Demetrio Albertini a Repubblica in edicola:
Il passaggio dedicato al rapporto con Ancelotti fa riflettere su come siano cambiati i tempi. Avessimo oggi in rosa uno con le qualità e il pedigree di Demetrio lo faremmo giocare anche senza una gamba e non prenderemmo mai nessuno al suo posto. All'epoca invece si andava al di là del nome, si guardava solo al presente e si giudicavano le ultime prestazioni. Albertini erano 2-3 anni che si trascinava e quindi andava sostituito.
Non è questione di soldi ma di mentalità appunto. L'obiettivo era comunque sempre quello di crescere e migliorarsi. Infatti il grande Milan berlusconiano è finito nel momento in cui ci siamo trascinati fino alla soglia dei 40 anni i vari Seedorf, Inzaghi, Gattuso, Ambrosini, Maldini e Serginho per evitare di investire nei loro sostituti.