Taechaubol:"Sì, voglio comprare il Milan".

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Il Re dell'Est

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sicuramente ha tratto vantaggi ma di fatto il milan ha sempre avuto passivi di bilancio ripianati dalla proprietà! va da sè che per vincere devi spendere...e credo che avrebbe potuto vendere il milan in qualsiasi momento se avesse voluto...lungi da me difendere berlusca in questo momento ma secondo me un briciolo di passione gli è rimasta e vorrebbe agire cercando di accontentare un po tutti..tifosi compresi...personalmente il magnate cinese credo dia molto ma molto ma molto piu affidamento dal punto di vista finanziario...

Un riccone alla Wanda Group ti da più certezze quando arriva, ma potrebbe lasciarti a piedi da un momento all'altro. Invece una cordata ha il pregio di poter essere assimilata ad una catena, i cui anelli possono essere più facilmente rimpiazzati. Questo è un aspetto da non sottovalutare.

Clamoroso! Bee esce ancora di più allo scoperto e, contattato da Repubblica, chiarisce la questione: "E' tutto vero. Ho presentato l’offerta per ottenere una quota di maggioranza del Milan, sulla base di una valorizzazione complessiva di poco meno di un miliardo di euro. La trattativa va avanti da ottobre. Ormai la notizia è trapelata e non avrebbe senso negarla. Adesso aspetto soltanto il riscontro da Berlusconi. Sono pronto a chiudere entro fine febbraio. Il marchio Milan, sul mercato asiatico, ha un potenziale enorme." Secondo il quotidiano italiano, se Fininvest dovesse preferire i cinesi di Wanda Group (sulla scorta dei falchi Galliani/Barabra) dovrebbe pagare una robusta penale a Mister Bee. I contatti tra le due società, infatti, sono iniziati 4 mesi fa e un primo incontro de visu c'è già stato il 18 gennaio ad Arcore. Il manager Thailandese aspetta solo il via libera da Silvio Berlusconi per arrivare in Italia e chiudere l'affare per rilevare la maggioranza del pacchetto azionario per circa 500 milioni. Ma non esclude un'entrata con quote minoritarie, in modo da lasciare i Berlusconi proprietari ancora per qualche tempo, garantendosi però una option per acquistare la maggioranza. Ieri la vicenda è stata oggetto di un acceso dibattito ad Arcore. L'esito ufficiale di queste consultazioni è atteso ad ore. Nel frattempo Bee aggiunge: "Non faccio beneficenza. Il potenziale del calcio nel nostro continente è straordinario. E non è speculazione: il nome e il prestigio mondiale del club rossonero lo escludono in partenza. Ho esposto un progetto di sviluppo molto articolato, con un piano particolareggiato per ogni grande città dell’Asia. Sono convinto del formidabile valore del brand Milan, su un
mercato da potenziare".
L'ostacolo principale per Bee arriva da Galliani, che spalleggia i cinesi che hanno da poco acquistato Infront (con i quali l'AD ha diversi contatti e amicizie, vedi Bogarelli). Per quanto riguarda le presunte segnalazioni avute alla CONSOB Thaliandese, il mangate ha esibito un documento del Ministero degli Affari Esteri, ufficio Financial and banking crime department of special investigation, che in data 28 febbraio 2012 ne certifica la correttezza. Ma dove prenderà tutti quei soldi? Mister Bee si è proposto come capo-cordata, con la partecipazione più rilevante, assieme ad altri finanziatori e con l’appoggio della banca d’affari internazionale Edmond de Rothschild. "Ribadisco: non millanto capitali. La proposta è seria e solida". Bee specifica che Berlusconi resterebbe presidente e che i due AD resterebbero figure di riferimento. A chiosa dell'intervista, Bee afferma che "I colloqui con Berlusconi sono stati sereni e gradevoli". Non ci resta che attendere e vedere come finisce questa storia.

Una cosa è certa, dopo che tutto il mondo ha saputo che è stato offerto 1 miliardo per il Milan, se Berlusconi dovesse rifiutare farebbe capire che le dichiarazioni di voler cedere erano solo un bluff e nessuno si presenterà più alla sua porta. Se pensa che qualche sciocco gli offra 300M per starsi buono e zitto fino a quando non passerà a miglior vita, evidentemente è completamente andato di testa.
 

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Clamoroso! Bee esce ancora di più allo scoperto e, contattato da Repubblica, chiarisce la questione: "E' tutto vero. Ho presentato l’offerta per ottenere una quota di maggioranza del Milan, sulla base di una valorizzazione complessiva di poco meno di un miliardo di euro. La trattativa va avanti da ottobre. Ormai la notizia è trapelata e non avrebbe senso negarla. Adesso aspetto soltanto il riscontro da Berlusconi. Sono pronto a chiudere entro fine febbraio. Il marchio Milan, sul mercato asiatico, ha un potenziale enorme." Secondo il quotidiano italiano, se Fininvest dovesse preferire i cinesi di Wanda Group (sulla scorta dei falchi Galliani/Barabra) dovrebbe pagare una robusta penale a Mister Bee. I contatti tra le due società, infatti, sono iniziati 4 mesi fa e un primo incontro de visu c'è già stato il 18 gennaio ad Arcore. Il manager Thailandese aspetta solo il via libera da Silvio Berlusconi per arrivare in Italia e chiudere l'affare per rilevare la maggioranza del pacchetto azionario per circa 500 milioni. Ma non esclude un'entrata con quote minoritarie, in modo da lasciare i Berlusconi proprietari ancora per qualche tempo, garantendosi però una option per acquistare la maggioranza. Ieri la vicenda è stata oggetto di un acceso dibattito ad Arcore. L'esito ufficiale di queste consultazioni è atteso ad ore. Nel frattempo Bee aggiunge: "Non faccio beneficenza. Il potenziale del calcio nel nostro continente è straordinario. E non è speculazione: il nome e il prestigio mondiale del club rossonero lo escludono in partenza. Ho esposto un progetto di sviluppo molto articolato, con un piano particolareggiato per ogni grande città dell’Asia. Sono convinto del formidabile valore del brand Milan, su un
mercato da potenziare".
L'ostacolo principale per Bee arriva da Galliani, che spalleggia i cinesi che hanno da poco acquistato Infront (con i quali l'AD ha diversi contatti e amicizie, vedi Bogarelli). Per quanto riguarda le presunte segnalazioni avute alla CONSOB Thaliandese, il mangate ha esibito un documento del Ministero degli Affari Esteri, ufficio Financial and banking crime department of special investigation, che in data 28 febbraio 2012 ne certifica la correttezza. Ma dove prenderà tutti quei soldi? Mister Bee si è proposto come capo-cordata, con la partecipazione più rilevante, assieme ad altri finanziatori e con l’appoggio della banca d’affari internazionale Edmond de Rothschild. "Ribadisco: non millanto capitali. La proposta è seria e solida". Bee specifica che Berlusconi resterebbe presidente e che i due AD resterebbero figure di riferimento. A chiosa dell'intervista, Bee afferma che "I colloqui con Berlusconi sono stati sereni e gradevoli". Non ci resta che attendere e vedere come finisce questa storia.

Ancora Galliani? Ma basta! Non se ne puó davvero più. Quell'uomo mi fa paura, ne sa una più del diavolo e sarebbe disposto a tutto per tenersi la poltrona sotto al sedere.
 

malos

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Ancora Galliani? Ma basta! Non se ne puó davvero più. Quell'uomo mi fa paura, ne sa una più del diavolo e sarebbe disposto a tutto per tenersi la poltrona sotto al sedere.

Ma davvero, questo è molto peggio del berlusca, non si toglie di torno manco con le bombe.
 
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Clamoroso! Bee esce ancora di più allo scoperto e, contattato da Repubblica, chiarisce la questione: "E' tutto vero. Ho presentato l’offerta per ottenere una quota di maggioranza del Milan, sulla base di una valorizzazione complessiva di poco meno di un miliardo di euro. La trattativa va avanti da ottobre. Ormai la notizia è trapelata e non avrebbe senso negarla. Adesso aspetto soltanto il riscontro da Berlusconi. Sono pronto a chiudere entro fine febbraio. Il marchio Milan, sul mercato asiatico, ha un potenziale enorme." Secondo il quotidiano italiano, se Fininvest dovesse preferire i cinesi di Wanda Group (sulla scorta dei falchi Galliani/Barabra) dovrebbe pagare una robusta penale a Mister Bee. I contatti tra le due società, infatti, sono iniziati 4 mesi fa e un primo incontro de visu c'è già stato il 18 gennaio ad Arcore. Il manager Thailandese aspetta solo il via libera da Silvio Berlusconi per arrivare in Italia e chiudere l'affare per rilevare la maggioranza del pacchetto azionario per circa 500 milioni. Ma non esclude un'entrata con quote minoritarie, in modo da lasciare i Berlusconi proprietari ancora per qualche tempo, garantendosi però una option per acquistare la maggioranza. Ieri la vicenda è stata oggetto di un acceso dibattito ad Arcore. L'esito ufficiale di queste consultazioni è atteso ad ore. Nel frattempo Bee aggiunge: "Non faccio beneficenza. Il potenziale del calcio nel nostro continente è straordinario. E non è speculazione: il nome e il prestigio mondiale del club rossonero lo escludono in partenza. Ho esposto un progetto di sviluppo molto articolato, con un piano particolareggiato per ogni grande città dell’Asia. Sono convinto del formidabile valore del brand Milan, su un
mercato da potenziare".
L'ostacolo principale per Bee arriva da Galliani, che spalleggia i cinesi che hanno da poco acquistato Infront (con i quali l'AD ha diversi contatti e amicizie, vedi Bogarelli). Per quanto riguarda le presunte segnalazioni avute alla CONSOB Thaliandese, il mangate ha esibito un documento del Ministero degli Affari Esteri, ufficio Financial and banking crime department of special investigation, che in data 28 febbraio 2012 ne certifica la correttezza. Ma dove prenderà tutti quei soldi? Mister Bee si è proposto come capo-cordata, con la partecipazione più rilevante, assieme ad altri finanziatori e con l’appoggio della banca d’affari internazionale Edmond de Rothschild. "Ribadisco: non millanto capitali. La proposta è seria e solida". Bee specifica che Berlusconi resterebbe presidente e che i due AD resterebbero figure di riferimento. A chiosa dell'intervista, Bee afferma che "I colloqui con Berlusconi sono stati sereni e gradevoli". Non ci resta che attendere e vedere come finisce questa storia.

altra riprova della lotta interna tra galliani e i berluscones , come ho sempre sostenuto c'è un braccio di ferro tra le due parti e galliani sta tenendo duro perche vorrebbe ritornare a gestire il milan come faceva un tempo però con una nuova società
 

nimloth

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Ma scusate a queste condizioni, o meglio, a queste cifre, perche Berlusconi non dovrebbe vendere ?

Appena arrivava qualcuno con un pò di soldi, ha venduto tutti i nostri campioni (Sheva, Kaka, Thiago, Ibra)
perchè dovrebbe rifiutare così tanti soldi?
Per affetto ai colori rossoneri? Per lasciarlo in eredità a Barbara?

dai non ci crede nessuno....

Potrà sempre farsi comprare da Galliani una nuova società a parametro zero (magari il Parma)
 

Juventino30

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Capisco la voglia, il desiderio, lo sfinimento di voler vedere un cambio radicale nella società, e questo cambio deve passare necessariamente (ormai si è capito) per una cessione del club...ma il Milan non può essere mica venduto al primo arrivato. Si deve evitare il rischio di finire in mani non solide, non sicure, non veramente interessate al bene della squadra e capaci di mezzi per ricostruirla.

Non si può mica vendere al primo che passa e che dice di avere un miliardo di euro. Bisogna vedere bene chi sono questi presunti "magnati", perchè poi i cavoli amari sono dei tifosi, se la squadra dovesse finire tra le braccia di personaggi strani e strambi. Guardiamo bene alle dinamiche e poniamo la massima attenzione: in questo caso, non si può dare torto a Berlusconi se è prudente e vuole le dovute garanzie. Alla base però, ovviamente, ci deve essere la reale volontà di vendere, altrimenti tutto il discorso cade.
 

malos

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Capisco la voglia, il desiderio, lo sfinimento di voler vedere un cambio radicale nella società, e questo cambio deve passare necessariamente (ormai si è capito) per una cessione del club...ma il Milan non può essere mica venduto al primo arrivato. Si deve evitare il rischio di finire in mani non solide, non sicure, non veramente interessate al bene della squadra e capaci di mezzi per ricostruirla.

Non si può mica vendere al primo che passa e che dice di avere un miliardo di euro. Bisogna vedere bene chi sono questi presunti "magnati", perchè poi i cavoli amari sono dei tifosi, se la squadra dovesse finire tra le braccia di personaggi strani e strambi. Guardiamo bene alle dinamiche e poniamo la massima attenzione: in questo caso, non si può dare torto a Berlusconi se è prudente e vuole le dovute garanzie. Alla base però, ovviamente, ci deve essere la reale volontà di vendere, altrimenti tutto il discorso cade.
Perfetto
 

Splendidi Incisivi

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Capisco la voglia, il desiderio, lo sfinimento di voler vedere un cambio radicale nella società, e questo cambio deve passare necessariamente (ormai si è capito) per una cessione del club...ma il Milan non può essere mica venduto al primo arrivato. Si deve evitare il rischio di finire in mani non solide, non sicure, non veramente interessate al bene della squadra e capaci di mezzi per ricostruirla.

Non si può mica vendere al primo che passa e che dice di avere un miliardo di euro. Bisogna vedere bene chi sono questi presunti "magnati", perchè poi i cavoli amari sono dei tifosi, se la squadra dovesse finire tra le braccia di personaggi strani e strambi. Guardiamo bene alle dinamiche e poniamo la massima attenzione: in questo caso, non si può dare torto a Berlusconi se è prudente e vuole le dovute garanzie. Alla base però, ovviamente, ci deve essere la reale volontà di vendere, altrimenti tutto il discorso cade.
Berlusconi certamente vuole garanzie per il proprio portafoglio, non per il bene del club.
 
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