cugino, più grande di tre anni. A bordo campo, dietro la rete c’erano la signora Federica, la mamma di Francesco, e il piccoletto. Notai che Camarda guardava verso il campetto e tirava calci alla rete, senza pallone. Mi avvicinai e dissi : “Perché non lo facciamo entrare in campo, così può calciare un pallone vero...?”. Rimasi allibito: non mi è mai capitato di vedere all’opera un calciatore in miniatura. Francesco era più piccolo di tutti gli altri, ma faceva gli stessi esercizi, anche meglio. In 5-6 mesi sarebbe arrivato il Milan». Dove lo provarono come difensore ma lui scartava gli avversari e andava a segnare. Oggi Colangelo allena alla Lombardia Uno: «Gli Allievi del 2008, i suoi... coetanei. Ricordo quella volta in cui andammo al Vismara e me lo ritrovai avversario. Gli dissi: “Francesco, non fare troppi danni...” Finì 5- 0 per loro ,con 4 gol di Camarda». Il resto è storia recentissima: Camarda ha vinto uno scudetto con l’Under 15 rossonera nel 2022, poco dopo il titolo conquistato da Pioli e i suoi. Poi la Primavera, il debutto in Youth League, i gol al Newcastle e quello in rovesciata al Psg, bellissimo, che gli è valso i complimenti di Leao. Stasera allo stadio ci sarà anche Colangelo: «E come potrei perdermelo? Pioli ha detto che ha un grande futuro e io sottoscrivo. Al mille per cento».

I quotidiani su Milan Fiorentina e sulla formazione QUI -) Milan: devi vincere. C'è Krunic? La formazione.

Emergenza difesa. Kjaer out e sparito QUI -) Milan: emergenza difesa. Kjaer KO e sparito.

Pioli con Velasco. E si gioca tutto QUI -) Pioli con Velasco sulla "Forza mentale". Si gioca tutto.
 

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GDS: ci saranno tutti, questa sera a San Siro: Mamma Federica, papà Manuel e lo zio Luca: la famiglia Camarda si schiererà al completo, e ci mancherebbe, la storia bussa alla porta. Se poi, durante Milan-Fiorentina, il tabellone del quarto uomo si illuminerà con il numero 73, allora Stefano Pioli quella porta l’avrà aperta: tra qualche ora Francesco Camarda, numero di maglia 73 e anni 15, può diventare il più giovane debuttante nella storia della A. «Il talento non ha età e lui ha talento - ha detto ieri Pioli, che contro i viola convocherà per la prima volta il baby bomber della Primavera di Abate -. Il destino a volte ti crea certe occasioni, a Francesco è successo adesso. È pronto a darci una mano se serve, noi dovremo essere bravi ad accompagnarlo: ha un grande futuro, sicuro, ma è un ragazzo molto giovane...». Scuola e Milan Giovane, sì, giovanissimo: Camarda alterna regolarmente gli allenamenti e le partite in rossonero alla scuola. Nato a Milano (con origini per metà pugliesi e per metà campane), è del quartiere di Bruzzano, periferia nord della città. Tifosissimo del Milan, frequenta il liceo linguistico — è uno dei pochi nel vivaio a non fare un liceo sportivo — e riesce ad incastrare libri e pallone con grande profitto: alle medie aveva voti altissimi in pagella, sul campo fa persino meglio. Merito di una struttura fisica importante per l’età (è alto 184 centimetri e nel tempo libero ha praticato boxe e kickboxing) e di un incredibile istinto per il gol: ne ha fatti almeno 500 da quando ha iniziato a giocare. La storia di Francesco è difficile da rincorrere, perché il ragazzo è costantemente in anticipo sui tempi. Sempre con i più grandi, come nella Primavera rossonera e nell’Italia Under 17, come in prima squadra adesso. Dietro la rete Come tutte le storie, però, anche quella di Camarda ha un inizio: il primo capitolo risale a (appena) 9 anni fa. L’Afforese, società della zona nord di Milano, è stata la sua prima “casa”. Piero Colangelo, ai tempi responsabile dell’attività di base dell’Afforese, è stato il primo ad aver portato Francesco su un campetto verde. «Con noi si allenava il cugino, più grande di tre anni. A bordo campo, dietro la rete c’erano la signora Federica, la mamma di Francesco, e il piccoletto. Notai che Camarda guardava verso il campetto e tirava calci alla rete, senza pallone. Mi avvicinai e dissi : “Perché non lo facciamo entrare in campo, così può calciare un pallone vero...?”. Rimasi allibito: non mi è mai capitato di vedere all’opera un calciatore in miniatura. Francesco era più piccolo di tutti gli altri, ma faceva gli stessi esercizi, anche meglio. In 5-6 mesi sarebbe arrivato il Milan». Dove lo provarono come difensore ma lui scartava gli avversari e andava a segnare. Oggi Colangelo allena alla Lombardia Uno: «Gli Allievi del 2008, i suoi... coetanei. Ricordo quella volta in cui andammo al Vismara e me lo ritrovai avversario. Gli dissi: “Francesco, non fare troppi danni...” Finì 5- 0 per loro ,con 4 gol di Camarda». Il resto è storia recentissima: Camarda ha vinto uno scudetto con l’Under 15 rossonera nel 2022, poco dopo il titolo conquistato da Pioli e i suoi. Poi la Primavera, il debutto in Youth League, i gol al Newcastle e quello in rovesciata al Psg, bellissimo, che gli è valso i complimenti di Leao. Stasera allo stadio ci sarà anche Colangelo: «E come potrei perdermelo? Pioli ha detto che ha un grande futuro e io sottoscrivo. Al mille per cento».

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numero 3

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Sono molto preoccupato per lui, sia nella buona che nella cattiva sorte, spero lui ma soprattutto la sua famiglia sappia " proteggerlo"
 

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Giofa

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Spero non entri in campo, si goda l'esperienza,ma che poi torni a crescere con calma. In primavera lo stanno gestendo, giustamente.
Spero non venga bruciato
 

Ringhio8

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Ma lo lasciassero in pace, ha 15 anni per dio. Lo stanno pompa do come il predestinato, ma in realtà non ha ancora i peli sul ***.... Sto sensazionalismo giornalistico in ogni ambito lo odio, ogni minima cosa viene strapompata x100
 

Andris

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se non buttiamo al vento il solito primo tempo difficilmente vedrà il campo, sarebbe una bella esperienza per lui lo stesso

comunque oggi la primavera ha perso con quattro goal del Cagliari...
 

Swaitak

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Avessimo un allenatore normale, ed il caro vecchio Milan, questa sarebbe pure magia.
Ma per come siamo conciati noi... Per me lui e Pioli non si sarebbero dovuti mai incrociare
 

Giofa

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se non buttiamo al vento il solito primo tempo difficilmente vedrà il campo, sarebbe una bella esperienza per lui lo stesso

comunque oggi la primavera ha perso con quattro goal del Cagliari...
Vero ma tre dei quattro gol ce li siamo fatti da soli.
Molto male bartoccioni (portiere) e Parmiggiani (centrale sostituto di Simic). Lo stesso Nsiala senza Simic a guidarlo e un altro giocatore
 
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