Hai scritto una cosa molto triste, a cui sicuramente non hai riflettuto,
Il rapporto e la stessa natura d'amore padre/figlio o madre/figlio è una cosa ben diversa dall'amore tra 2 partner anche omosessuali.
non credo vi sia altro d'aggiungere, se provi il primo sentimento certamente non puoi provare il secondo.
Mi vengono in mente i classici film americani, in cui quando i figli sorprendono in qualche maniera i genitori a fare sesso praticamente "rimettono", la reazione è forse esagerata, ma ti posso assicurare che l'amore "consanguineo" se presente esclude assolutamente la sessualità.
Premessa, sto al gioco nelle prime frasi, ma stiamo portando il discorso su un piano sbagliato rispetto alla discussione.
Ma scusa molto triste perché? Chi è "tifoso evorutto" o "efferosso" o chicchessia per dire che cosa è amore e in che modo debba essere espresso?
Detto questo, il fulcro del discorso è un altro.
O siamo pari davanti alla legge, o non lo siamo.
Ragazzi qua non vorrei che si uscisse dal seminato in maniera pesante, perché qua la si sta buttando sulla morale, sulla religione, sui principi etc. No, signori, se qui si parla di legge, si parla di legge.
A "18 anni" siamo tutti uguali davanti alla legge? Bene. Allora non c'è motivo di distinguere due omosessuali da due eterosessuali. E non vi è motivo di distinguere fra una coppia gay e una coppia etero E una coppia incestuosa.
Una volta che c'è il consenso, il cittadino X e il cittadino Y (sempre se si è tutti uguali davanti alla legge) possono fare quello che vogliono, a livello sessuale, e a questo punto anche dal punto di vista della costituzione di un nucleo familiare.
E, per la cronaca, Padre-Figlia non va bene, ma fratello e sorella sì? E' incesto pure quello. Ma lì "il tipo di amore" è diverso (cosa che, ribadisco, alla legge NULLA TANGE)?
Io davanti a queste argomentazioni faccio fatica a controbattere oggettivamente.
Un pro gay si batte stoicamente per asserire che uno che non condivide la cosa si arrampica sugli specchi, poi però davanti ad un minimo di logica spiccia si deve inerpicare in voli a dir poco pindarici per uscirne...
Edit: leggo ora il tuo parere su fratelli e sorelle.
Ma anche lì, "si decide che quello è malato, e quell'altro no".
Ma in funzione di cosa? Ma perché? Cioè, uno psichiatra decide che un uomo che ama un uomo non è malato, mentre un fratello che ama una sorella è malato?
Mi sembra veramente che si sta entrando nel campo del più arbitrario possibile.
Allora diciamo che la maggioranza delle persone decide cosa è giusto o sbagliato, e chiudiamo il discorso così.
Ma non ditemi che c'è una logica di fondo nel dire che i gay sono uguali agli etero ma gli incestuosi no perché non c'è, abbiate pazienza.
Ma comunque, concludo, ipotizziamo anche solo per un istante che tutto il discorso sull'incestuoso passi (non passa, logicamente, ma diamolo per scontato). Bene.
E sulle unioni multiple? Se siamo tutti uguali, perché non si ammette anche la poligamia? Se sono 4/5/6 soggetti consenzienti, dove sta il problema?