E
Efferosso
Guest
Io temo che il problema sia la quasi totale mancanza di empatia e sensibilita', emblematico l' intervento dell'utente sopra di te, personalmente fa passare anche la voglia di replicare o dialogare.
Mi limito semplicemente a citare la popolarissima wikipedia:
Cit. "L'omofobia è la paura e l'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità, della bisessualità e della transessualità, e quindi delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali basata sul pregiudizio[2][3]. L'Unione europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo[2]. Con il termine "omofobia" quindi si indica generalmente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all'omosessualità o alle persone omosessuali[4].
L'omofobia non è inserita in alcuna classificazione clinica delle varie fobie; infatti, non compare né nel DSM né nella classificazione ICD; il termine, come nel caso della xenofobia, è solitamente utilizzato in un'accezione generica (riferita a comportamenti discriminatori) e non clinica.[5][6]".
Io temo che il problema sia la quasi totale mancanza di empatia e sensibilita', emblematico l' intervento dell'utente sopra di te, personalmente fa passare anche la voglia di replicare o dialogare.
Mi limito semplicemente a citare la popolarissima wikipedia:
Cit. "L'omofobia è la paura e l'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità, della bisessualità e della transessualità, e quindi delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali basata sul pregiudizio[2][3]. L'Unione europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo[2]. Con il termine "omofobia" quindi si indica generalmente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all'omosessualità o alle persone omosessuali[4].
L'omofobia non è inserita in alcuna classificazione clinica delle varie fobie; infatti, non compare né nel DSM né nella classificazione ICD; il termine, come nel caso della xenofobia, è solitamente utilizzato in un'accezione generica (riferita a comportamenti discriminatori) e non clinica.[5][6]".
Io farò passare la voglia del confronto, però non sono io a dire agli altri che devono vergognarsi
Come detto, per me ognuno ha il diritto ad avere le proprie idee e nessuno deve vergognarsi di portarle avanti, con un dialogo logico e civile (spero vedrai l'ironia che si nasconde benevola in questa frase, visto che ""io"" dovrei essere quello intollerante, per come """mi si sta dipingendo""").
Detto questo, come riporta la popolarissima wikipedia, "quindi si indica generalmente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all'omosessualità o alle persone omosessuali"
Io continuo sulla mia (logica) strada. Questo genere di atteggiamento si può avere verso una qualsiasi categoria di persone. Qualsiasi.
Politici.
Atei.
Credenti.
Preti.
Forze dell'Ordine.
Tifosi sportivi.
Etc. Etc.
Cioè, capiamoci, io lo so perfettamente che sto dicendo qualcosa di "scomodo", perché la """"logica""""" di questa società è tale per cui se "discrimini" tizio va bene, se "discrimini" caio no, però la logica quella è, continuo a dire che non se ne esce e dopo non so quante pagine non ho ancora avuto una risposta logica da parte di nessuno che abbia contestato questa cosa.
Proprio per quello che ci siamo detti fino ad ora, N utenti hanno detto, sostanzialmente, adesso la metto giù un po' cruda, che "hanno schifo" di un incestuoso.
Lo pugnaleranno? Lo picchieranno? Gli sputeranno addosso? No. Non credo almeno.
Se lo pugnalassero/picchiassero/gli sputassero addosso, avrebbe peso lo status del soggetto offeso? No, perché "grazie al cielo" almeno a livello teorico la legge è uguale per tutti (salvo, come già ricordato da alcuni, delle leggi che DI FATTO discriminano), per cui se uno picchia, pugnala insulta UNA PERSONA, allora viene sanzionato.
Gli utenti avranno schifo a vedere un fratello che bacia una sorella? Sì.
Il fratello e la sorella avranno la loro libertà di baciarsi? Sì.
Il fratello e la sorella si dovranno vergognare dei loro gusti? No.
Gli utenti si dovranno vergognare dei loro gusti? No.
Non bisogna fare delle discriminazioni in base alle preferenze sessuali di ognuno? Sì.
Preferenza implica che a tizio piace una cosa di più rispetto ad un'altra, come l'altra gli piace di meno della prima.
Un ragionamento che porta a vergognarsi dello schifo che uno prova per qualcosa e al contempo si deve rispettare il gusto di ciascuno implica necessariamente, in parallelo e in paradosso, che ognuno è libero di scegliersi il gusto di gelato che vuole, e tutti devono rispettare il suo gusto, però se a te non piace il gusto che piace a lui, devi vergognarti. In pratica se uno ordina il pistacchio e a te il pistacchio proprio non piace, non puoi. Ti deve piacere, se no ti devi vergognare. Però allo stesso tempo il tuo gusto è rispettato.
Ma qualcuno mi spiega perché ci dobbiamo arenare davanti ad un ragionamento così basilare, che è evidentemente fallato?
Si sta qui tutti ad invocare la libertà di pensiero e di sessualità, ma se poi uno ha una libertà di pensiero e di sessualità che non combacia con quello che è "stabilito", allora si deve vergognare?