[Storia] Brian Clough e il Nottingham Forest

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Clough inizia la sua carriera di allenatore nel 1965, alla guida dell'Hartllepool United, a soli trent'anni, infatti soltanto tre anni prima, neanche ventottenne, fu costretto a ritirarsi dal calcio giocato a causa di un terribile scontro di gioco mentre militava tra le file del Sunderland.
Clough da giocatore fu un attaccante letale, collezionò infatti uno score di 197 goal in 213 partite con il Middlesbrough e 54 goal in 64 partite con il Sunderland, tanto da guadagnarsi il soprannome di "Rain man" da parte di mister Shankly, tuttavia l'infortunio e gli inutili tentativi di ripresa dell'attività agonistica lo spinsero presto sulla panchina dell'Hartlepool in quarta divisione.
Dopo due anni viene ingaggiato dal Derby County, squadra di metà classifica in seconda divisione, dove già mette in piedi il suo primo miracolo.
Dopo due anni porta la squadra in First Division e dopo altri due anni ancora vince il titolo nazionale, il primo sia per l'allenatore di Middlesbrough che per il Derby.
Clough, al Derby, riesce a fare ciò che Shankly e Paisley fecero a Liverpool, imponendo una filosofia di gioco basata sulla palla a terra e il movimento senza palla, una replica del pass and move, "se Dio avesse voluto che giocassimo a calcio tra le nuvole, avrebbe messo l'erba lì su" era solito dire il tecnico, a riprova della sua volontà di avere un gioco tecnico, fatto di passaggi e fraseggi rapidi; un gioco tecnico quindi, unitamente ad una squadra preparata da un punto di vista atletico, in particolare le squadre di Clough erano capaci di dare il meglio di sé nei finali di partita e di stagione.
La buona riuscita del progetto di Clough fu dovuta, poi, non soltanto ad una filosofia nuova e vincente per il calcio inglese ma anche alla sua estrema competenza che lo rendevano capace di individuare i migliori calciatori per la propria squadra quando ancora non fossero affermati, analogamente a quanto succedeva a Liverpool, ricettacolo di grandi campioni presi a prezzi stracciati.
È la stagione 1971-1972 quando Clough riesce a conquistare il titolo nazionale, in una cavalcata mozzafiato, infatti il Derby chiude il campionato in testa con 58 punti, lasciandosi alle spalle a 57 Manchester City, Liverpool e Leeds United, in particolar modo fu clamorosa la sconfitta del Leeds di Don Revie all'ultima giornata contro il Wolverampthon, quando ai bianchi di Leeds sarebbe bastato anche soltanto un pareggio per laurearsi campione d'Inghilterra.
L'anno successivo Clough tenta addirittura l'assalto all'Europa e in Coppa dei Campioni elimina prima lo Zeljeznicar per un totale di 4-1, poi il Benfica con un secco 3-0 in casa e uno 0-0 in Portogallo, quindi il Trnava ai quarti con un totale di 3-0.
La cavalcata del Derby dovrà arrestarsi soltanto in semifinale contro la Juventus che poi avrebbe perso la finale di Belgrado contro l'Ajax di Cruijff.
Memorabili le polemiche che scaturì quello scontro, infatti a causa dell'ammonizione di due giocatori del Derby County nella partita di andata, già diffidati, Clough si lasciò andare ad imbarazzanti esternazioni dicendo di aver visto i giocatori della Juventus nello spogliatoio dell'arbitro e gridando, all'uscita dalla sala stampa, "Fucking italian bastards".
La partita d'andata, comunque, termina 3-1, mentre al ritorno il Derby gioca una grande gara ma nell'occasione del vantaggio, su calcio di rigore, il bomber Hinton sbaglia e così col tiro a lato dell'attaccante se ne vanno anche le speranze di qualificazione per la finale contro l'Ajax.
Clough lascerà nell'estate del 1973 dopo l'ennesima lite col presidente Longson, in uno scontro tra personalità che durava già da anni ma che la gloriosa cavalcata del Derby verso la First Division aveva sempre scacciato via.
Clough finisce in terza divisione al Brighton & Hove, dove resta soltanto 8 mesi, per poi trasferirsi al "maledetto United", cioè il Leeds rimasto orfano di Don Revie chiamato alla guida della nazionale.
Il rapporto con i bianchi di Leeds durerà soltanto 44 giorni, osteggiato infatti in ogni sua scelta dal capitano della squadra Billy Bremner.

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Clough, esonerato nel settembre del '74, però, verrà ingaggiato dal Nottingham Forest in seconda divisione nel gennaio del 1975.
Al suo arrivo,Clough, richiede subito l'acquisto di due suoi fedelissimi ai tempi del Derby, cioè John McGovern e John O'Hare e così traghetta la squadra a metà classifica.
In estate, però, ci sarà la vera rivoluzione, infatti arrivano il roccioso centrale di difesa Larry Loyd e l'attaccante Peter White, ci sarà l'innesto di giovani come Tony Woodcock e Garry Birtles, altri due attaccanti, e del terzino destro Viv Anderson, il primo calciatore di colore a vestire la maglia nazionale inglese, infine, specialità della casa, avverrà il recupero di un giocatore finito ai margini come John Robertson, una delle migliori ali dell'epoca, ma soprattutto ci sarà il ricongiungimento tra Clough e il suo secondo, Peter Thomas Taylor, dopo essersi separati a causa del passaggio di Clough al maledetto United.

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Così nella stagione successiva il Nottingham Forest centra il terzo posto e la qualificazione in Frist Division e proprio in occasione della qualificazione nella massima serie, Clough, per la cifra record di 270.000 sterline, si fa comprare il fortissimo Peter Shilton dallo Stoke City, ciliegina sulla torta di un mercato che vede anche gli innesti del centrale di difesa Kenny Burns e del centrocampista Archie Gemmill, altro suo scudiero ai tempi del Derby.
Alla prima stagione in First Division il Nottingham Forest centra subito il suo primo titolo nazionale lasciandosi alle spalle, staccato di 7 punti, il Liverpool campione d'Europa in carica e campione d'Europa, per la seconda volta, in quella stessa stagione, offuscandone quasi la gloria, infatti il Nottingham si laurea campione d'Inghilterra con sole tre partite perse e una difesa inespugnabile da 24 goal subiti.
Per la stagione successiva Clough chiede un secondo colpo di mercato, quello che sarà l'acquisto più oneroso della storia del calcio inglese fino ad allora, infatti si fa comprare dal Birmingham City, per oltre un milione di sterline, Travor Francis.
Nella stagione successiva, però, il Liverpool è troppo forte ed è il Forest ad arrivare 8 punti dietro al Liverpool in campionato, ma a far entrare nella leggenda la squadra di Nottingham sarà la gloriosa cavalcata verso il loro primo titolo europeo della storia.
Il Nottingham, infatti, supera l'avversario più difficile già nei sedicesimi di finale, dove l'urna beffarda li mette contro i campioni in carica del Liverpool.
Dopo il campionato vinto in faccia ai rivali l'anno prima, il Nottingham sconfigge la squadra di Paisley con un netto 2-0 al City Ground per poi conservare il risultato con lo 0-0 di Anfield e così, dopo una finale anticipata, la strada per Monaco è spianata.
Agli ottavi, infatti, gli inglesi fanno fuori per 7-2 l'AEK Atene, per 5-2, invece, il Grasshoppers nei quarti di finale.
Un altro avversario ostico per i Garibaldi, così chiamati per il colore sociale del club scelto proprio in onore di Giuseppe Garibaldi, sarà il Colonia di Hennes Weisweiler e del portierone tedesco Harald Schumacher, infatti tedeschi e inglesi sono le due squadre favorite dato che nell'altra semifinale si scontrano altre due outsiders come Austria Vienna e Malmoe.

Il Colonia riesce a strappare, al City Ground, uno storico 3-3, dopo essere andato in vantaggio 2-0 ed essersi fatto rimontare 3-2.
Il pareggio sembra il preludio dell'eliminazione del Nottingham Forest, infatti i tedeschi avrebbero per il ritorno praticamente due risultati su tre per passare, tuttavia l'atteggiamento prevedibilmente difensivo del Colonia e la spregiudicatezza di Clough prima della partita davanti ai microfoni, tradotta poi in campo dalla sua squadra, permettono agli inglesi di vincere la partita 1-0 e di guadagnarsi l'accesso alla finale di Monaco contro il Malmoe, che intanto aveva avuto ragione dell'Austria Vienna nell'altra semifinale.
Il Nottingham Forest, a differenza del 4-4-2 praticato sulla Merseyside, sebbene il suo calcio fosse simile a quello di Liverpool, aveva come modulo di base il seguente 4-3-3:

Shilton
Anderson Lloyd Burns Clark
Gemmill/O'Neill McGovern Bowyer
Woodcock Birtles Robertson​

Nella finale di Monaco, tuttavia, Clough decide di giocare in maniera ancora più spregiudicata e inserisce Trevor Francis al posto di Gemmill, giocando, di fatto, con 4 giocatori offensivi e i soli Bowyer e McGovern a fare da diga a centrocampo; Francis, tra l'altro, era appena tornato da una stagione negli USA, infatti, fino al gennaio del 1979, aveva giocato con i Detroit Express per un accordo preso precedentemente, già durante il periodo al Birmingham.
Francis viene schierato a sorpresa da Clough, finendo per decidere proprio lui la finale con un'incornata su cross di Robertson a metà del primo tempo.
Il Nottingham Forest diventa così, per la prima volta, campione d'Europa.

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In estate, però ci sono gli addii di Clark, ormai trentaseienne, e di Woodcock, trasferitosi al Colonia, in compenso il mercato non è all'altezza e arriva soltanto il giovane Frank Gray come sostituto di Clark.
Nella stagione successiva Clough fallisce ancora in campionato, finendo addirittura quinto, ma la squadra c'entra la sua seconda Coppa dei Campioni consecutiva, eguagliando il Liverpool di Paisley.
La competizione si apre così come si era chiusa quella dell'anno precedente, infatti il Nottingham affronta un'altra squadra svedese, l'Oester di Thomas Ravelli, che regola 2-1 in casa per poi pareggiare 1-1 in Svezia, mentre il Liverpool viene eliminato dalla Dinamo Tbilisi; negli ottavi non sono un problema nemmeno i rumeni dell'Arges Pitesti che il Nottingham sconfigge con un risultato complessivo di 4-1.
Si complica il percorso per la squadra di Clough nei quarti di finale, ancora una volta con una squadra tedesca, infatti la Dinamo Berlino ottiene in Inghilterra un incredibile successo per 1-0, tuttavia, come fu per il Colonia, Clough prepara una partita di ritorno eccezionale e i garibaldi, trascinati da uno straripante Francis, che ormai ha preso il posto di Woodcok, vicnono 3-1, con doppietta dello stesso Francis e goal di Robertson.
Il Nottingham, prima delle semifinali di Coppa dei Campioni, conquista anche la sua prima Supercoppa Uefa sconfiggendo 1-0 all'andata il Barcellona detentore della Coppa delle Coppe e pareggiando 1-1 in Catalogna, nelle semifinali invece è abbastanza agevole il passaggio del turno, infatti sebbene la squadra di Clough perda in Olanda 1-0 nella partita di ritorno, il passaggio del turno viene ottenuto grazie al successo per 2-0 in casa.
In finale c'è dunque l'Amburgo di Branko Zebec, stavolta, al contrario della finale dell'anno precedente, Clough imposta una partita difensiva con un abbottonato 4-5-1, anche a causa dell'infortunio di Francis, al posto del quale inserirà il giovane Gary Mills, il quale prenderà il posto di O'Neill in mezzo al campo, con spostamento di quest'ultimo sull'out di destra, sull'out di sinistra staziona invece il solito Robertson, mentre Garry Birtles rimane in attacco come unica punta.
Clough prepara una partita difensiva impeccabile ingabbiando Kevin Keegan, schierato incautamente punta centrale da Zobel, e vanificando quindi ogni azione offensiva dell'attacco tedesco, così alla prima buona occasione, già al minuto 20' del primo tempo, Robertson si accentra, arriva al limite dell'area e, ricevuta palla da Birtles in caduta, lascia esplodere il tiro che porta in vantaggio gli inglesi.
Al vantaggio di Robertson l'Amburgo cercherà di rispondere per tutta la partita ma la solida difesa inglese e le eccezionali parate di Shilton difendono il risultato fino alla fine, così il Nottingham Forest si laurea campione d'Europa per la seconda volta di fila.
A partire dalla stagione 1980-1981, il Nottingham, non centrerà più alcun successo, venendo subito eliminato ai sedicesimi dal CKSA Sofia e collezionando, di lì in poi, soltanto una serie di piazzamenti a metà classifica in campionato e qualche sporadico terzo posto.
Clough resterà sulla panchina del Forest fino al 1993, conquistando negli ultimi anni anche 2 League Cup e 2 Full Members Cup, competizione istituita in seguito all'esclusione dalle competizioni europee dei club inglesi, per poi dire addio al calcio nella stagione 1992-1993, chiudendo unitamente alla retrocessione del Forest in seconda divisione.


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Serginho

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Gran bella storia quella di Clough, uno dei più grandi di sempre
 

ps18ps

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un grandissimo personaggio, consiglio a tutti di vedere il film: il maledetto united
 
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