Test d'ingresso e numero chiuso anche nei licei

Hammer

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Sottoscrivo col sangue, ma col sangue.
E questo non deve assolutamente essere una scusa per non risolvere gli altri problemi. Tu stesso dici giustamente che una scuola rispetto ad un' altra anche solo a pochi km cambia dal giorno alla notte, ed è vero, e sbagliato. Ma anzi, ti dirò di più: io in prima superiore avevo un ragazzo, un bravo ragazzo, ma evidentemente non tagliato per quel tipo di studio, che a fine del primo quadrimestre aveva tipo 6/7 materie insufficienti. Ha cambiato SEZIONE, solo SEZIONE ed è uscito con la media dell'8. Ecco, questo deve cambiare, assolutamente, perchè è folle una cosa del genere. Ma per fare questo servono lustri, forse decenni. I provvedimenti all'ingresso, invece, possono implementarsi in fretta, e aiutano per davvero gli studenti, proprio per quel che dici...

Anche questo può capitare, e ne ho avuto riscontri concreti. In prima approssimazione parlavo di licei perchè due studenti di entrambi gli istituti escono con lo stesso titolo. E comunque non è corretto nei confronti di chi si sbatte; non chiedo l'assoluta uguaglianza tra tutte le scuole, ma un minimo di parità sì.

(OT: Morto insegni?)
 
M

Morto che parla

Guest
Anche questo può capitare, e ne ho avuto riscontri concreti. In prima approssimazione parlavo di licei perchè due studenti di entrambi gli istituti escono con lo stesso titolo. E comunque non è corretto nei confronti di chi si sbatte; non chiedo l'assoluta uguaglianza tra tutte le scuole, ma un minimo di parità sì.

(OT: Morto insegni?)


No no, anche se forse, dovesse andarmi male la professione, potrei pensare di farlo, un giorno...

Quel "avevo" necessitava un supplemento di "con me" ^_^
 

Emanuele

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A tutte e due le cose. Se il mercato chiede "100" medici e dalle università italiane ne escono 500, di riffa o di raffa almeno 300 fan la fame, sia che siano bravi che no. Poi, allo stesso tempo, ce ne sono anche di scarsi. La questione però non cambia molto: una volta la soglia di competenza era talmente alta che se ne servivano 100 in realtà ce n'erano 90.

Certo che è possibile che accada anche come dici tu, ma realisticamente parliamo di casi limite, non di normalità: a 13/14 anni non è come a 19/20, è poco credibile prendere un ragazzino e parcheggiarlo da qualche parte un anno per poi fargli ritentare un test. COmunque certo, ci mancherebbe, alla follia umana non c'è mai fine...

Sulle lauree a ciclo unico con me sfondi una porta aperta.




Ma poi, siamo qui a scandalizzarci per questi test di ingresso: se la scuola fosse "unica" (mi pare che i francesi una volta usassero questa tipologia, ma può essere che stia prendendo un abbaglio) il problema non esisterebbe neanche, perchè parleremmo semplicemente di ammissione alla classe successiva, mica niente di epocale...

Beh oddio i laureati in medicina sono tra i pochissimi che trovano lavoro abbastanza agevolmente. Detto ciò secondo me stai assolutizzando un po' troppo una fase storica contingente: è vero, ora probabilmente servono più idraulici che laureati in legge, ma nulla vieta che la situazione si ribalti nel breve-medio periodo; per questo mi sembra assurdo fissare paletti già dai 14 anni, quasi che non ci sia più spazio per decisioni successive. Aggiungo anche che non per forza un laureato in legge (o in altro) debba fare per forza l'avvocato o il magistrato, ma possa trovare impiego anche in ambiti diversi da quello strettamente giuridico. Al contrario, uno che ha studiato sin dai 14 anni per fare l'idraulico difficilmente potrà reciclarsi in qualche altro mestiere. Questo perchè comunque la laurea fornisce un certo bagaglio culturale utile per tutto il corso della vita e non è un pezzo di carta che serve per trovare lavoro (anche se purtroppo il pensiero dominante è questo...).
 

juventino

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E' questa la mentalità sbagliata, gli Istituti Tecnici sono scuole difficili, soprattutto nelle materie d'indirizzo, non sono una passeggiata.

Con me sfondi un cancello aperto. Io sono il primo a dire che la mentalità "istitui tecnici contenitori di capre, licei scuole serie" sia sbagliatissima. Il problema è che la maggior parte di queste scuole fa di tutto per non smentirla mandando avanti anch'esse, così come i licei, dei totali asini. Se noi facessimo veramente un test d'ingresso ai licei gli istitui tecnici ne risentirebbero eccome perchè di fatto sarebbero costretti oltre a prendersi gli asini dei licei pure ad avere un numero di studenti assurdo ed insostenibile.
 

esjie

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Con me sfondi un cancello aperto. Io sono il primo a dire che la mentalità "istitui tecnici contenitori di capre, licei scuole serie" sia sbagliatissima. Il problema è che la maggior parte di queste scuole fa di tutto per non smentirla mandando avanti anch'esse, così come i licei, dei totali asini. Se noi facessimo veramente un test d'ingresso ai licei gli istitui tecnici ne risentirebbero eccome perchè di fatto sarebbero costretti oltre a prendersi gli asini dei licei pure ad avere un numero di studenti assurdo ed insostenibile.

Il mio Itis era famoso anche per il numero di segati record in provincia :D. Nelle prime tra i 10 e i 15 a classe, poi via via sempre meno. Diciamo che alla fin fine qualche spintarella te la danno (pure a me), i veri ***.zari cmq non hanno scampo, per arrivare in fondo devi cmq sudare.
 
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