Come riportato da Tuttosport in edicola oggi, 29 novembre, è stato fissato martedì l'atteso incontro tra i dirigenti di Milan, Inter, Sala e gli assessori del Comune di Milano per discutere dei vincoli su San Siro e sul nuovo stadio.
Sarà un incontro assolutamente preliminare, per due motivi:
1) La destinazione del Meazza. Il comune avrà una posizione "non sappiamo che farci, ma ci dovete fare qualcosa, politicamente l'abbattimento non è sostenibile". Le Società avranno una posizione: "per noi tenerlo non ha assolutamente senso, se voi Comune ne riuscite a trovarne uno comunicatecelo". Due posizioni troppo distanti per trovare una soluzione in un incontro. La soluzione potrebbe essere "fate uno studio dal quale emerge che l'unica soluzione è tenere un solo anello a costi proibitivi in modo che la si possa bocciare in modo concorde".
2) Le volumetrie. Le società vogliono in cambio volumetrie in grado di azzerare gli 1,2 miliardi di costi di costruzione in 30 anni (in sostanza le proprietà vogliono poter avere proprietà del valore di 1,5-2 miliardi di euro a costo zero in 30 anni in cambio di uno stadio nuovo). Il comune è disposto a concedere volumetrie che coprono molto meno (a titolo esemplificativo ipotizzo volumetrie che permettano di rientrare di 5-600 milioni in 30 anni, facendo si che le proprietà alla fine restino con 1,5-2 miliardi di valore spendendo però non zero ma 6-700 milioni). Oppure costruire meno, spendere meno e restare comunque esposti di qualche centinaio di milioni. Ci sono centinaia di milioni in ballo, difficile conciliarle in una sola riunione e forse neanche in 5.
Quello che va compreso è che le proprietà propongono un progetto che garantisce un futuro florido alle due società di calcio cittadine, in cambio di un "regalo" da parte del Comune del valore di 1,5-2 miliardi. Il comune risponde che è disposto a regalargliene 1-1,3 non di più.
Capite bene come l'alternativa Sesto sia assolutamente aleatoria, tali cifre non potrebbero mai essere tirate su a Sesto. Il valore del "regalo" che il comune di Sesto potrebbe fare alle società, non riuscirà a competere neanche con il miliardo, miliardo e tre che il comune di Milano offre adesso. Il tutto al netto della potenziale speculazione residenziale potenziale del quartiere di S.Siro a valle della costruzione del nuovo stadio.
