Tassotti su Seedorf, Iturbe e Mandzukic.

Il Re dell'Est

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Mauro Tassotti è un fiume in piena e a bordo della crociera rossonera, risponde a tantissimi argomenti. Queste le sue parole:

"A onor del vero sono stato molto vicino a lasciare il Milan. Mi era stato detto che sarebbe arrivato un nuovo staff e che io non ne facevo parte. Ho sempre fatto fatica a lasciare questa società, ma ho parlato con Pippo e con il club e ho deciso di rimanere. Avevo detto ad Allegri che lo avrei seguito, è vero, ma poi ho deciso di rimanere. Con Seedorf è stato sicuramente un rapporto non facile. Ma sono cose passate ed è inutile parlarne. Non ha ancora parlato lui, non ha parlato la società. Da parte mia ho cercato di comportarmi con lui nel modo migliore mettendomi a sua disposizione. Ma per essere collaborativo devi anche sentirti a tuo agio e in quel periodo non stavo bene né in panchina né a Milanello. Pippo può sicuramente portare il suo entusiasmo, ha grandi conoscenze. Ha fatto due anni nel settore giovanile. Vive di calcio da sempre 24 ore su 24 ma poi ovviamente ci sarà la prova del campo. Pippo ha tutte le qualità per fare bene. Ho un bellissimo rapporto con i ragazzi. Il vantaggio di fare il vice è che non prendi decisioni che spettano al capo allenatore. Ma mi piace stare a contatto con i giocatori. Pippo è un allenatore particolare. Da giocatore studiava gli avversari, i loro movimenti e da mister è lo stesso. Ha grande attenzione sui particolari e anche sullo staff ha cercato degli specialisti come Vio e Magni. Sono state sue scelte. Balotelli con l'Inghilterra ha fatto una buona partita mentre con la Costa Rica hanno giocato male tutti. Balotelli deve capire, ma penso che lo sappia, che la squadra ha bisogno di lui e lui della squadra. Iturbe ha fatto molto bene, è sulla bocca di tutti e anche su quella di Inzaghi. E' l'ideale per il 4-3-3. Mandzukic è un giocatore di grande livello, non so che problemi abbia al Bayern ma ha sempre fatto gol e lo sta dimostrando anche al Mondiale. Inzaghi mi sta coinvolgendo tanto. Anche con Allegri ero molto coinvolto, lui è un grande allenatore e merita di trovare una grande squadra. Ho parlato con Pippo e mi ha fatto capire che mi sarei trovato bene. Lui si è confrontato con me sulle scelte degli altri collaboratori e sono convinto che faremo un bel lavoro e speriamo di fare una bella stagione. Dopo l'esonero di Allegri mi sentivo colpevole tanto quanto quelli che erano andati via. Poi una volta che ho deciso di continuare la stagione, ho deciso di andare in fondo. Le difficoltà sono venute fuori successivamente e mi sono trovato a lavorare con una persona che non mi aveva scelto e anche questo forse aveva inciso sulla scelta di andare via. In passato potevo fare anche il primo allenatore ma ho fatto delle scelte. De Sciglio ha avuto una stagione travagliata e non ha trovato molta continuità. Ma ha grandi capacità tecniche, entusiasmo e anche sul piano della corsa può dare molto. Mario può fare bene nel 3-5-2 ma se ha qualcuno con cui dialogare davanti, gli fa piacere. Non è ancora calato nel ruolo di centravanti che fa con risultati alterni. Purtroppo ha delle difficoltà ad interpretare al meglio il ruolo di centravanti. Non è ancora detto con che modulo giocheremo e lo decideremo soltanto a fine mercato" . Sul tandem Balo-Pazzo sono state fatte delle scelte, bisogna capire ancora il vero ruolo di Kakà. All'inizio era un trequartista poi una seconda punta. Il Milan deve ripartire dalla famiglia Berlusconi e da Inzaghi che è stato scelto per portare il Milan in alto e anche dai nostri tifosi, vogliamo uno stadio pieno ma dipende da noi. Giocare una volta a settimana ci darà indubbi vantaggi. Speriamo che Pippo ci porti l'ottava. Non è vero che non corriamo, la cosa importante è che dobbiamo tornare a fare il Milan. Vincere e riportare entusiamo allo stadio che è quello di cui abbiamo bisogno".
 

Dumbaghi

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Mauro Tassotti è un fiume in piena e a bordo della crociera rossonera, risponde a tantissimi argomenti. Queste le sue parole:

"A onor del vero sono stato molto vicino a lasciare il Milan. Mi era stato detto che sarebbe arrivato un nuovo staff e che io non ne facevo parte. Ho sempre fatto fatica a lasciare questa società, ma ho parlato con Pippo e con il club e ho deciso di rimanere. Avevo detto ad Allegri che lo avrei seguito, è vero, ma poi ho deciso di rimanere. Con Seedorf è stato sicuramente un rapporto non facile. Ma sono cose passate ed è inutile parlarne. Non ha ancora parlato lui, non ha parlato la società. Da parte mia ho cercato di comportarmi con lui nel modo migliore mettendomi a sua disposizione. Ma per essere collaborativo devi anche sentirti a tuo agio e in quel periodo non stavo bene né in panchina né a Milanello. Pippo può sicuramente portare il suo entusiasmo, ha grandi conoscenze. Ha fatto due anni nel settore giovanile. Vive di calcio da sempre 24 ore su 24 ma poi ovviamente ci sarà la prova del campo. Pippo ha tutte le qualità per fare bene. Ho un bellissimo rapporto con i ragazzi. Il vantaggio di fare il vice è che non prendi decisioni che spettano al capo allenatore. Ma mi piace stare a contatto con i giocatori. Pippo è un allenatore particolare. Da giocatore studiava gli avversari, i loro movimenti e da mister è lo stesso. Ha grande attenzione sui particolari e anche sullo staff ha cercato degli specialisti come Vio e Magni. Sono state sue scelte. Balotelli con l'Inghilterra ha fatto una buona partita mentre con la Costa Rica hanno giocato male tutti. Balotelli deve capire, ma penso che lo sappia, che la squadra ha bisogno di lui e lui della squadra. Iturbe ha fatto molto bene, è sulla bocca di tutti e anche su quella di Inzaghi. E' l'ideale per il 4-3-3. Mandzukic è un giocatore di grande livello, non so che problemi abbia al Bayern ma ha sempre fatto gol e lo sta dimostrando anche al Mondiale. Inzaghi mi sta coinvolgendo tanto. Anche con Allegri ero molto coinvolto, lui è un grande allenatore e merita di trovare una grande squadra. Ho parlato con Pippo e mi ha fatto capire che mi sarei trovato bene. Lui si è confrontato con me sulle scelte degli altri collaboratori e sono convinto che faremo un bel lavoro e speriamo di fare una bella stagione. Dopo l'esonero di Allegri mi sentivo colpevole tanto quanto quelli che erano andati via. Poi una volta che ho deciso di continuare la stagione, ho deciso di andare in fondo. Le difficoltà sono venute fuori successivamente e mi sono trovato a lavorare con una persona che non mi aveva scelto e anche questo forse aveva inciso sulla scelta di andare via. In passato potevo fare anche il primo allenatore ma ho fatto delle scelte. De Sciglio ha avuto una stagione travagliata e non ha trovato molta continuità. Ma ha grandi capacità tecniche, entusiasmo e anche sul piano della corsa può dare molto. Mario può fare bene nel 3-5-2 ma se ha qualcuno con cui dialogare davanti, gli fa piacere. Non è ancora calato nel ruolo di centravanti che fa con risultati alterni. Purtroppo ha delle difficoltà ad interpretare al meglio il ruolo di centravanti. Non è ancora detto con che modulo giocheremo e lo decideremo soltanto a fine mercato" . Sul tandem Balo-Pazzo sono state fatte delle scelte, bisogna capire ancora il vero ruolo di Kakà. All'inizio era un trequartista poi una seconda punta. Il Milan deve ripartire dalla famiglia Berlusconi e da Inzaghi che è stato scelto per portare il Milan in alto e anche dai nostri tifosi, vogliamo uno stadio pieno ma dipende da noi. Giocare una volta a settimana ci darà indubbi vantaggi. Speriamo che Pippo ci porti l'ottava. Non è vero che non corriamo, la cosa importante è che dobbiamo tornare a fare il Milan. Vincere e riportare entusiamo allo stadio che è quello di cui abbiamo bisogno".

ha detto tutto e niente, in pieno stile Milan




Importante la frase in rosso, forse ci salviamo dallo sciagurato centrocampo a 3.
 

Il Re dell'Est

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Su Seedorf ha detto chiaramente che non si trovava bene con lui, quindi evidentemente le voci relative a qualche comportamento "sui generis" dell'olandese erano vere. E per far andare via a gambe levate uno come Tassotti ce ne vuole. Ho grande stima e rispetto per lui. D'altra parte è l'ultimo grande vecchio rimasto al Milan e sebbene non voglia sporcarsi più di tanto le mani, può ancora trasmettere ai nuovi cosa vuol dire vestire la nostra casacca e dare consigli molto utili.

Su Iturbe e Mandzukic direi che ci sono conferme e gradimenti a 360°. Dipende soltanto dalla società. A quanto pare, ma era prevedibile, non compreremo in funzione del modulo ma in funzione di quanto avremo in cassa. Per questo motivo il modulo si scoprirà soltanto a fine mercato.
 

pennyhill

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Su Seedorf ha detto chiaramente che non si trovava bene con lui, quindi evidentemente le voci relative a qualche comportamento "sui generis" dell'olandese erano vere. E per far andare via a gambe levate uno come Tassotti ce ne vuole. Ho grande stima e rispetto per lui. D'altra parte è l'ultimo grande vecchio rimasto al Milan e sebbene non voglia sporcarsi più di tanto le mani, può ancora trasmettere ai nuovi cosa vuol dire vestire la nostra casacca e dare consigli molto utili.

Su Iturbe e Mandzukic direi che ci sono conferme e gradimenti a 360°. Dipende soltanto dalla società. A quanto pare, ma era prevedibile, non compreremo in funzione del modulo ma in funzione di quanto avremo in cassa. Per questo motivo il modulo si scoprirà soltanto a fine mercato.

Da quanto leggo mi pare di capire che nell'eventuale futuro staff dell'olandese lui non avrebbe trovato spazio, mi pare quasi normale ci fosse e ci sia ancora, acredine nei confronti di Seedorf.
 

Il Re dell'Est

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Da quanto leggo mi pare di capire che nell'eventuale futuro staff dell'olandese lui non avrebbe trovato spazio, mi pare quasi normale ci fosse e ci sia ancora, acredine nei confronti di Seedorf.

dice chiaramente che non si trovava a suo agio né in panchina e né a milanello. Il che dimostra una insofferenza generale. Non credo che Tassotti riconduca tutto il suo malessere al semplice fatto che rischiava di non far parte più dello staff. Per me l'aria pesante che tirava aveva ben altre radici e motivazioni.
 
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Ale

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E' un rammolito in pieno stile Milan. A questo punto il raduno facciamolo dal primo settembre con il modulo scelto il giorno prima...
 

runner

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Grande il Tasso sempre un mito!!

Ha detto esattamente quello che è accaduto e lo fa senza cadere nel ridicolo come fanno spesso molti personaggi nel mondo del calcio, sul modulo devono vedere se restano Kakà e Binho e poi si deciderà....

non può certo sbilanciarsi ora, anche perchè ogni azienda del Mondo ha uno sua filosofia e idea e poi però deve fare i conti con la realtà e il mercato....
 

pennyhill

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dice chiaramente che non si trovava a suo agio né in panchina e né a milanello. Il che dimostra una insofferenza generale. Non credo che Tassotti riconduca tutto il suo malessere al semplice fatto che rischiava di non far parte più dello staff. Per me l'aria pesante che tirava aveva ben altre radici e motivazioni.

Beh non credo si trattasse di lasciare semplicemente lo staff, si parlava di lasciare una società dopo 20 anni di collaborazione, quasi 35 se aggiungiamo quelli da calciatore. Una freddezza nei rapporti era quasi scontata.
 

Musagete

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Sarà pure di famiglia, ma dopo tutto questo tempo a fare il secondo che motivazioni può avere?
 
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