[Storia] Il Saint-Etienne '70 - Parte II

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In semifinale, questa volta, il Saint-Etienne trova i campioni d'Olanda del PSV Eindhoven. La squadra olandese è in ascesa, ha infatti scalzato l'Ajax di Cruijff vincendo l'Eredivise l'anno precedente, nel PSV giocano anche alcuni dei protagonisti del mondiale '78, quello che l'Olanda perderà in finale due anni più tardi, sono il difensore Poortvliet e i fratelli Van de Kerkhof, oltre ad elementi come il forte portiere van Beveren e il roccioso centravanti Ralf Edstrom, il quale aveva segnato nel Germania Ovest-Svezia di due anni prima.
La partita di andata si mette subito bene per i francesi, punizione al 14' che realizza il solito Larqué, il PSV parte all'attacco con i Kerkhof, van Beveren para l'impossibile ma Piazza non fa vedere palla ad Edstorm e la partita termina sull'1-0. Il ritorno è in casa del PSV, gli olandesi partono forte ma la squadra di Robert Herbin sfodera un'organizzazione difensiva tra le migliori d'Europa e riesce a contenere gli assalti degli avversari, in questa gara il protagonista sarà Curkovic che risponderà alle grandi parate dell'andata di van Beveren con altrettanti grandi interventi nella partita di ritorno, il risultato è sullo 0-0 e il Saint-Etienne approda in finale.

È il 12 maggio 1976 all'Hampden Park di Glasgow mentre Bayern Monaco e Saint-Etienne si contendono la Coppa dei Campioni.
A Glasgow sono arrivati oltre 30.000 tifosi francesi, da ogni angolo del paese, quelli che non ce l'hanno fatta, invece, sono a casa, incollati davanti alla Tv, guardando la finale del Saint-Etienne come fosse una partita della nazionale. Questo fu il vero miracolo che compì Robert Herbin, Herbin mise in piedi una squadra capace di far innamorare di questo sport un paese intero, un paese che troppi anni prima aveva dato giusto un'occhiata ad uno sport che non l'aveva mai entusiasmato. Ecco perché la Francia snobbò sempre il pallone, preferì il rugby, il tennis ma con Robert Herbin qualcosa cambiò, Herbin non aveva portato alla ribalta soltanto una squadra di calcio ma un movimento calcistico intero.
Michel Platini stesso sottolineerà quanto fu importante questo evento, il Saint-Etienne non era un club francese, era la nazionale francese e tutto il popolo francese era unito tifando per la vittoria finale dei verdi.
Il dio del calcio però agisce misteriosamente e così deciderà che quella sarà la terza Coppa dei Campioni del Bayern Monaco piuttosto che il primo titolo del Saint-Etienne. Il Bayern accusa il gioco del Saint-Etienne tanto quanto aveva accusato quello del Leeds l'anno precedente, forse anche di più, infatti il Saint-Etienne parte subito fortissimo e a metà del primo tempo Bathenay fa partire un missile dai venticinque metri che colpisce la quadrata traversa scozzese, Revelli tradito dal rimbalzo anomalo e impreparato non riesce a colpire bene e sul colpo di testa consegna la palla tra le braccia di Sepp Maier.
Ho sottolineato che la traversa fosse quadrata, poiché a differenza del resto d'Europa dove i legni erano a sezione rotonda, in Scozia erano invece a sezione quadrata, ecco perché probabilmente la palla non finì in rete ma tornò in campo con uno strano rimbalzo a sfavorire l'intervento di Revelli.
Il Bayern reagisce, trova un'altra staffilata con Uli Hoeness ma Curkovic salva sulla linea e al 40' Piazza travolge il centrocampo tedesco, apre per Serramagna che la mette in mezzo, arriva Santini di testa ma è di nuovo la parte bassa della traversa a salvare Maier che resta di sasso. Il primo tempo si conclude con una punizione di Serramagna di poco a lato.
Il Saint-Etienne sta letteralmente travolgendo il Bayern Monaco, nonostante le assenze, infatti infortunati Farison e Synaeghel, Herbin ha dovuto schierare Repellini e Santini, mentre lo stesso Serramagna dovrà sostituire Rocheteau che non ce l'ha fatta a recuperare dall'infortunio alla coscia patito durante il ritorno col PSV.
Inizia il secondo tempo e Serramagna va ancora vicino al goal sfiorando il palo di testa su cross di Revelli.
Il Bayern come sua tradizione si difende e incassa, è anche molto fortunato e al momento opportuno, cioè su una punizione al 57', trova il vantaggio con un missile del toro Franz Roth.
Il Saint-Etienne si affloscia per il successivo quarto d'ora/venti minuti ma a dieci dalla fine Herbin decide di mandare in campo Rocheteau, seppur non al massimo.
L'ange vert entra carico di adrenalina, il pubblico è tutto dalla sua parte e mette a ferro e fuoco la difesa del Bayern Monaco, è incontenibile e all'ultimo minuto, dopo essersi bevuto quattro giocatori tedeschi, mette davanti alla porta Patrick Revelli.
Questa volta è l'altro fratello a calciare debole tra le braccia del portiere, la partita finisce, il Saint-Etienne ha giocato meglio ma il Bayern Monaco è campione d'Europa.
Al ritorno in patria la squadra sarà osannata come vincitrice, l'accoglienza sugli Champs Elysées fu trionfale e fu proprio da allora che nacque la prima vera scuola calcio francese, come Happel l'aveva creata in Olanda così Herbin la creò in Francia, da allora ci fu il boom di iscrizioni alle scuole calcio, Herbin aveva infatti insegnato la tattica, il gioco di squadra e di fatto, da lì a circa una decina di anni sarebbe nata una formidabile generazione di calciatori prima nel Bordeaux e poi nella nazionale di calcio francese che avrebbe conquistato il primo titolo europeo, parliamo della Francia di Hidalgo e Platini campione d'Europa 1984, tra i cui protagonisti annoverava proprio quel Dominique Rocheteau.
Da Saint-Etienne venne fuori tutta un'esperienza calcistica, infatti a Saint-Etienne giocò il futuro tecnico campione del mondo 1998 Aimé Jaquet, da Saint-Etienne ci passarono entrambi i giocatori del Bordeaux Bernard Lacombe e Patrick Battison e come se non bastasse uno dei più grandi calciatori francesi di sempre, lo stesso Michel Platini.
 

Fabry_cekko

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Al Saint-Etienne giocava pure il mitico Raymond Kopa. Uno dei più forti nel suo ruolo.
Kopa portò il Saint-Etienne in Finale di Coppa Campioni contro il Real, proprio nel Real vincerà Coppe dei Campioni a manetta. Fece anche un grande Mondiale 58.
 

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Al Saint-Etienne giocava pure il mitico Raymond Kopa. Uno dei più forti nel suo ruolo.
Kopa portò il Saint-Etienne in Finale di Coppa Campioni contro il Real, proprio nel Real vincerà Coppe dei Campioni a manetta. Fece anche un grande Mondiale 58.
Ehm, Stade Reims. :fuma: Scritto nella prima parte.
 
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