Spalletti allenatore cresciuto e maturato.

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Parliamo un pò di Spalletti che, da quando ha preso in mano la Roma (squadra comunque fortissima per questa Serie A), ha fatto strabene.

L'ho osservato parecchio quest'anno, e mi sembra un allenatore molto diverso da quello visto precedentemente in Italia. Penso che l'esperienza all'estero lo abbia maturato e gli abbia fatto capire che nel calcio contano i risultati e non il bel giuoco (se poi c'è ANCHE quello, tanto meglio).

Emblematica la conferenza stampa post Real Madrid - Roma:"L'ottima prestazione? Non c'è niente da celebrare. Abbiamo perso, stiamo zitti e torniamo a casa con la testa abbassata".

Il vecchio Spalletti non avrebbe mai e poi mai pronunciato queste parole. Anzi. Avrebbe celebrato con lo champagne il bel giuoco e le occasioni sprecate.

Mi è piaciuto anche per come ha gestito il caso Totti. Nella precedenza esperienza romana era abbastanza schiavo dello stesso Totti e del compagno di merende De Rossi.

Vediamo cosa farà l'anno prossimo, ma con questa Roma, e con la "nuova mentalità", può andare molto lontano. Juve permettendo.
 

mefisto94

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Sì, ma attenzione, per adesso ha avuto vita facile perchè i giocatori erano responsabilizzati dopo aver giocato contro per mandare via Garcia (opinione mia della vicenda). Adesso dal prossimo anno deve ricominciare da zero. Se poi gli vendono anche i più forti e inter e milan ricominciano a pensare da società di calcio normali ne ha di lavoro da fare.

E il prosimo anno mi godo 12 mesi interi di polemica Totti. Se continua con questa (legittima) strafottenza appena non vince due partite di fila gli fanno la pelle.
 
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kolao95

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Condivido tutto. E' veramente un piacere osservare questa squadra e mi immagino cosa potrà fare l'anno prossimo, considerando che farà anche la preparazione.. Se gli dovessero prendere un bel terzino e un gran centrale potrebbero esserci davvero tutti i presupposti per uno scudetto giallorosso.
 

Splendidi Incisivi

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Ripeto quanto detto per Montella: quali sono state le squadre allenate da Spalletti?
Il massimo sono state Roma e Zenit: con la Roma ha portato a casa 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa Italiana, poi, è vero, è sempre arrivato dietro all'Inter ma, parliamoci chiaro, l'Inter ha sempre avuto una rosa superiore alla sua; allo Zenit ha centrato due campionati(perdendo gli altri due rispettivamente per uno e due punti)e ha centrato pure due ottavi di Champions uscendosene dignitosamente dai gironi di Champions League.
Insomma, Spalletti ovunque è andato ha fatto bene e quasi il massimo, quindi piano a definirlo un mediocre o un eterno secondo; dategli una squadra veramente forte e vediamo se è capace o meno di fare risultati.
Ad esempio come scommessa al Milan lo vorrei, naturalmente con una nuova proprietà, ça va sans dire.
 

juventino

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Sempre stato un suo sostenitore. È un ottimo allenatore, che non sfigurerebbe affatto nemmeno sulla panchina di un top club europeo.
 

Jino

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Guarda, io ero uno dei pochi a volerlo l'anno scorso. Per me era ed è un ottimo tecnico, con esperienza e sopratutto idee chiare.
 

accadde_domani

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Spalletti è sempre stato un ottimo allenatore. Chiaro che ora è ulteriormente maturato ed è capace di far sentire il suo nome più di prima. Alla prima esperienza con la Roma veniva dall'Udinese, era un profilo di tecnico diverso. Questa crescita però non ha portato a involuzioni sul piano del gioco. Le idee e i concetti sono sempre quelli, i difettucci pure (una certa mancanza di concretezza in attacco per esempio, qualche scricchiolio in difesa), ma le sue squadre giocano, segnano e non concedono troppo rispetto a quanto creano. Di nuovo c'è che non si accontenta più e vuole ulteriormente migliorare, tanto che ieri dopo la partita ha detto che bisogna necessariamente abbinare al gioco la concretezza e sfruttare due occasioni, non dieci, per fare goal. Ma sono certo che lo pensasse pure in passato, solo che non aveva il cinismo giusto per dirlo apertamente.

Un difetto che scorgo nei metodi di valutazione di voi tifosi di squadre storicamente vincenti è la decontestualizzazione dei risultati. Spesso ragionate a titoli o a fallimenti senza considerare le condizioni di fondo in cui sono maturati. Spalletti ha avuto solo due "bassi" in carriera: la Samp e il Venezia. In tutte le altre squadre in cui è stato non si è limitato a far rendere il collettivo per quel che valeva, ma al contrario ha agito da vero moltiplicatore keynesiano. Con l'Udinese fece benissimo, con quella Roma, che lo ricordo non aveva una lira e veniva da stagioni come quella dei 4 allenatori, riuscì a creare un colletivo capace di giocare un calcio sublime e macinare risultati. Nel 2008 lo scudetto era a un millimetro contro un'Inter che aveva una capacità di spesa tripla o quadrupla. Se riesci a lottare punto a punto in quelle condizioni di svantaggio economico stai facendo molto più del tuo. Poi arrivarono pure due quarti di Champions a seguito di turni vinti contro il Lione di allora o addirittura il Real. Ci sono anche tre trofei minori che per una squadra come la Roma non sono poco, uno dei quali vinto maramaldeggiando sull'Inter spendacciona di Moratti con un secco 6-2. Allo Zenit forse avrebbe potuto far di più, ma ha vinto comunque dei campionati.

L'eterno secondo è quello che ha la squadra per vincere e non vince mai. Ma Spalletti quante volte l'ha avuta? L'ha avuta allo Zenit e allo Zenit ha vinto, da altre parti ha enormemente migliorato le prospettive e ottenuto risultati superiori alle attese. Quindi Spalletti è un allenatore da top team, ma non da oggi, bensì dal 2008. Forse da qualche tempo se n'è accorto anche lui e questo sta facendo la differenza.

Poi c'è da considerare un altro fattore che è quello del suo staff. Lui si muove con un gruppo affiatato di collaboratori di altissimo livello: Domenichini, Andreazzoli, Baldini, Franceschi. Una volta c'era pure Bertelli, che poi ha lasciato Spalletti per unirsi a Conte. Tutta gente che potrebbe allenare "in proprio". Diversi ex giocatori del pelato di Certaldo hanno sottolineato la bravura di tutto il team, dicendosi stupiti delle capacità quasi "divinatorie" dello stesso. A detta loro, quando ti istruiscono per la partita, ti descrivono situazioni che poi magicamente vedrai accadere in campo, dimostrando grandissima capacità di lettura dell'avversario.

Su ciò che accadrà domani è difficile esprimersi. Purtroppo alla Roma un pezzo pregiato partirà quasi sicuramente. Ancora una volta ci si dovrà affidare a complessi equilibri per tentare di non indebolire e anzi rinforzare la squadra. Di certo però con Spalletti si hanno tante garanzie, sia nel gioco che nei comportamenti.
 

AntaniPioco

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Se Garcia fosse stato mandato via a novembre la Roma si sarebbe sicuramente giocata lo scudetto, hanno chiuso 11 punti sotto la Juve, e con spalletti sconfitte in casa con l'Atalanta e pareggi con Torino, Chievo e anche Milan non arrivavano

Fossi romanista sarei molto deluso per questo campionato, hanno buttato il girone d'andata
 

Superdinho80

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Spalletti è un grande, è uno che capisce tantissimo di calcio, le sue squadre gioca un calcio ottimo e sono tatticamente ben disposte in campo, poi è anche molto bravo nella gestione dei cambi, roba non da poco
 

mèuris

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Parliamo un pò di Spalletti che, da quando ha preso in mano la Roma (squadra comunque fortissima per questa Serie A), ha fatto strabene.

L'ho osservato parecchio quest'anno, e mi sembra un allenatore molto diverso da quello visto precedentemente in Italia. Penso che l'esperienza all'estero lo abbia maturato e gli abbia fatto capire che nel calcio contano i risultati e non il bel giuoco (se poi c'è ANCHE quello, tanto meglio).

Emblematica la conferenza stampa post Real Madrid - Roma:"L'ottima prestazione? Non c'è niente da celebrare. Abbiamo perso, stiamo zitti e torniamo a casa con la testa abbassata".

Il vecchio Spalletti non avrebbe mai e poi mai pronunciato queste parole. Anzi. Avrebbe celebrato con lo champagne il bel giuoco e le occasioni sprecate.

Mi è piaciuto anche per come ha gestito il caso Totti. Nella precedenza esperienza romana era abbastanza schiavo dello stesso Totti e del compagno di merende De Rossi.

Vediamo cosa farà l'anno prossimo, ma con questa Roma, e con la "nuova mentalità", può andare molto lontano. Juve permettendo.

Sottoscrivo praticamente tutto. A me è sempre piaciuto, e avrei tanto voluto vederlo da noi, nelle varie volte, in questi anni, in cui ci era stato accostato. Anche a me sembra diverso, specie nelle dichiarazioni e nelle conferenze. È molto più rilassato nel trattare gli argomenti, ed è veramente un piacere ascoltarlo rispondere alle domande in modo esaustivo. Sembra quasi che abbia piacere a star lì a spiegare i perché delle sue scelte, i suoi ragionamenti, etc. Non me lo ricordavo così.
Quest'anno ha fatto un grandissimo lavoro. Ci fosse stato dall'inizio...
Inoltre, sono convinto che Totti, senza la gestione e le parole di Spalletti, non avrebbe fatto ciò che ha fatto nelle ultime giornate. Lo ha riacceso, secondo me.
 
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