Keita? Non so cosa accadrà entro giovedì. Penso che alla fine troveremo la migliore soluzione sia per noi che per il giocatore. Cena con Sabatini per Keita? Non lo posso confermare. Non siamo mai stati a cena insieme. Keita all'Inter non è ipotizzabile. Siamo molto lontani. Sul giocatore non c'è solo il Monaco ma anche altri club".
L'Inter sta riuscendo nella impresa di peggiorare la qualità, opportunisticamente non eccelsa, della offerta juventina per Keita, basata sulla confidenza di un accordo, sappiamo su che basi, con il furbo Calenda, agente del giocatore. Si sta sottovalutando la determinazione di Lotito di imporre, entro certi limiti, condizioni a sé gradite al negoziato, assumendo il rischio che esso possa fallire, portando inevitabilmente il giocatore, in assenza di novità relative a rinnovi contrattuali, a naturale scadenza di contratto. È davvero sorprendente che il club, ovvero il Milan, che ha sinora dimostrato di credere di più al giocatore ed al suo valore, tecnico e di mercato, offrendo alla Lazio la somma più alta per il suo acquisto, non riceva analoga considerazione dal giocatore che, si dice, non crede al suo progetto. Qui, come suol dirsi, la verità sta nel mezzo, tra le ambizioni sportive di Keita, probabilmente mal riposte in Juventus o addirittura Inter, e quelle di Calenda, probabilmente ben riposte in interlocutori più attenti alle sue ambiziose richieste di denaro. Situazione complessa, francamente spiacevole, che si sta trascinando verso un esito traumatico per tutti. Ritorni la ragione contro la follia strategica e negoziale, e ritorni soprattutto Keita a rileggere la formazione titolare del Milan di quest'anno. Bei nomi, davvero, e soprattutto non faticherà ad accorgersi che, tra essi, manca solo il suo.