Stadio Milan - Inter. Braccio di ferro col Comune.

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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 12 luglio, è iniziato il braccio di ferro tra il Milan, l'Inter ed il Comune di Milano per la realizzazione del nuovo stadio e per la demolizione di San Siro. La trattativa si farà stringente sulle volumetrie (Milan e Inter ne chiedono il doppio rispetto a quelle previste). Le parole di Sala:"Oggi lo stadio di San Siro è di nostra proprietà, quindi immaginate cosa voglia dire la demolizione, di come reagirebbe la Corte dei Conti, essendo un asset patrimoniale dei nostri bilanci: su questo ho chiesto agli avvocati di verificare. Problema volumetrie? È il problema di base» dice Sala che rimanda la decisione finale al Consiglio comunale e quindi alla città. Non è un rapporto ta le società e il sindaco. L’aula deve dare la sua indicazione".

Malagò:"È difficile non mantenere la promessa che abbiamo fatto nel dossier di candidatura. San Siro è tutto nelle mani del Comune e delle due società. A noi va bene tutto: sia l’attuale San Siro, ma va bene anche che si crei un nuovo San Siro. C’è flessibilità del Cio

Repubblica riporta altre dichiarazioni di Sala:"Sono nostalgico di San Siro ma non posso girarmi dall'altra parte alla proposta di Milan e Inter. Se trovano un muro potrebbero andare a Sesto San Giovanni".

Il Giornale: Milan e Inter chiedono l'abbattimento di San Siro prima di 2023 e di trasferire i giochi olimpici invernale nel nuovo stadio. Ma il Comune ha promesso al CIO (che non sarebbe felice del cambio di programma) la cerimonia a San Siro.

Ancora Sala all'Ansa:"L'abbattimento di San Siro non mi entusiasma. San Siro è parte della storia di Milano ma se le squadre vogliono andare necessariamente verso un nuovo impianto e io faccio resistenza il rischio è che vadano da un'altra parte e quindi. devo ascoltare. E' chiaro che è un tema che dividerà e su cui non vorrei dare spazio a speculazioni politiche quindi sarà meglio che ne discuta il consiglio comunale".
 

Toby rosso nero

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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 12 luglio, è iniziato il braccio di ferro tra il Milan, l'Inter ed il Comune di Milano per la realizzazione del nuovo stadio e per la demolizione di San Siro. La trattativa si farà stringente sulle volumetrie (Milan e Inter ne chiedono il doppio rispetto a quelle previste). Le parole di Sala:"Oggi lo stadio di San Siro è di nostra proprietà, quindi immaginate cosa voglia dire la demolizione, di come reagirebbe la Corte dei Conti, essendo un asset patrimoniale dei nostri bilanci: su questo ho chiesto agli avvocati di verificare. Problema volumetrie? È il problema di base» dice Sala che rimanda la decisione finale al Consiglio comunale e quindi alla città. Non è un rapporto ta le società e il sindaco. L’aula deve dare la sua indicazione".

Malagò:"È difficile non mantenere la promessa che abbiamo fatto nel dossier di candidatura. San Siro è tutto nelle mani del Comune e delle due società. A noi va bene tutto: sia l’attuale San Siro, ma va bene anche che si crei un nuovo San Siro. C’è flessibilità del Cio

Tocca solo sperare che Pippo Franco torni al Bagaglino con Leo Gullotta e Pamela Prati, e che non ne eleggano uno peggiore di lui.
 
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Non faremo niente con questo asino

A Milano non si farà mai nulla di realmente conveniente per i due club. San Siro è la gallina dalle uova d'oro per qualunque amministratore. Il via libera lo darebbero solo a condizioni favorevoli per il Comune.
Lo dico da tempo: bisogna andare fuori dal Comune di Milano. Tanto, se faranno davvero uno stadio all'avanguardia, avrà già sufficiente potere attrattivo da solo.
 

Milanforever26

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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 12 luglio, è iniziato il braccio di ferro tra il Milan, l'Inter ed il Comune di Milano per la realizzazione del nuovo stadio e per la demolizione di San Siro. La trattativa si farà stringente sulle volumetrie (Milan e Inter ne chiedono il doppio rispetto a quelle previste). Le parole di Sala:"Oggi lo stadio di San Siro è di nostra proprietà, quindi immaginate cosa voglia dire la demolizione, di come reagirebbe la Corte dei Conti, essendo un asset patrimoniale dei nostri bilanci: su questo ho chiesto agli avvocati di verificare. Problema volumetrie? È il problema di base» dice Sala che rimanda la decisione finale al Consiglio comunale e quindi alla città. Non è un rapporto ta le società e il sindaco. L’aula deve dare la sua indicazione".

Malagò:"È difficile non mantenere la promessa che abbiamo fatto nel dossier di candidatura. San Siro è tutto nelle mani del Comune e delle due società. A noi va bene tutto: sia l’attuale San Siro, ma va bene anche che si crei un nuovo San Siro. C’è flessibilità del Cio

Le società lo tengono per i maroni..se decidono di spostarsi fuori Milano a pippo franco sala al massimo resta da invitare l'atalanta ad usare san siro..
 

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Repubblica riporta altre dichiarazioni di Sala:"Sono nostalgico di San Siro ma non posso girarmi dall'altra parte alla proposta di Milan e Inter. Se trovano un muro potrebbero andare a Sesto San Giovanni".
 

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Il Giornale: Milan e Inter chiedono l'abbattimento di San Siro prima di 2023 e di trasferire i giochi olimpici invernale nel nuovo stadio. Ma il Comune ha promesso al CIO (che non sarebbe felice del cambio di programma) la cerimonia a San Siro.
 

Ragnet_7

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Repubblica riporta altre dichiarazioni di Sala:"Sono nostalgico di San Siro ma non posso girarmi dall'altra parte alla proposta di Milan e Inter. Se trovano un muro potrebbero andare a Sesto San Giovanni".

eh lo sa bene che ci può solo perdere. A Sesto ci accoglierebbero immediatamente
 

danjr

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Il Giornale: Milan e Inter chiedono l'abbattimento di San Siro prima di 2023 e di trasferire i giochi olimpici invernale nel nuovo stadio. Ma il Comune ha promesso al CIO (che non sarebbe felice del cambio di programma) la cerimonia a San Siro.

Sesto sesto sesto!
 

Gekyn

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Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 12 luglio, è iniziato il braccio di ferro tra il Milan, l'Inter ed il Comune di Milano per la realizzazione del nuovo stadio e per la demolizione di San Siro. La trattativa si farà stringente sulle volumetrie (Milan e Inter ne chiedono il doppio rispetto a quelle previste). Le parole di Sala:"Oggi lo stadio di San Siro è di nostra proprietà, quindi immaginate cosa voglia dire la demolizione, di come reagirebbe la Corte dei Conti, essendo un asset patrimoniale dei nostri bilanci: su questo ho chiesto agli avvocati di verificare. Problema volumetrie? È il problema di base» dice Sala che rimanda la decisione finale al Consiglio comunale e quindi alla città. Non è un rapporto ta le società e il sindaco. L’aula deve dare la sua indicazione".

Malagò:"È difficile non mantenere la promessa che abbiamo fatto nel dossier di candidatura. San Siro è tutto nelle mani del Comune e delle due società. A noi va bene tutto: sia l’attuale San Siro, ma va bene anche che si crei un nuovo San Siro. C’è flessibilità del Cio

Repubblica riporta altre dichiarazioni di Sala:"Sono nostalgico di San Siro ma non posso girarmi dall'altra parte alla proposta di Milan e Inter. Se trovano un muro potrebbero andare a Sesto San Giovanni".

Il Giornale: Milan e Inter chiedono l'abbattimento di San Siro prima di 2023 e di trasferire i giochi olimpici invernale nel nuovo stadio. Ma il Comune ha promesso al CIO (che non sarebbe felice del cambio di programma) la cerimonia a San Siro.

E' normale che faccia un po di controparte è nel suo ruolo, non farebbe bella figura prostrarsi subito a Milan ed Inter, ma per ovvie ragioni sarà costretto ad accettare il progetto, al limite con qualche modifica, anche perché se facesse fallire l'operazione, politicamente sarebbe distrutto, un progetto del genere per Milano sarebbe un opportunità importante non solo per le due società di calcio.
 
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