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Renegade
Guest
Una sfida molto inusuale per via del loro ruolo, ma che, a mio parere, è alquanto interessante. Manuel Neuer contro Thibaut Courtois. A mio avviso i primi due portieri al mondo attualmente. Un confronto in cui mi ritrovo quasi impossibilitato nel pronosticare un vincitore.
Partendo dall'aitante estremo difensore tedesco si possono spendere molte parole. Ci troviamo di fronte ad un interprete che sta letteralmente rivoluzionando il ruolo, rendendolo quasi avulso dai suoi esclusivi compiti di guardiano della porta e portandolo a mutare in una sorta di quinto difensore. Il buon Manuel è forse tra i primi veri colpi del nuovo corso del Bayern Monaco. Un Bayern Monaco che per competenza ed oculatezza andrà poi a diventare la società modello per programmazione e progettualità. Fu acquistato dallo Shalke con molto scetticismo da parte di una fetta della piazza e, nonostante le buone prestazioni nella sua precedente avventura, era impossibile prevedere possibili paragoni con Oliver Khan, poi giunti con naturalezza. Con la maglia dei bavaresi il tedesco è andato via via a migliorare. Si è dimostrato un portiere in netta evoluzione, totalmente incapace di abbacinarsi alle sue sole mansioni. Un portiere ''tecnico''; una definizione atipica, quasi sconnessa, ma la sola che potrebbe rispecchiarlo. Un portiere preciso nel passaggio corto come nel lancio lungo, elegantemente bravo coi piedi. Alquanto agile e dagli ottimi riflessi. Ma la sua evoluzione non si è limitata alla sola tecnica, bensì a passaggi chiave della sua personalità. Manuel ha fatto dell'alterigia una sua prerogativa, assurgendo quasi al ruolo di leader. Talvolta bilioso, dotato di una rabbia agonistica senza eguali. Una vera minaccia, un degno padrone di casa per qualunque attaccante volesse provare a violare il suo antro. Ha anche dimostrato una certa affidabilità sui calci di rigore, affidabilità che forse mancava dai tempi di Van Der Sar. Vince tutto con il proprio Club e arriva ad agguantare perfino il Mondiale, divenendo forse il simbolo di una Germania ricca di fenomeni ma priva di un vero e proprio leader, di un singolo trascinatore. Se volete sapere nel profondo chi è Manuel Neuer dovete far tornare nella vostra mente il fermo immagine di Germania-Brasile. Quando la palla di Oscar entra in rete, nonostante i 7 gol dei tedeschi, l'estremo difensore è una vera e propria furia verso i suoi compagni. Iracondo, insaziabile, ricco d'agonismo. Una mentalità vincente forse senza eguali. Lui voleva la vittoria perfetta, voleva che il suo uscio rimanesse inviolato. Voleva l'umiliazione totale dell'avversario. Un portiere che diviene uomo in campo, forse il nuovo Libero di questa generazione.
Dall'altro lato vi è un ragazzino. Un ragazzino per mere questioni anagrafiche se confrontato al soggetto precedente. Egli ha ben sei anni in meno del collega. E' uno dei classici acquisti di prospettiva fatti dal Chelsea. Un Chelsea che spesso e volentieri ha comprato basandosi su sfizi e correnti del momento, ma che, senza dubbio, qualche volta colpi in prospettiva ne ha fatti intelligentemente. Il ragazzino arde di competizione, vuole giocare. Thibaut Courtois finisce così all'Atletico Madrid ed il resto è storia. Nella squadra passata alla storia con uno dei capitani più giovani di sempre (Fernando Torres), anch'egli riesce a diventare un silenzioso capitano nonostante l'età anagrafica. Il belga non si ferma, debutta alla grande, brilla negli scontri contro la detentrice del suo cartellino e stabilisce il record di sole 26 reti in 49 partite. La sua evoluzione è così rapida e repentina che i Blues hanno voluto a tutti i costi riportarlo a casa. Il ragazzo, a differenza di Neuer, ha una personalità diametralmente opposta. Ma non così tanto. Il suo carattere è fermo e sicuro, seppur le parole siano poche e la sicurezza sia invece estrema. In campo è in grado di passare dalla parata semplice a quella imprevedibile in pochi minuti. Nessun avversario lo spaventa e si fa trovare sempre prontissimo sui calci piazzati. Un portiere di assoluto valore le cui caratteristiche non erano visibili da tempo.
Al momento ritengo Neuer decisamente più pronto e completo, anche per una questione di mera tecnica. Poiché il tedesco è più di un portiere, è un libero. Vedo però in Courtois una reattività maggiore, in grado di renderlo più veloce in certe situazioni imprevedibili. Nel parare i colpi di testa ravvicinati, ad esempio, secondo me il Belga è qualche spanna sopra. Tuttavia penso che per come sono messi al momento le distanze possano saltare a breve. Neuer non so perché mi appare calato e lo vedo troppo cullato sugli allori. E' come se la sua fame agonistica fosse morta. - Capirai, dopo aver vinto tutto... -, Mentre sta esplodendo nell'estremo difensore dei Blues, più ambizioso che mai. Inoltre nel numero uno del Bayern Monaco ci sono alle volte alcune amnesie banali che lasciano perplessi -in Calcio Tube troverete qualcosa-, sbavature che in Courtois non sono così eccessive. Al momento continuo a ritenere il tedesco superiore. Ma tra qualche anno, se non nell'arco di un paio di stagioni, scommetterei molto sul Belga, che se continua di questo passo lo supererà agevolmente.
Partendo dall'aitante estremo difensore tedesco si possono spendere molte parole. Ci troviamo di fronte ad un interprete che sta letteralmente rivoluzionando il ruolo, rendendolo quasi avulso dai suoi esclusivi compiti di guardiano della porta e portandolo a mutare in una sorta di quinto difensore. Il buon Manuel è forse tra i primi veri colpi del nuovo corso del Bayern Monaco. Un Bayern Monaco che per competenza ed oculatezza andrà poi a diventare la società modello per programmazione e progettualità. Fu acquistato dallo Shalke con molto scetticismo da parte di una fetta della piazza e, nonostante le buone prestazioni nella sua precedente avventura, era impossibile prevedere possibili paragoni con Oliver Khan, poi giunti con naturalezza. Con la maglia dei bavaresi il tedesco è andato via via a migliorare. Si è dimostrato un portiere in netta evoluzione, totalmente incapace di abbacinarsi alle sue sole mansioni. Un portiere ''tecnico''; una definizione atipica, quasi sconnessa, ma la sola che potrebbe rispecchiarlo. Un portiere preciso nel passaggio corto come nel lancio lungo, elegantemente bravo coi piedi. Alquanto agile e dagli ottimi riflessi. Ma la sua evoluzione non si è limitata alla sola tecnica, bensì a passaggi chiave della sua personalità. Manuel ha fatto dell'alterigia una sua prerogativa, assurgendo quasi al ruolo di leader. Talvolta bilioso, dotato di una rabbia agonistica senza eguali. Una vera minaccia, un degno padrone di casa per qualunque attaccante volesse provare a violare il suo antro. Ha anche dimostrato una certa affidabilità sui calci di rigore, affidabilità che forse mancava dai tempi di Van Der Sar. Vince tutto con il proprio Club e arriva ad agguantare perfino il Mondiale, divenendo forse il simbolo di una Germania ricca di fenomeni ma priva di un vero e proprio leader, di un singolo trascinatore. Se volete sapere nel profondo chi è Manuel Neuer dovete far tornare nella vostra mente il fermo immagine di Germania-Brasile. Quando la palla di Oscar entra in rete, nonostante i 7 gol dei tedeschi, l'estremo difensore è una vera e propria furia verso i suoi compagni. Iracondo, insaziabile, ricco d'agonismo. Una mentalità vincente forse senza eguali. Lui voleva la vittoria perfetta, voleva che il suo uscio rimanesse inviolato. Voleva l'umiliazione totale dell'avversario. Un portiere che diviene uomo in campo, forse il nuovo Libero di questa generazione.
Dall'altro lato vi è un ragazzino. Un ragazzino per mere questioni anagrafiche se confrontato al soggetto precedente. Egli ha ben sei anni in meno del collega. E' uno dei classici acquisti di prospettiva fatti dal Chelsea. Un Chelsea che spesso e volentieri ha comprato basandosi su sfizi e correnti del momento, ma che, senza dubbio, qualche volta colpi in prospettiva ne ha fatti intelligentemente. Il ragazzino arde di competizione, vuole giocare. Thibaut Courtois finisce così all'Atletico Madrid ed il resto è storia. Nella squadra passata alla storia con uno dei capitani più giovani di sempre (Fernando Torres), anch'egli riesce a diventare un silenzioso capitano nonostante l'età anagrafica. Il belga non si ferma, debutta alla grande, brilla negli scontri contro la detentrice del suo cartellino e stabilisce il record di sole 26 reti in 49 partite. La sua evoluzione è così rapida e repentina che i Blues hanno voluto a tutti i costi riportarlo a casa. Il ragazzo, a differenza di Neuer, ha una personalità diametralmente opposta. Ma non così tanto. Il suo carattere è fermo e sicuro, seppur le parole siano poche e la sicurezza sia invece estrema. In campo è in grado di passare dalla parata semplice a quella imprevedibile in pochi minuti. Nessun avversario lo spaventa e si fa trovare sempre prontissimo sui calci piazzati. Un portiere di assoluto valore le cui caratteristiche non erano visibili da tempo.
Al momento ritengo Neuer decisamente più pronto e completo, anche per una questione di mera tecnica. Poiché il tedesco è più di un portiere, è un libero. Vedo però in Courtois una reattività maggiore, in grado di renderlo più veloce in certe situazioni imprevedibili. Nel parare i colpi di testa ravvicinati, ad esempio, secondo me il Belga è qualche spanna sopra. Tuttavia penso che per come sono messi al momento le distanze possano saltare a breve. Neuer non so perché mi appare calato e lo vedo troppo cullato sugli allori. E' come se la sua fame agonistica fosse morta. - Capirai, dopo aver vinto tutto... -, Mentre sta esplodendo nell'estremo difensore dei Blues, più ambizioso che mai. Inoltre nel numero uno del Bayern Monaco ci sono alle volte alcune amnesie banali che lasciano perplessi -in Calcio Tube troverete qualcosa-, sbavature che in Courtois non sono così eccessive. Al momento continuo a ritenere il tedesco superiore. Ma tra qualche anno, se non nell'arco di un paio di stagioni, scommetterei molto sul Belga, che se continua di questo passo lo supererà agevolmente.