Storia dell'arte cancellata e tagliata dalle scuole d'Italia.

juventino

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Oggi non servono a niente... oddio. Credo sia fondamentale il greco e il latino se studi lettere antiche. Tanto è vero che chi non ha fatto il classico non può accedere a lettere antiche all'università. Il discorso è che bisognerebbe riformare il percorso scolastico, ma dalle basi, fin dalle elementari.

Parliamoci onestamente:chi, al giorno d'oggi, prende lettere antiche?
Sono discipline di nicchia per facoltà di nicchia. E' assurdo che tolgano ore a materie molto più importanti.
La scuola italiana non vede una riforma seria dai tempi di Gentile (!!!), la dura verità è questa.
 

James Watson

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Se questa decisione è vera (non sono informato correttamente, ma ne avevo già sentito parlare anni fa) è una vaccata colossale.
Paghiamo l'assurda concezione che hanno alcuni, secondo cui l'unica cosa che conta è produrre beni di consumo (la frase: fatevi un panino con la divina commedia è emblematica di questa limitata mentalità)
 

juventino

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Se questa decisione è vera (non sono informato correttamente, ma ne avevo già sentito parlare anni fa) è una vaccata colossale.
Paghiamo l'assurda concezione che hanno alcuni, secondo cui l'unica cosa che conta è produrre beni di consumo (la frase: fatevi un panino con la divina commedia è emblematica di questa limitata mentalità)

In realtà la causa principale sono i continui e costanti tagli che ogni singolo governo, di destra o sinistra che sia, opera appena insediato. Se si pensasse alla scuola pubblica come una cosa seria nessuno si sognerebbe di eliminare Storia dell'Arte pure dal classico (la vera FOLLIA di tutto ciò).
 

Splendidi Incisivi

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Eliminare totalmente no, ma ridimensionare assolutamente. 2 ore di greco e 2 ore di latino al ginnasio del liceo classico per imparare i basilari della grammatica e poi basta. Imparare a memoria centinaia di verbi greci, saper tradurre le più difficili versione di Plutarco, Tacito o Isocrate e imparare a leggere perfettamente in metrica non serve a niente nel 2014.
Al liceo classico, dal mio punto di vista, non c'è bisogno di alcun ridimensionamento, piuttosto andrebbero rivisti i programmi dal momento che grandi autori della letteratura europea vengono snobbati completamente, come ha già detto qualcuno. Il ridimensionamento nel liceo scientifico invece lo condivido assolutamente.
 

7AlePato7

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Parliamoci onestamente:chi, al giorno d'oggi, prende lettere antiche?
Sono discipline di nicchia per facoltà di nicchia. E' assurdo che tolgano ore a materie molto più importanti.
La scuola italiana non vede una riforma seria dai tempi di Gentile (!!!), la dura verità è questa.
Io se non ci fossero stati il latino e il greco antico, non avrei fatto il liceo classico. Il problema per cui si incontrano molte difficoltà nello studio di latino e greco sta nel fatto che i professori spendono metà del tempo a spiegare analisi logica e sintassi a chi dovrebbe già avere queste competenze, togliendo spazio allo studio vero e proprio del latino e del greco. Altri invece non lo sanno spiegare perché non sanno loro stessi tradurre. La volontà di ridimensionare latino e greco lo vedo come un modo per togliere quel minimo di scientificità al liceo classico. Perché tradurre sviluppa molto più lo spirito critico, ti costringe a pensare, a riflettere sul significato di quella parola. Senza latino e greco chi esce dal classico sarebbe una macchina di nozioni senza alcuna competenza.
Io avevo il professore di latino e greco che biasimava l'importanza della traduzione: per 3 anni di liceo in classe non abbiamo fatto mezza traduzione vera e propria. Le sue "prove" si basavano sull'analisi del periodo dei testi greci e latini. Poi in terzo liceo si beava ridendo: "Tanto la versione la copierete alla maturità"... peccato che alla maturità è arrivato il commissario esterno per latino e greco che non ha permesso a un paio che sapevano tradurre di passare la versione. Risultato: su 23 persone in 21 hanno preso insufficienza alla versione di Vitruvio (che poi non è che stiamo parlando di un autore difficile...). Questo per dire che i fautori di questa riforma del latino e del greco sono gli stessi che non hanno le competenze per tradurre. Possiamo discutere sulla difficoltà dell'imparare a tradurre, non dell'utilità di latino e greco.
 

juventino

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Io se non ci fossero stati il latino e il greco antico, non avrei fatto il liceo classico. Il problema per cui si incontrano molte difficoltà nello studio di latino e greco sta nel fatto che i professori spendono metà del tempo a spiegare analisi logica e sintassi a chi dovrebbe già avere queste competenze, togliendo spazio allo studio vero e proprio del latino e del greco. Altri invece non lo sanno spiegare perché non sanno loro stessi tradurre. La volontà di ridimensionare latino e greco lo vedo come un modo per togliere quel minimo di scientificità al liceo classico. Perché tradurre sviluppa molto più lo spirito critico, ti costringe a pensare, a riflettere sul significato di quella parola. Senza latino e greco chi esce dal classico sarebbe una macchina di nozioni senza alcuna competenza.
Io avevo il professore di latino e greco che biasimava l'importanza della traduzione: per 3 anni di liceo in classe non abbiamo fatto mezza traduzione vera e propria. Le sue "prove" si basavano sull'analisi del periodo dei testi greci e latini. Poi in terzo liceo si beava ridendo: "Tanto la versione la copierete alla maturità"... peccato che alla maturità è arrivato il commissario esterno per latino e greco che non ha permesso a un paio che sapevano tradurre di passare la versione. Risultato: su 23 persone in 21 hanno preso insufficienza alla versione di Vitruvio (che poi non è che stiamo parlando di un autore difficile...). Questo per dire che i fautori di questa riforma del latino e del greco sono gli stessi che non hanno le competenze per tradurre. Possiamo discutere sulla difficoltà dell'imparare a tradurre, non dell'utilità di latino e greco.

Sarà, ma io ho sviluppato un certo spirito critico anche detestando queste due materie :D
A me il discorso sulla scientificità che danno greco e latino al classico mi è sempre sembrato esagerato. Nel 2014, a meno che tu non voglia prendere lettere antiche, non hanno utilità dopo la scuola. Magari possono aiutarti un pochino in medicina, ma francamente credo sia un aspetto secondario. Nei 5 anni trascorsi al classico i primi due ho dovuto sgobbare come un pazzo per imparare a memoria di tutto e di più perché avevo un insegnante severissima, che faceva interrogazioni a tappeto senza accettare volontari, poi ho avuto una totale incapace che manco ci controllava le versioni per casa e manco ci faceva leggere in metrica (non facevamo praticamente nulla e alla mia maturità il risultato è stato molto simile al tuo, solo che noi avevamo una cosa impossibile di Aristotele), ma ho sempre avuto la sensazione di stare a buttare un sacco di tempo su cose che ne mi appassionavano e che ne ritenevo utili in futuro. Cosa che invece non accadeva ne con arte ne con filosofia.
Un buon compromesso secondo me sarebbe dare la possibilità di scegliere il proprio piano di studi (in altri paesi è già così), ma servirebbe una riforma totale del sistema scolastico italiano.
 

Aragorn

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Sinceramente reputo sbagliato questo concepire il liceo classico come una scuola da impero romano. Greco e latino potevano essere fondamentali 40-50 anni fa, ma il mondo si è evoluto. Molte parole in medicina deriveranno pure da questa lingua, ma rompersi la testa a fare versioni ai limiti dell'impossibile è inutile.
Filosofia invece concordo, è fondamentale, ma allo scientifico andrebbe fatto un programma totalmente diverso da quello del classico.

È sempre molto difficile stabilire quali siano le materie utili e quelle meno utili quando si parla di scuola dell'obbligo, ed in particolar modo dei licei.
La maggior parte delle materie possono essere raggruppate in due settori: quello umanistico e quello scientifico. Se guardiamo solo alla praticità, ovvero a ciò che serve per svolgere al meglio la vita di tutti i giorni, le materie scientifiche sono ovviamente anni luce davanti alle altre ( basti pensare chimica -> medicina, matematica -> informatica, geometria -> architettura ecc ). D'altro canto va detto che non possiamo diventare tutti scienziati; servono anche i lavori più umili e discipline che magari non hanno effetti diretti nella nostra quotidianità ma che hanno il grande merito di aprire e soprattutto stimolare le menti, non dimentichiamo che "Un popolo ignorante è un popolo facile da ingannare".
Credo dunque sia fondamentale dare il giusto peso a entrambe i settori, e trovo veramente folle il voler tagliare una di queste materie perchè ritenuta inutile, ... inutile .. tra l'altro mi chiedo perchè proprio la storia dell'arte debba essere considerata inutile; forse per il motivo detto prima, ovvero la praticità ? beh in questo caso siamo sicuri che bastino le conoscenze scolastiche per diventare automaticamente medici, ingegneri o biologi ? credo che uno possa tranquillamente raggiungere tali traguardi anche se a scuola faceva due ore di storia dell'arte invece che due in più di biologia. Senza contare il fatto che questo ragionamento potrebbe essere un'arma a doppio taglio dato che gente che vuole diventare avvocato, stilista, parrucchiere o cuoco potrebbe chiedersi "perchè dobbiamo studiare così tanta matematica o chimica ? facciamone solo un'ora a settimana e chi vuole approfondirle vada in istituti specializzati o all'università"... Insomma verrebbe fuori un bel caos dato che stando a questi criteri le uniche materie studiate a scuola e poi veramente fondamentali per la vita futura di un italiano del XXI secolo sono l'italiano (altrimenti non potremmo comunicare) e l'inglese (il famoso inglese scolastico che non è nulla di speciale ma perlomeno ti permette di non restare fuori dal mondo). Doveroso quindi dare molta importanza a queste due materie, ma allo stesso tempo è evidente che non si possono certo fare 30 e passa ore settimanli di congiuntivi o di past tense. Credo sia dunque giusto nelle scuole dell'obbligo creare il giusto mix per garantire un buon livello di cultura generale.
Poi per quanto riguarda alcuni casi specifici come ad esempio lo scientifico ed il latino sono d'accordissimo nel togliere questa lingua "morta", ma un conto è toglierla lì, un altro è toglierla anche nel classico, dato che si tratta di un liceo emblema dell'ambito umanistico e in particolare della cultura tardo-antica e ti assicuro che studiare Platone, Aristotele o Cicerone senza conoscere il latino o il greco non è la stessa cosa che farlo da "neutrali".
Dunque credo che se ristrette all'ambito del liceo classico latino e greco non siano materie poi così squallide e insignificanti, così come, e qui invece parlo in generale, non lo sono le altre materie umanistiche, in primis la storia ma anche storia dell'arte, filosofia, letteratura ecc
Se proprio vogliono tagliare materie veramenti inutili lo facciano con Religione (siamo in uno stato laico ed inoltre esiste già il catechismo), musica pratica (il piffero :facepalm:) ed educazione fisica (o la si fa in modo serio oppure è solo una perdita di tempo).
 

Angstgegner

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Un buon compromesso secondo me sarebbe dare la possibilità di scegliere il proprio piano di studi (in altri paesi è già così), ma servirebbe una riforma totale del sistema scolastico italiano.
Secondo me a 14 anni un ragazzo non ha la maturità giusta per poter scegliere un proprio piano di studi (io di certo ero tutto fuorché maturo a quell'età). In America ad esempio funziona come dici te, però un mio amico che ha fatto un anno lì mi ha detto che i ragazzi sono parecchio ignoranti in linea di massima (una ragazza gli aveva chiesto se l'Italia fosse una città dell'Europa :facepalm:). Noto che anche all'università ci sono studenti che scelgono materie totalmente a caso in specialistica solamente per prendere il voto alto.
Per quanto riguarda i licei, secondo me si dovrebbe diversificare maggiormente l'offerta formativa.
Io per esempio avevo praticamente lo stesso orario e le stesse materie di quelli del classico, l'unica differenza è che io facevo tedesco e loro greco. Per il resto avevamo le stesse identiche materie. Credo sia normale che in un classico si studino approfonditamente le materie umanistiche, ma in uno scientifico le materie d'indirizzo (matematica, fisica e scienze) devono essere fatte bene e non in modo approssimativo. 2 ore alla settimana per scienze e per fisica a cosa servono? Non si riesce a fare niente. Avendo fatto fisica molto male alle superiori, ho avuto difficoltà atroci all'università per l'esame di fisica, soprattutto per quanto riguarda gli esercizi che non ero in grado di fare (infatti è l'ultimo esame che ho passato in triennale nonostante fosse del primo semestre del primo anno :asd:).
In un liceo scientifico, tralasciando educazione fisica e religione, non ci possono essere 24 ore di lezione di materie umanistico-linguistiche e solamente 7 di materie scientifiche.
Detto ciò, lascerei storia dell'arte e toglierei o ridurrei le inutili 4 ore di filosofia, forse anche perché ho odiato dal profondo dell'anima prima l'insegnante (antipatia corrisposta) poi la materia :fuma:
 

juventino

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Secondo me a 14 anni un ragazzo non ha la maturità giusta per poter scegliere un proprio piano di studi (io di certo ero tutto fuorché maturo a quell'età). In America ad esempio funziona come dici te, però un mio amico che ha fatto un anno lì mi ha detto che i ragazzi sono parecchio ignoranti in linea di massima (una ragazza gli aveva chiesto se l'Italia fosse una città dell'Europa :facepalm:). Noto che anche all'università ci sono studenti che scelgono materie totalmente a caso in specialistica solamente per prendere il voto alto.
Per quanto riguarda i licei, secondo me si dovrebbe diversificare maggiormente l'offerta formativa.
Io per esempio avevo praticamente lo stesso orario e le stesse materie di quelli del classico, l'unica differenza è che io facevo tedesco e loro greco. Per il resto avevamo le stesse identiche materie. Credo sia normale che in un classico si studino approfonditamente le materie umanistiche, ma in uno scientifico le materie d'indirizzo (matematica, fisica e scienze) devono essere fatte bene e non in modo approssimativo. 2 ore alla settimana per scienze e per fisica a cosa servono? Non si riesce a fare niente. Avendo fatto fisica molto male alle superiori, ho avuto difficoltà atroci all'università per l'esame di fisica, soprattutto per quanto riguarda gli esercizi che non ero in grado di fare.
In un liceo scientifico, tralasciando educazione fisica e religione, non ci possono essere 24 ore di lezione di materie umanistico-linguistiche e solamente 7 di materie scientifiche.

Io farei rimanere comunque obbligatorie alcune materie. Comunque la situazione dello scientifico è semplicemente ridicola. Lì il latino va cancellato senza se e senza ma.
 
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