Svezia: legalizzare necrofilia e incesto

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Efferosso

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Sono leggi a tutela infatti...pensate proprio perché esiste quel razzismo violento che si diceva prima...
Mi sembra ovvio che non possono picchiare un etero mosso da omofobia...quindi la minoranza ha una tutela in più perché è purtroppo vittima di atti di violenza legati proprio alla loro (non colpa) di essere una minoranza..
Uguali significa nel diritti e nei doveri, ma se compio un reato "diverso" la legge applicata sarà diversa..è lo stesso principio dell'aggravante per futili motivi..se uccido uno lo uccido, che differenza fa se è perché mi ha rubato 2000000 di euro o 200?..la differenza c'è eccome invece..

Si ma il reato è lo stesso.
Poi ci sono le aggravanti psicologiche generali, ma quello è un discorso che si valuta caso per caso, fra la persona X e la persona Y, non fra la persona X e la categoria Z.

Continuo a dire che se siamo tutti uguali davanti alla legge e il sistema funziona, le minoranze non esistono. Non deve esistere una legge che tutela una categoria, perché non esistono, davanti alla legge, le categorie. "siamo tutti uguali".

Se no, basta dirlo, non si è tutti uguali davanti alla legge. Cosa che magari scandalizza come principio, ma per me non è che sia qualcosa di necessariamente negativo.

Vogliamo entrare in un contesto differente, senza andare a prendere i reati contro alla persona (sottolineo persona, non etero/gay/laico/credente/nero/bianco/uomo/donna)? Vogliamo dire che "le quote rosa" tutelano una minoranza?
Boh. Diciamolo. Almeno, così viene spacciata la cosa.
A me sembra una discriminazione grossa come una casa, però non so, ditemi voi.


La "verità" logica è semplice, in realtà.

Uguaglianza e Libertà non possono coesistere a livello assoluto. Non insieme. Alla fine, prima o poi, una deve cedere il passo all'altra.

Solo che l'ordinamento sta provando a spingere l'una e l'altra cosa all'estremo, forzando in ogni modo, e stanno uscendo frizioni che più andremo avanti, e più si peggiorerà.
 

tifoso evorutto

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Legalmente, se siamo tutti uguali di fronte alla legge, le minoranze non esistono.

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali."

Uguali vuol dire uguali. Se fai una legge che impone pene diverse in funzione di atti diversi verso determinate categorie di individui, stai facendo discriminazione.

Già la presenza di questa parola fa decadere tutto l'articolo, visto che le razze umane non esistono, cosa vuol dire, che i gatti hanno gli stessi diritti dei conigli?
Anche tutto il resto non ha senso, l'italiano è obbligatorio per comunicare con la pubblica amministrazione, le religioni giustamente non sono tutte permesse, le opinioni politiche idem visto che esiste ancora il reato di apologia del fascismo, sulle condizioni sociali stendiamo un velo pietoso, vogliamo poi parlare della discriminazione sull'età anagrafica nel mondo del lavoro, anche nel pubblico?

comunque Efferosso ha pienamente ragione, non ho mai sopportato le speciali leggi a favore delle donne, servono solo per farsi falsa pubblicità ai politici, se le normali leggi venissero applicate secondo i principi della costituzione non occorrerebbero leggi ad hoc per la tutela di minoranze.
 

Milanforever26

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Si ma il reato è lo stesso.
Poi ci sono le aggravanti psicologiche generali, ma quello è un discorso che si valuta caso per caso, fra la persona X e la persona Y, non fra la persona X e la categoria Z.

Continuo a dire che se siamo tutti uguali davanti alla legge e il sistema funziona, le minoranze non esistono. Non deve esistere una legge che tutela una categoria, perché non esistono, davanti alla legge, le categorie. "siamo tutti uguali".

Se no, basta dirlo, non si è tutti uguali davanti alla legge. Cosa che magari scandalizza come principio, ma per me non è che sia qualcosa di necessariamente negativo.

Vogliamo entrare in un contesto differente, senza andare a prendere i reati contro alla persona (sottolineo persona, non etero/gay/laico/credente/nero/bianco/uomo/donna)? Vogliamo dire che "le quote rosa" tutelano una minoranza?
Boh. Diciamolo. Almeno, così viene spacciata la cosa.
A me sembra una discriminazione grossa come una casa, però non so, ditemi voi.

Trovo anch'io che le quote rosa siano un'emerita boiata, le riterrei pure contro la legge e se fossi una donna penso mi sentirei umiliata a pensare che posso raggiungere un risultato solo perché mi hanno tenuto dei posti liberi apposta..

Sul l'altro discorso invece continuiamo a non capirci..il reato è uguale, infatti sono "aggravanti"..
Siamo tutti uguali davanti alla legge perché se un gay picchi un uomo di colore perché è un gay razzista pure a lui viene contestata quell'aggravante..non è che il gay è più tutelato..è il reato ad essere più grave, indipendentemente da chi lo compie..ergo, la legge (ovvero la punizione per quel reato) è uguale per tutti
 

Eziomare

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Mi spiace, però quando vuoi confrontarti io sono sempre qui ;)
Comunque, se l'esordio è "poveri omofobi" mi sa che proprio non hai capito il discorso, ma con quelle premesse dei post precedenti, lo avevo immaginato ^_^

Mi dispiace comunque perché mi avrebbe interessato molto leggere delle argomentazioni su cui riflettere.
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giusto un puntualizzazione, "poveri omofobi" era chiaramente riferito all'ultima massima di evorutto.
Inoltre, cosa vuoi riflettere, che c'e' da argomentare?
sotto le mentite spoglie della "logica" state pressoche' legittimando uno dei piu' beceri atteggiamenti dell'umanita', cioe' il razzismo, la discriminazione.
Se un ragazzo/a gay vi leggesse qui sul forum ne rimarrebbe atterrito.
E ribadisco convintamente (beninteso, senza il minimo astio nei confronti di chicchessia, direi la stessa cosa al mio fratellone) che un omofobo dovrebbe avere come costante compagna di vita la vergogna (che chiaramente non provera' mai in quanto persuaso di essere nel giusto o almeno nel legittimo). Sono anche in parte convinto che voi esterniate questi pensieri forti dell'anonimato, se doveste farlo in pubblica piazza un po' di sano senso di pudore farebbe certamente la sua comparsa (non e' assolutamente un provocatorio invito a rivelare la vs identita', ci mancherebbe, e' solo una mia considerazione, magari pure fallata).
Detto questo non mi interessa continuare la discussione su questi binari, mi deprime un pochino a dire il vero, magari e' colpa mia, saro' mica troppo suscettibile?
 

tifoso evorutto

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giusto un puntualizzazione, "poveri omofobi" era chiaramente riferito all'ultima massima di evorutto.
Inoltre, cosa vuoi riflettere, che c'e' da argomentare?
sotto le mentite spoglie della "logica" state pressoche' legittimando uno dei piu' beceri atteggiamenti dell'umanita', cioe' il razzismo, la discriminazione.
Se un ragazzo/a gay vi leggesse qui sul forum ne rimarrebbe atterrito.
E ribadisco convintamente (beninteso, senza il minimo astio nei confronti di chicchessia, direi la stessa cosa al mio fratellone) che un omofobo dovrebbe avere come costante compagna di vita la vergogna (che chiaramente non provera' mai in quanto persuaso di essere nel giusto o almeno nel legittimo). Sono anche in parte convinto che voi esterniate questi pensieri forti dell'anonimato, se doveste farlo in pubblica piazza un po' di sano senso di pudore farebbe certamente la sua comparsa (non e' assolutamente un provocatorio invito a rivelare la vs identita', ci mancherebbe, e' solo una mia considerazione, magari pure fallata).
Detto questo non mi interessa continuare la discussione su questi binari, mi deprime un pochino a dire il vero, magari e' colpa mia, saro' mica troppo suscettibile?

Scusa se intervengo, ma vorrei farti notare che io ho sempre mantenuto una posizione a favore dei gay, sono sia per il matrimonio (matrimonio, non solo unione civile) che per la stepchild adoction, sono solo incerto sulle adozioni.
Però non è che sia per forza obbligatorio crocifiggere chi è diffidente verso il mondo omosessuale, forse basta fargli comprendere che la diversità fà parte della vita, e discutere in un forum ritenga che gli possa aiutare molto, soprattutto se si confrontano con altri etero non omofobici. :)
 
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Efferosso

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giusto un puntualizzazione, "poveri omofobi" era chiaramente riferito all'ultima massima di evorutto.
Inoltre, cosa vuoi riflettere, che c'e' da argomentare?
sotto le mentite spoglie della "logica" state pressoche' legittimando uno dei piu' beceri atteggiamenti dell'umanita', cioe' il razzismo, la discriminazione.
Se un ragazzo/a gay vi leggesse qui sul forum ne rimarrebbe atterrito.
E ribadisco convintamente (beninteso, senza il minimo astio nei confronti di chicchessia, direi la stessa cosa al mio fratellone) che un omofobo dovrebbe avere come costante compagna di vita la vergogna (che chiaramente non provera' mai in quanto persuaso di essere nel giusto o almeno nel legittimo). Sono anche in parte convinto che voi esterniate questi pensieri forti dell'anonimato, se doveste farlo in pubblica piazza un po' di sano senso di pudore farebbe certamente la sua comparsa (non e' assolutamente un provocatorio invito a rivelare la vs identita', ci mancherebbe, e' solo una mia considerazione, magari pure fallata).
Detto questo non mi interessa continuare la discussione su questi binari, mi deprime un pochino a dire il vero, magari e' colpa mia, saro' mica troppo suscettibile?

Sotto mentite spoglie legittimo razzismo e discriminazione? Ma scusa, ho detto già due volte (con questa tre) che io sono assolutamente favorevole alle unioni civili omosessuali, che fosse per me dovrebbero essere garantite pure quelle incestuose, che sono per l'assoluta parità dei diritti nella sfera individuale, e sarei razzista ora? Non so, da come la stai mettendo giù tu, la discriminazione senza "prove" alla mano la stai facendo solo tu, che decidi arbitrariamente quelle che sono le mie intenzioni, peraltro, a torto.


Lo dico senza nessun problema: certo che non ho il coraggio di fare in piazza un discorso del genere. Lo ribadisco, lo faccio qui perché sono animo, ma mica perché me ne vergogno. Son qui a discutere in maniera logica da chissà quante pagine, eppure mi becco commenti del tipo "vergognati" dietro ad una tastiera, figurati cosa mi becco in piazza, al grido di "omofobo/razzista/fascista/etc etc". Non è che siccome sono convinto che il fascismo sia sbagliato vado davanti alla sede di casa pound coi manifesti del Che.

Come ho già detto più volte, io ho anche un amico gay, e mi spiace davvero che sia venuto a dirmi della sua omosessualità con le orecchie basse e la paura che io potessi deriderlo, umiliarlo, ghettizzarlo. Ovviamente (è ovvia, la cosa) non è stato così, non vedo perché dovrei avercela con un mio amico perché gli piacciono gli uomini. Ma, altresì, so che un discorso del genere con lui non lo posso fare, perché è isterico a riguardo, non ragiona secondo logica. Giusto per dire, ha recentemente condiviso un "simpatico" video di "Omosessuale picchia omofobo che lo ha offeso", con tanto di "ha fatto bene, doveva mandarlo all'altro mondo". Come ho già detto, la schizofrenia che si sta generando a riguardo è insostenibile.
 
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Efferosso

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Trovo anch'io che le quote rosa siano un'emerita boiata, le riterrei pure contro la legge e se fossi una donna penso mi sentirei umiliata a pensare che posso raggiungere un risultato solo perché mi hanno tenuto dei posti liberi apposta..

Sul l'altro discorso invece continuiamo a non capirci..il reato è uguale, infatti sono "aggravanti"..
Siamo tutti uguali davanti alla legge perché se un gay picchi un uomo di colore perché è un gay razzista pure a lui viene contestata quell'aggravante..non è che il gay è più tutelato..è il reato ad essere più grave, indipendentemente da chi lo compie..ergo, la legge (ovvero la punizione per quel reato) è uguale per tutti

Si ma ti pongo questi esempi.

Bianco picchia nero.
Marito picchia moglie.
Etero picchia gay.

Domanda: in questi casi quante volte ci sono le aggravanti, secondo te?
 

Milanforever26

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Inoltre, cosa vuoi riflettere, che c'e' da argomentare?
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Se un ragazzo/a gay vi leggesse qui sul forum ne rimarrebbe atterrito.
E ribadisco convintamente (beninteso, senza il minimo astio nei confronti di chicchessia, direi la stessa cosa al mio fratellone) che un omofobo dovrebbe avere come costante compagna di vita la vergogna (che chiaramente non provera' mai in quanto persuaso di essere nel giusto o almeno nel legittimo). Sono anche in parte convinto che voi esterniate questi pensieri forti dell'anonimato, se doveste farlo in pubblica piazza un po' di sano senso di pudore farebbe certamente la sua comparsa (non e' assolutamente un provocatorio invito a rivelare la vs identita', ci mancherebbe, e' solo una mia considerazione, magari pure fallata).
Detto questo non mi interessa continuare la discussione su questi binari, mi deprime un pochino a dire il vero, magari e' colpa mia, saro' mica troppo suscettibile?

Parlo solo per me non essendo nella testa degli altri:

Io non legittimo affatto l'omofobia e il razzismo violenti, ma faccio mia al 100% l'affermazione di Evelyn Beatrice Hall sul diritto di poter dire (e aggiungo pensare) quello che si vuole...troppo comodo essere tolleranti solo con chi "pensa contro" nella direzione in cui lo facciamo anche noi

Il ragazzo gay che si dovesse risentire per le mie parole è libero di non leggerle, anche a me turbano tante cose però non per questo condanno tutti quelli che non mi condividono..

Secondo me parimente dovrebbe vergognarsi anche chiunque in vita sua abbia provato repulsione verso i barboni, abbia preso in giro le persone grasse, brutte o magari abbiamo deriso qualcuno perché povero (quante volte chi viene da famiglie agiate sbeffeggia o umilia senza il minimo pudore chi ha meno?)..sono però certo che tu non rientrerai in nessuna di queste categorie

Nel mio caso io non avrei problemi a riprodurre il mio pensiero in qualunque contesto e dibattito, soprattutto perché non ho detto nulla di male, però sono d'accordo con te, moltissimi in pubblico cambierebbero la loro versione..del resto è normale, lo farebbero per paura dell'altrui giudizio che oggi li condannerebbe..lo stesso motivo per cui in altri contesti un gay non si dichiara per paura delle critiche o delle offese (o ahimè anche delle botte)..
Io però mi chiedo invece quanti, di quelli che si dichiarano pro gay al 100%, se avessero un amico noto omosessuale si recherebbero con lui da soli in un cinema ad esempio o ci andrebbero a cena..lo farebbero o avrebbero paura che chi li vedesse potrebbe pensare che pure loro sono gay?...perché se hai paura che ti credano gay significa che sotto sotto....non vuoi passare per gay (che quindi reputi una condizione a te non gradita fino in fondo)

Il fatto che non ti interessi proseguire la discussione su questi binari è normale, siamo abituati a ragionare in termini di bianco e nero, se ti posso etichettare come becero razzista e tu fai di tutto per esserlo ci vado a nozze..se invece mi trovo a dover discutere con chi mi pone questioni un attimo più articolate allora mi scoccio..e bada che non ti sto mica criticando però questo è un atteggiamento che ritrovo spesso..siamo tutti pronti a "litigare" o "darci ragione"..meno a dibattere..

Scusa per la lunghezza del post..
 
Stato
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