[Storia] L'Aranycsapat

Splendidi Incisivi

New member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
32,418
Reaction score
125
Abbiamo parlato, nello scorso articolo, della leggendaria partita di Wembley, probabilmente l'apice dell'epopea ungherese che oggi scopriremo fino in fondo.
Cominciamo col dire che la leggenda dell'Aranycsapat inizia nella gradevole calura di Varsavia, il 4 giugno del 1950, in questa data infatti la "Squadra d'oro" otterrà la prima vittoria della lunghissima seria che resterà ininterrotta per quattro lunghi anni. La gara inaugurale di questa striscia positiva vede l'Ungheria vittoriosa per 5-2 sulla Polonia, goal di Puskas e Szilagy, due per il primo e tre per il secondo.
Ma andiamo indietro di qualche anno, esattamente nel 1949, quando l'Ungheria fu dichiarata Repubblica Popolare ed entrò nel blocco filo-sovietico, proprio in quell'anno verrà cambiata la guida tecnica della nazionale e affidata a Gusztàv Sebes, di seguito in foto:

2v12sg9.jpg


Invito tutti i nostri lettori a tenere ben impressa nella memoria questa faccia, per cultura calcistica, perché quest'uomo rappresenta probabilmente uno dei più grandi geni della storia del calcio.
Il nostro eroe, prima di divenire allenatore, fu centromediano di varie squadre tra cui l'MTK Budapest, la più rinomata squadra ungherese, quindi meccanico e sindacalista.
Sebes non brillò durante la sua carriera calcistica ma possedeva delle caratteristiche che l'avrebbero reso un allenatore formidabile, infatti Gusztàv fu di una professionalità spaventosa, dedito anima e corpo alla professione di calciatore, fu dotato soprattutto di una brillante intelligenza calcistica e di fatto, come ci riferisce lui stesso, era solito dopo aver giocato una partita analizzarla fin nei minimi dettagli per riuscire a capire le proprie debolezze e dove avrebbe dovuto migliorarsi.
Sebes fu dunque un professionista a tutto tondo, uno di quei personaggi che andrebbero tramandati fin nei settori giovanili perché i ragazzi capiscano cosa significhi essere un professionista.
Sebes richiedeva queste qualità anche ai suoi giocatori, infatti ricercava non solo doti tecniche nei suoi uomini ma anche intelligenza, giocatori capaci di fare vita da atleta, perché riuscissero a dare il meglio di sé in campo, parole ovvie ma non scontate dal momento che su questo approccio si fondò tutta la leggenda della Squadra d'oro.
Sebes richiedeva tutto ciò ai suoi uomini ma soprattutto, come ogni vincente, fu anche fortunato nel ritrovarsi, alle proprie dipendenze, una generazione di calciatori della quale raramente si può disporre.
Tutta la spina dorsale della nazionale infatti era composta da giocatori dell'Honved(su questo team realizzeremo un ultimo articolo per chiudere la trilogia magiara), precisamente sette giocatori furono prelevati dall'Honved, gli ultimi quattro che completarono la Squadra d'oro di Sebes furono presi dall'MTK e dal Dorogi.


A questo punto spendiamo altre due parole sulla tattica utilizzata da Sebes, emblema della sua genialità di allenatore.
In realtà abbiamo parlato diffusamente di come l'Ungheria giocasse contro gli avversari nell'articolo precedente, sulla partita di Wembley, Sebes infatti mise in piedi il primo grande esperimento di calcio totale cercando di condensare tutte le sue conoscenze calcistiche: ammiratore di Meisl e Pozzo, utilizzò il Sistema per la sua nazionale e dalla sua sintesi venne fuori l'MM, evoluzione del Sistema inglese.
Questo esperimento rimase circoscritto alla sola Ungheria in quegli anni, come ogni esperimento rivoluzionario, in realtà il progetto di Sebes si sarebbe inserito nel solco della più grande idea di 'totaalvoetball' messa in atto da Ernst Happel e sublimata nell'Arancia meccanica del '74 e del '78.
L'MM era infatti un modulo molto dispendioso da un punto di vista fisico, fatto di continua corsa e spostamenti, rotazione da parte dei giocatori, in questo senso rappresenta il primo esperimento di calcio totale ma la grande innovazione di Sebes fu l'arretramento del centravanti a trequartista centrale, ruolo ricoperto da Nandor Hidegkuti. Senza dilungarci in altre chiacchiere tattiche voglio parlare della genesi di questa "trovata" di Gusztàv Sebes.
In realtà il centravanti la nazionale ungherese ce l'aveva già ed era Ferenc 'Bamba' Deàk, il quale però aveva lasciato la nazionale per motivi politici, aveva infatti osteggiato il regime comunista. Suo sostituto fu Péter Palotàs, Palotàs dunque è il centravanti e Puskas e Kocsis sono le mezze ali secondo il Sistema, tuttavia Sebes non vuole realmente quel modulo, Sebes ha già in mente l'MM ma Kocsis e Puskas devono restare mezze ali, nessuno dei due può essere spostato centravanti, lì ci deve giocare un uomo che non sia realmente un centravanti, ci deve giocare un uomo che funga soltanto sulla carta da centravanti ma torni indietro a impostare e permetta a Kocsis e Puskas di buttarsi in mezzo e segnare: quell'uomo è Nandor Hidekguti.
Hidegkuti ebbe sempre nelle sue corde la regia, infatti era il suo mestiere nel l'MTK, squadra di club per la quale militava, dove impostava da ala destra, quello era il suo ruolo originario. Sebes invece lo voleva a impostare sulla sua trequarti della nazionale.
Hidegkuti verrà anche provato in nazionale più di una volta, tuttavia Nandor non riuscirà mai a giocare come desiderasse il mister e come il mister, d'altro canto, sapeva che avrebbe potuto fare, ma a questo punto subentra un altro colpo di genio dell'allenatore magiaro.
Sebes coglie il problema psicologico di Hidegkuti, infatti, come dice lui stesso, Nandor in nazionale era nervoso, impreciso, riusciva a giocare bene soltanto con i vecchi compagni, tanto che la stessa stampa calcistica cominciò ad attaccare l'insistenza di Sebes.
Torniamo allora a quel 4 giugno del 1950, quel giorno arriva la prima vittoria dell'Aranycsapat, l'Ungheria da lì continuerà a macinare gli avversari: prima l'Albania per 12-0, poi l'Austria per 4-3, la Bulgaria li fermerà sull'1-1 ma contro la Polonia riprende la marcia: 6-0 ai polacchi, quindi 2-1 alla Finlandia e 5-0 alla Germania Est. A questo punto siamo nel 1952, sono in programma le ultime due amichevoli prima delle Olimpiadi, di nuovo contro Polonia e Finlandia, di nuovo a Varsavia e ad Helsinki, ciò nonostante l'Ungheria ancora non ha il centravanti desiderato.
Sebes non può accompagnare la squadra, affida dunque la guida tecnica a Gyula Mandi, al quale lascia detto che in quelle due partite dovrà giocare Pàlotas centravanti, salvo poi lasciargli una busta con l'ordine di aprirla una volta negli spogliatoi; Puskas, quale giocatore di fiducia, fu incaricato di ricordare la busta a Gyula qualora l'avesse scordata, così una volta negli spogliatoi Mandi apre la busta e legge: centravanti, al posto di Palotas, Hidegkuti.
Nandor è in tribuna, Ferenc già in tuta, Nandor è costretto a scendere negli spogliatoi e a cambiarsi in fretta e furia, senza neanche il tempo di pensare. Ecco il nocciolo della questione, Hidegkuti era il giocatore dei desideri di Sebes perché riflessivo, intelligente, troppo però, di fatto Hidegkuti in nazionale non riuscì mai a giocare bene per motivi d'ansia, Sebes dunque decise di coglierlo di sorpresa facendogli sapere di dover giocare soltanto all'ultimo minuto, prima di scendere in campo.
Morale della favola? Hidegkuti gioca una splendida partita e segna anche due goal, lo stesso Nandor, a coloro che gli chiesero spiegazioni per la forma smagliante, giustificherà il match disputato grazie alla serena dormita della notte precedente, data la certezza che il giorno seguente non avrebbe giocato. Hidegkuti si era sbloccato psicologicamente ed era nato l'MM:

21llk6f.jpg


Dopo quelle due amichevoli, terminate col risultato di 5-1 e 6-1, arriveranno le Olimpiadi.
Le Olimpiadi rappresenteranno il primo grande obiettivo centrato dall'Aranycsapat che demolì tutte le squadre sul proprio cammino: 2-1 alla Romania, 3-0 alla nostra Italia, una delle vittorie più roboanti della nazionale ungherese, almeno insieme alla partita di Wembley, quindi 7-1 alla Turchia, 6-0 alla Svezia e per concludere 2-0 alla Jugoslavia.
Appena dopo le Olimpiaid, l'Ungheria sarà impegnato a concludere la Coppa Internazionale cominciata cinque anni prima, vincerà le ultime due partite contro Svizzera e Italia, contro la prima col risultato di 4-2, contro la seconda di nuovo col risultato di 3-0 e porterà a casa il titolo. Dopo questi due titoli la Squadra d'oro proseguirà la tournée di vittorie fino ai Mondiali del 1954. Quelli furono i Mondiali che avrebbero dovuto incoronare definitivamente la compagine magiara ma che invece posero fine alla bellissima favola ungherese.
L'Aranycsapat finisce nel gruppo 2 con Corea del Sud, Germania Ovest e Turchia, affrontando soltanto le prime due e battendole rispettivamente 9-0 e 8-3, tuttavia a Basilea contro la Germania si possono rintracciare i primi germi di quella che sarebbe diventata la rivincita tedesca in finale a Berna.
Il tedesco Liebrich infatti era entrato per tre volte in maniera criminale su Puskas, lasciandolo a mezzo servizio, Sebes racconterà che in quell'occasione gli tornarono in mente le righe della rivista tedesca Kicker, nelle quali si individuava in Puskas il nucleo della squadra, colui che tesseva le fila del gioco, inoltre Puskas era l'indistruttibile, colui che era uscito indenne da tutte le partite della Squadra d'oro, come sottolineò invece la rivista austriaca Sport Magazin.
Verosimile che le direttive impartite a Liebrich fossero proprio quelle di azzoppare il talentuoso giocatore magiaro.
Approdati ai quarti di finale i magiari beccheranno il Brasile che liquideranno con un veloce 4-2, botte da orbi però con rissa finale di giocatori e dirigenti brasiliani.
Ferenc aveva già saltato la partita con il Brasile quando si vedrà costretto a dare forfait anche per le semifinali con l'Uruguay, dove l'Ungheria s'imporrà di nuovo col risultato di 4-2.
A questo punto l'Ungheria approda in finale, Sebes cerca di forzare il rientro di Puskas, memore delle parole di Kocsis che gli aveva riferito di non riuscire a giocare più bene senza Puskas a causa della tenaglia degli avversari che finivano per braccare soltanto lui.
Puskas gioca e segna addirittura, al sesto minuto, due minuti dopo arriverà il raddoppio di Czibor ma tempo altri due minuti e la Germania accorcerà le distanze per poi ribaltare definitivamente il risultato mentre Puskas si rendeva sempre più evanescente durante il match a causa del dolore.
Subito il pareggio al 18' da parte di Rahn, all'ottantaquattresimo minuto di quella partita pioverà la mannaia sulla testa della Squadra d'oro: 3-2 per la Germania, fischio finale e primo titolo mondiale ai tedeschi.
Le conseguenze furono tragiche, infatti contro Sebes si scagliò prima la stampa che sosteneva che Toth fosse il marito della figlia di Sebes, sebbene la figlia avesse soltanto 11 anni, dal momento che fu fatto giocare nella finale, oltre che al posto di Budai anche sulla fascia sinistra di competenza di Czibor, i tifosi invece saccheggiarono la casa del mister in piazza Baross, tuttavia Sebes non rassegnò le dimissioni e restò alla guida della nazionale fino all'ottobre-novembre del 1956, quando scoppiò la Rivoluzione ungherese stritolata dai carri armati dell'armata rossa.
Intanto i giocatori della nazionale erano impegnati in una tournée con l'Honved e data la situazione politica del loro paese decisero di non farvi più ritorno. Così finisce la storia dell'Aranycsapat con dei colpi di cannone e dei carri armati sullo sfondo.

Di seguito una bella caricatura della squadra:

4gi6bl.jpg
 

Fabry_cekko

Senior Member
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
22,549
Reaction score
234
Che Storia Ragazzi...che storia!
bellissima la storia di Hindegkuti in Nazionale ahahah, era un genio questo Sebes
cmq Splè tu dici che questo Sebes era intelligentissimo per il fatto di analizzare sempre bene le partite, per fare un calcio totale, per volere atleti professionisti, ma è stato anche molto fortunato ad avere giocatori fenomenali...cioè aveva Puskas, Hindegkuti, Kocsis, Czibor, Bozsik (i difensori non li conosco)

Ora vi faccio una domanda difficile...in quelle Olimpiadi del 1952 ci hanno battuto 3-0, ma se non cascava l'aereo del Torino nel 49 come sarebbe finita quella partita? Il Torino era la squadra migliore al mondo e tanti (se non tutti) dicevano che avremmo vinto il Mondiale 1950...quindi il dubbio viene

Peccato erano sempre in crescita...prima le olimpiadi, poi la coppa internazionale e l'anno dopo dovevano vincere i Mondiali

Ma perchè non hai detto niente sulla Germania (a detta di molti) dopata?
 

Darren Marshall

Senior Member
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
16,267
Reaction score
1,944
Ma una rinascita del calcio ungherese ad oggi è possibile? Non dico tanto ma almeno far parlare di nuovo di se.
 

Splendidi Incisivi

New member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
32,418
Reaction score
125
Che Storia Ragazzi...che storia!
bellissima la storia di Hindegkuti in Nazionale ahahah, era un genio questo Sebes
cmq Splè tu dici che questo Sebes era intelligentissimo per il fatto di analizzare sempre bene le partite, per fare un calcio totale, per volere atleti professionisti, ma è stato anche molto fortunato ad avere giocatori fenomenali...cioè aveva Puskas, Hindegkuti, Kocsis, Czibor, Bozsik (i difensori non li conosco)

Ora vi faccio una domanda difficile...in quelle Olimpiadi del 1952 ci hanno battuto 3-0, ma se non cascava l'aereo del Torino nel 49 come sarebbe finita quella partita? Il Torino era la squadra migliore al mondo e tanti (se non tutti) dicevano che avremmo vinto il Mondiale 1950...quindi il dubbio viene

Peccato erano sempre in crescita...prima le olimpiadi, poi la coppa internazionale e l'anno dopo dovevano vincere i Mondiali

Ma perchè non hai detto niente sulla Germania (a detta di molti) dopata?
1) L'ho detto, Sebes ebbe comunque la fortuna di trovarsi una generazione di calciatore della quale raramente si può disporre.
2) La storia non si fa con i se e con i ma, purtroppo Superga è accaduta e non possiamo sapere cosa sarebbe altrimenti successo.
3) A me non piace il complottismo, a me piace parlare soltanto del rettangolo verde.
 

Splendidi Incisivi

New member
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
32,418
Reaction score
125
Ma una rinascita del calcio ungherese ad oggi è possibile? Non dico tanto ma almeno far parlare di nuovo di se.
Se ci pensate sia l'Austria che l'Ungheria, ma anche la stessa Cecoslovacchia, vissero dei momenti cupissimi nella loro storia durante la seconda guerra mondiale, quindi credo che il loro sfascio territoriale e politico possa giustificare per lo più la perdita della loro tradizione calcistica. L'Ungheria salutò tutti più tardi degli altri, un ultimo sussulto ci fu negli anni '50 con l'Aranycsapat però con la caduta di Imre Nagy e la rivolta ungherese del '56 finì sotto l'ala sovietica, a Nagy infatti successe Kàdàr, de facto allineato ai diktat di Mosca. Io credo che gli sconvolgimenti politici di quegli anni siano stati significativi nella perdita delle loro strutture e scuole calcistiche oltre che nell'abbandono di investimenti in tal senso. Non è un caso che proprio Austria e Ungheria siano ad oggi paesi sterili calcisticamente parlando.
 

Fabry_cekko

Senior Member
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
22,549
Reaction score
234
3) A me non piace il complottismo, a me piace parlare soltanto del rettangolo verde.

Molti dicono che l'Ungheria era scoppiata verso la fine, ma i Tedeschi correvano come pazzi e dopo sono tutti finiti all'ospedale con l'epatite. Appena finito il MOndiale persero tante partite (addirittura 2-0 con il Belgio). Il doping in quella Finale lo confermano praticamente ovunque
 

Fabry_cekko

Senior Member
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
22,549
Reaction score
234
Se ci pensate sia l'Austria che l'Ungheria, ma anche la stessa Cecoslovacchia, vissero dei momenti cupissimi nella loro storia durante la seconda guerra mondiale, quindi credo che il loro sfascio territoriale e politico possa giustificare per lo più la perdita della loro tradizione calcistica. L'Ungheria salutò tutti più tardi degli altri, un ultimo sussulto ci fu negli anni '50 con l'Aranycsapat però con la caduta di Imre Nagy e la rivolta ungherese del '56 finì sotto l'ala sovietica, a Nagy infatti successe Kàdàr, de facto allineato ai diktat di Mosca. Io credo che gli sconvolgimenti politici di quegli anni siano stati significativi nella perdita delle loro strutture e scuole calcistiche oltre che nell'abbandono di investimenti in tal senso. Non è un caso che proprio Austria e Ungheria siano ad oggi paesi sterili calcisticamente parlando.

Può essere, ma pensa all'Uruguay, un paese con 3 milioni di Abitanti e certamente non ricco che sta tornando ad avere bei giocatori dopo 40 anni! Magari mi sbaglio, ma non credo che hanno avuto grandi giocatori visto i risultati scadenti.

Oppure pensa anche alla Svezia, metà anni 50 (che spero dedicherai un articolo su di loro) avevano giocatori formidabili come i nostri 3 Svedesi Gre-No-Li (con Finale Mondiale 58), poi sono scomparsi per un bel po' di tempo, tornati con un gran Mondiale nel 94 per poi riscomparire avendo solo Ibrahimovic. E la Svezia è un Signor Paese
 

Serginho

New member
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
6,605
Reaction score
48
Molti dicono che l'Ungheria era scoppiata verso la fine, ma i Tedeschi correvano come pazzi e dopo sono tutti finiti all'ospedale con l'epatite. Appena finito il MOndiale persero tante partite (addirittura 2-0 con il Belgio). Il doping in quella Finale lo confermano praticamente ovunque

Questo più che altro mi sa di rosicamento in stile anni '50
 
Alto
head>